[AIB] AIB notizie 18 (2006), n. 11
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Parole chiave: biblioteche, bibliotecari
keywords: libraries, librarians

a cura di Maria Grazia Corsi

Inaugurata la biblioteca "Armando La Torre"
Lo scorso 11 dicembre a Siderno è stata inaugurata la biblioteca intitolata a Armando La Torre, autorevole critico letterario di fama europea, nato nella cittadina della Locride e deceduto a Roma qualche anno fa.
I libri della neonata biblioteca sono stati qui trasferiti dopo aver dimorato in prigione, e non solo metaforicamente, dal momento che per alcuni anni sono stati ospitati nei locali dell'ex carcere cittadino.
(Nuova Calabria, 12 dicembre 2006)

Ritrovato documento sui canti carnascialeschi di arti e mestieri
Il merito della scoperta del documento più antico sull'origine e la rappresentazione dei canti carnascialeschi è da attribuire al professore Aldo Castellani, curatore dell'edizione del codice Palatino 447 della Biblioteca nazionale di Firenze.
In esso sono contenuti una trentina di canti, per mano di Afonso de' Pazzi, signore e membro dell'Accademia fiorentina, vissuto tra il 1509 e il 1555, dove allusioni a situazioni audaci si intrecciano a riferimenti a luoghi, personaggi e mestieri, gettando una nuova luce sulla Firenze della metà del Cinquecento e fornendo in questo modo uno spaccato della vita culturale e sulle tenzoni poetiche fra i letterati dell'epoca.
(Metro news, 18 dicembre 2006)

Inaugurata la biblioteca comunale più grande di Roma
Nel XV municipio, nel grosso quartiere popolare Guglielmo Marconi, in via Cardano 135, si è da poco inaugurata la biblioteca omonima, che a oggi pare sia la più grande fra le 34 del sistema del comune di Roma. Questi i suoi numeri: un patrimonio di 30.000 volumi di cui 5000 per ragazzi, una superficie di 4000 mq su quattro piani, 11 postazioni Internet, un'area esposizione e consultazione libri e CD, una sala ragazzi, una per bambini fino a tre anni, una sala studio con 120 posti, un'emeroteca, una videoteca e una sala eventi.
A inaugurarla, lo scorso 11 dicembre, il sindaco Walter Veltroni, alla presenza dell'assessore alla cultura Gianni Borgna, del presidente del XV municipio Gianni Paris, del presidente delle biblioteche di Roma Igino Poggiali e dello scrittore Pietro Citati.
Da segnalare tre importanti lasciti di personaggi illustri della cultura romana del '900: i poeti Giorgio Caproni e Sandro Penna e il critico letterario Niccolò Gallo, oltre a un volume donato dalla figlia di Guglielmo Marconi, presente all'inaugurazione.
(www.adnkronos.com)

La Fondazione Mario Tobino ha sede a Maggiano
L'ex ospedale psichiatrico di Maggiano, chiuso dopo l'entrata in vigore della legge 180, sarà la sede della Fondazione Mario Tobino. Qui infatti lo psichiatra e scrittore lucchese visse per 50 anni e nelle varie stanze sono ancora conservati i suoi libri e i suoi ricordi. L'intento è quello di realizzare un centro documentale storico sulla psichiatria con sale per seminari e iniziative culturali e scientifiche. Oltre alle stanze appartenute a Tobino, la Fondazione avrà a disposizione altri locali dell'ex ospedale, come una biblioteca e un laboratorio chimico per meglio conservare libri e materiali storici.
La valorizzazione di Maggiano è poi stata tema d'interesse anche per gli studenti universitari di architettura, che insieme al fotografo Oliviero Toscani, si sono recati sul luogo per valutare un progetto che possa riqualificare l'intero complesso. La proposta più accreditata è quella di far diventare la struttura un museo, in modo da far conoscere una realtà e un ambiente in cui per molti anni ha vissuto un migliaio di malati.
(dea.ansa.it)

Apre a Modena il museo della figurina
Dalle leggendarie Liebig alle raccolte dedicate ai calciatori, a quelle collegate al mondo del cinema: 150 anni di storia e di costume si potranno "sfogliare" nel nuovo museo della figurina, inaugurato a Modena lo scorso 15 dicembre, all'interno di Palazzo Santa Margherita, che già ospita la galleria civica e la Biblioteca civica Delfini.
Sono 500.000 gli esemplari esposti, frutto di un elaborato lavoro di catalogazione iniziato nel 1992, quando la raccolta fu donata al comune. Si tratta di un materiale eccezionale creato da Giuseppe Panini, fondatore delle edizioni Panini e ideatore, insieme ai fratelli, del rinnovamento della figurina in chiave moderna.
Il museo ospiterà anche uno spazio per mostre temporanee, un laboratorio didattico, una zona multimediale e una biblioteca specializzata.
Info: http://www.museodellafigurina.it
(dea.ansa.it)

Bogotà capitale mondiale del libro 2007
Alla capitale della Colombia spetta un primato invidiabile: su quasi 8 milioni di abitanti, circa due terzi frequentano almeno una biblioteca nel corso dell'anno. Per questo l'Unesco ha dichiarato Bogotà "capitale mondiale del libro per il 2007".
Non era mai accaduto per una città sudamericana. La struttura bibliotecaria di Bogotà si fonda sul progetto Bibliored, a cui partecipano ben 33 biblioteche cittadine, alcune delle quali (le più grandi e prestigiose) vantano peraltro diverse succursali in città. L'efficacia del progetto risiede proprio nella diffusione della cultura in tutti i quartieri della metropoli, da quelli più ricchi della zona settentrionale fino alle favelas delle zone a Sud, con una sapiente organizzazione delle strutture bibliotecarie, ben commisurate alle caratteristiche e alle aspettative degli strati sociali da raggiungere.
Nelle biblioteche non si trovano solo libri: seguendo il passo dei tempi, molte strutture si sono dotate di postazioni Internet e di videoteche. Nelle zone più disagiate viene promossa l'alfabetizzazione anche attraverso l'organizzazione di corsi che riguardano le più disparate materie, non necessariamente aventi attinenza con la letteratura.
(D, settimanale suppl. a Corriere della sera, 4 novembre 2006)

Presentata la ventesima edizione della Fiera internazionale del libro di Torino
La Fiera internazionale del libro di Torino festeggia nel 2007 la sua ventesima edizione. La manifestazione si terrà a Lingotto Fiere dal 10 al 14 maggio e si preannuncia con un programma di eventi particolarmente impegnativo. Il tema conduttore scelto per questa edizione è il confine, inteso non solo come limite, come segno di appartenenza a un luogo fisico, ma anche come elemento che unisce diverse entità fisiche, culturali, concettuali. La Fiera quindi declinerà il tema dei confini con diverse argomentazioni. Le città scelte per rappresentare alcuni aspetti del luogo "confine" sono Trieste e Istanbul, la nazione ospite è invece la Lituania. Tra le conferme della trascorsa edizione, sarà riproposto e arricchito il progetto "Lingua madre", promosso dalla Regione Piemonte e dall'Ente Fiera. Le tre direttrici del progetto saranno: la valorizzazione delle culture che si affacciano sul Mediterraneo, l'anglofonia, i momenti musicali. Tra le novità della Fiera 2007, si segnala il padiglione 5 dedicato interamente ai giovani lettori.
Torna anche il torneo di lettura ondine della Fiera: Libri in gioco, giunto ormai alla sesta edizione e con un numero sempre crescente di partecipanti.
Si ricorda che il torneo di lettura è un progetto per la promozione della lettura tra i ragazzi ed è frutto della collaborazione tra Ministero dell'istruzione, Regione Piemonte e Associazione italiana biblioteche.
(Marketpress, 12 dicembre 2006)

Il libro parlato: un bilancio positivo
Per la giornata di Santa Lucia la sezione bresciana dell'Unione italiana ciechi ha presentato un bilancio dei progetti portati a termine nel corso del 2006 e ha preannunciato il rinnovo della convenzione con la Provincia di Brescia per la "Banca del libro parlato", gestita dalla nastroteca Fratelli Milani.
Il "Libro parlato" è un servizio che raggiunge più di duemila utenti registrati in Lombardia e all'estero e che ha ormai superato le 14 mila spedizioni annue di testi vocali. Negli ultimi mesi sono state registrate a voce circa 11 mila opere, con un progressivo trasferimento da supporto magnetico (audiocassetta) a supporto digitale (CD e formato MP3). Il prossimo passo prevede la possibilità di rendere disponibile online quanto è già oggi disponibile presso la Banca del libro parlato, così da raggiungere un numero sempre più alto di utenti.
L'iniziativa dell'UIC è stata sostenuta anche grazie al contributo della Regione Lombardia e della Fondazione della comunità bresciana.
(Bresciaoggi, 14 dicembre 2006)

Tempo di bilanci anche per "Più libri più liberi"
La rassegna romana, giunta alla quinta edizione, ha chiuso lo scorso 10 dicembre con un bilancio più che positivo. Nei quattro giorni in cui si è tenuta la manifestazione i visitatori sono stati oltre 50 mila, con un forte incremento (+48%) rispetto all'edizione 2005. Gli espositori (389 esponenti della media e piccola editoria) hanno visto un significativo aumento delle vendite, soprattutto nel settore dei libri per ragazzi, ma certamente l'aspetto più gratificante è la crescente visibilità registrabile in un mercato che spesso li vede abbastanza penalizzati.
Da questo aspetto sembrerebbe poter nascere anche l'esperienza di consorzi tra piccoli e medi editori, proprio per ovviare al problema di una maggiore e costante presenza su mercati che non siano considerati "di nicchia". Tra gli eventi più graditi all'interno della manifestazione si segnala lo spazio "Blog", una novità che ha ben alimentato la discussione sui nuovi media e sulle loro possibili interazioni con il mondo editoriale. Molto gradito anche il programma del Caffè letterario.
Il vice presidente dell'Associazione italiana editori, Enrico Iacometti, ha preannunciato che la prossima edizione si svolgerà dal 6-9 dicembre 2007 e che vedrà crescere ulteriormente il numero degli espositori.
(Marketpress, 13 dicembre 2006; www.RAInet.it, 10 dicembre 2006)

Scoperto codice autografo di Boccaccio
Uno studioso poco più che trentenne, qualche mese fa, durante le sue consuete ricerche sui manoscritti di autori classici latini nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, si è imbattuto in uno scritto che riportava gli Epigrammi di Marziale, una raccolta di poesie salace e briosa, poco conosciuta nel Medio Evo.
Marco Petoletti – questo è il nome dello scopritore – dice: «Studiando mi sono accorto che il codice, completamente autografo, era di Giovanni Boccaccio, il quale non si era limitato a trascrivere i versi dell'autore, ma aveva corredato il testo con postille a margine e con alcuni disegni che rivelano il suo talento di illustratore. Nelle sue osservazioni testimonia, a volte, il suo amore per il testo, in altre ne prende le distanze e maledice l'autore per le oscenità. Quando Marziale descrive un antico farabutto disposto a tutto pur di avere una buona cena, Boccaccio in una postilla scrive, citandosi: Frate Cipolla. Da questo particolare l'ho riconosciuto: è un testo autografo che risale al 1360-70, l'autore era nel pieno della maturità, aveva già scritto il Decameron».
(La provincia di Sondrio, 4 gennaio 2007)

Computer age
Ha avuto una discreta risonanza su alcuni organi di informazione la notizia che negli Stati Uniti vi sono biblioteche che usano un software per scartare (e quindi togliere di mezzo) i testi che negli ultimi 24 mesi non vengono richiesti dall'utenza. "Hemingway al macero per far posto a Grisham!": suonano più o meno così i titoli di alcuni articoli. Pare che le motivazioni di tale discutibile comportamento siano da attribuire a esigenze di spazio nelle scaffalature: la crudele legge del mercato giunge a varcare anche la soglia della biblioteca; è un innegabile effetto della globalizzazione ecc. Per quanto se ne sa, alcune biblioteche pubbliche americane applicano da lungo tempo questo criterio nello sfoltimento degli scaffali, negando nel principio una crescita indefinita del proprio patrimonio. Così il computer, macchina stupida (ma molto veloce) per definizione, si sostituisce all'uomo nel gravoso compito di selezionare le fonti del sapere o, più semplicemente, nel selezionare ciò che gli statunitensi dovranno continuare a leggere da ciò che può essere dimenticato per sempre.
Ma no, non si può scaricare tutta la colpa su un povero stupido computer. I software li creano gli umani, i criteri sono dettati da "esperti", lo sanno anche i bambini. È solo che l'uomo, risorsa sempre più limitata nel mondo della cultura, avendo ben altro a cui pensare si affida a un computer per fare il cosiddetto "lavoro sporco". Certo, il problema è serio. Il pubblico non legge Aristotele, Hemingway, Faulkner perché non sono leggibili, o forse perché oggi la cultura e i gusti stessi sono cambiati, così come cambia la società?
Fortunatamente (questa sì che è la vera notizia) nel Vecchio Continente, tanto più in Italia, la tendenza a conservare ciò che è patrimonio di tutti, compresa l'autobiografia di Al Bano e la raccolta di ricette di Antonella Clerici (per quanto è stato dichiarato in un'intervista), rimane ben solida e condivisa. Anzi, sono gli stessi bibliotecari interpellati a suggerire metodi e tecniche di conservazione dei testi basati sulla digitalizzazione e sulla riduzione degli spazi fisici, proprio per evitare di ricorrere agli estremi rimedi adottati dalle biblioteche d'oltreoceano, con un diverso e più serio approccio al problema, che non è certo un'esclusiva degli americani.
(www.repubblica.it, 2 gennaio 2007; Adnkronos, 3 gennaio 2007; Il giornale, 4 gennaio 2007)


CORSI, Maria Grazia. Parole chiave: biblioteche, bibliotecari = keywords: libraries, librarians. «AIB notizie», 18 (2006), n. 11, p. 6-7.

Copyright AIB 2007-01, ultimo aggiornamento 2007-01-31 a cura di Zaira Maroccia
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