[AIB] AIB notizie 19 (2007), n. 5
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Disco SOS emergenza beni culturali

Ornella Foglieni

A distanza di mesi dalla sua presentazione durante il grande convegno annuale delle biblioteche a marzo 2006 a Milano (“La biblioteca su misura: verso la personalizzazione del servizio”), sta divenendo uno degli oggetti-documento più richiesti da biblioteche, archivi e anche musei da ogni parte d’Italia. Le 4000 copie della prima edizione sono già andate a ruba e si sta prevedendo una ristampa.
Il significato di questo strumento, predisposto quasi come una scommessa, è nato come idea nell’ambito dei lavori del gruppo regionale lombardo che si stava occupando della definizione di linee guida o più precisamente delle Raccomandazioni per la tutela dei beni librari e documentari, da diffondere a tutte le istituzioni di conservazione del territorio.
Con la sua presentazione grafica accattivante, offre una panoramica selettiva delle azioni urgenti da compiere per il salvataggio dei beni nelle prime 48 ore dopo il verificarsi di disastri provocati, principalmente, da acqua (l’esperienza comune considera l’acqua il peggior nemico dei materiali librari e causa più frequente di danni al patrimonio cartaceo), da fuoco, da eventi di tipo sismico o di altra natura, che coinvolgano il patrimonio librario documentario presente negli istituti di conservazione.

L’idea è stata presa in prestito dall’iniziativa americana della National Task Force on Emergency Response, già approvata a livello nazionale dalla Federal Emergency Management Agency (FEMA) e da altre agenzie.
L’edizione italiana, promossa dalla Regione Lombardia, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Milano e con il supporto operativo della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, ha ottenuto il diritto di traduzione (a cura di Barbara Bertini) e di diffusione; rappresenta un primo tentativo di offrire un aiuto immediato agli addetti operanti nelle strutture di conservazione, principalmente dei magazzini, che, previa conoscenza e formazione preventiva al suo utilizzo, possono mettere a buon frutto le indicazioni in esso contenute.

Si presenta come sagoma di cartoncino di un orologio con testo stampato sui due lati, consta di due dischi sovrapposti, suddivisi in comparti a spicchi, che possono essere visionati singolarmente facendoli ruotare opportunamente e leggendo i contenuti collegati a un’azione da intraprendere o al tipo di materiale costitutivo del bene sul quale intervenire.
Questo strumento può rappresentare anche una sorta di promemoria, contenendo i riferimenti telefonici e nominativi alle entità utili da contattare e può a pieno titolo concorrere a rendere più efficaci le indicazioni di tutela fisica dei beni, spesso poco conosciute, per la loro conservazione nel tempo, prevedendo il suo abbinamento a veri piani di emergenza da costruire e sperimentare periodicamente con sistematicità e partecipazione degli addetti.
È consigliabile quindi, per l’usabilità ed efficacia del disco SOS, la sua piena conoscenza da parte del personale tutto della biblioteca/archivio, che deve anche poterlo reperire facilmente, in caso di necessità, sui muri o sulle porte nei magazzini e comunque in spazi strategici di transito degli addetti e nella direzione dell’istituto.

Un’iniziativa nuova, a fine settembre, di presentazione del disco SOS all’Archivio di Stato di Milano è stata lo spunto per mettere intorno allo stesso tavolo i soggetti del pronto intervento e della prevenzione con riferimento specifico ai beni culturali: vigili del fuoco, protezione civile regionale e carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale, in un confronto di questioni pratiche con alcuni responsabili e rappresentanti di istituti di conservazione pubblici e privati lombardi.
Gli interventi che si sono susseguiti hanno messo in rilievo sia l’importanza di sensibilizzare alla prevenzione il personale degli istituti di conservazione, sia la necessità di conoscenza degli impianti di sicurezza e delle strutture degli edifici sedi di depositi dei beni. Un dato importante, comunemente condiviso, è la necessità di coordinamento delle azioni e, quindi, della consapevolezza delle responsabilità di ciascuno in caso di emergenza con i riferimenti appropriati.
Sono emerse informazioni e spunti per prossime collaborazioni tra i soggetti presenti per la costruzione, in prospettiva, di piani d’emergenza per i beni culturali librari e documentari nelle varie strutture, a oggi del tutto inesistenti o non sufficientemente apprezzabili ed efficaci in caso di calamità e danni di vario genere ai materiali librari e documentari.

ornella.foglieni@rcm.inet.it


FOGLIENI, Ornella. Disco SOS emergenza beni culturali. «AIB notizie», 19 (2007), n. 5, p. 13.

Copyright AIB 2007-06, ultimo aggiornamento 2007-06-07 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n19/0513.htm3

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