[AIB] AIB notizie 22 (2010), n. 3
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Che fare?

Francesca Di Lorito

Quando il CER Abruzzo si insediò nel 2008, si pose come primo obiettivo quello di risollevare la condizione della Sezione attraverso il recupero delle iscrizioni, la riqualificazione dell'offerta formativa e di aggiornamento, la riattivazione di una comunicazione efficace con gli associati.

A distanza di un anno, il 19 febbraio 2009, in occasione della prima assemblea degli associati tenutasi a Pescara alla presenza di Giovanni Solimine, in qualità di presidente della sezione, ho potuto tracciare un bilancio più che positivo del lavoro svolto, grazie al notevole incremento delle iscrizioni e alla realizzazione di una serie di iniziative che facevano ben sperare in un futuro di impegno e soddisfazioni. Non avrei mai potuto immaginare che dopo circa tre settimane, il 6 aprile, un terribile evento naturale avrebbe sconvolto la vita personale e professionale di tanti nostri colleghi, tra cui ben tre componenti il nostro CER.

Già all'indomani del sisma, per la Sezione e per me personalmente, che ho vissuto e lavorato presso le biblioteche dell'Università di L'Aquila per ben undici anni, è iniziato un periodo difficile da definire ma che rimarrà indelebile nei miei ricordi e in quelli dei colleghi. Sono stati giorni intensi, che abbiamo vissuto con l'animo diviso tra il dolore per la tragedia collettiva e la necessità di reagire e metterci a disposizione dei colleghi bibliotecari aquilani, fornendo loro un sostegno che li aiutasse a non affogare in quel tragico mare la cui portata andava implacabilmente aumentando e definendosi nel tempo.

Il coordinamento con l'AIB nazionale è stato immediato. Il Presidente, Mauro Guerrini, ha prontamente telefonato per sincerarsi delle condizioni fisiche dei nostri colleghi e ha garantito la piena disponibilità dell'AIB; Claudio Leombroni ne è diventato il referente diretto, partecipando a tutte le riunioni operative più importanti sia a livello nazionale che regionale.

Per giorni abbiamo rappresentato il ponte tra la comunità bibliotecaria italiana e i nostri colleghi; ho conservato tutti i messaggi di solidarietà e di vicinanza pervenuti, le offerte di aiuto anche minimo, che ciascuno sentiva di poter dare.

Tra le iniziative realizzate mi preme segnalare il progetto Per L'Abruzzo: biblioteche e ludoteche per bambini e per ragazzi che ha ricevuto al Salone del Libro di Torino 2010, la menzione speciale dalla Giuria NPL.

Certi dell'importanza terapeutica dei libri nei momenti di grande disagio individuale e collettivo, e della necessità di favorire l'inserimento delle biblioteche per ragazzi nella progettazione della ricostruzione, tramite le reti AIB, ACP, NPL e IBBY abbiamo creato un coordinamento di Biblioteche, Istituzioni e Associazioni ,finalizzato alla progettazione e realizzazione di interventi atti a sostenere i bambini e i ragazzi aquilani, sia nella fase di emergenza che in quella della ricostruzione. Durante la prima emergenza (quindi fino a settembre prima del grande freddo) il Coordinamento ha raccolto migliaia di libri per bambini e ragazzi; organizzato attività nelle tendopoli e nelle strutture alberghiere della costa; tenuto corsi per la formazione dei volontari che hanno svolto le attività nei campi aquilani e negli alberghi . Lo spirito con il quale il Coordinamento ha operato non è stato quello di affrontare la sola emergenza, ma anzi quello di creare le basi di un sostegno a lungo termine: i libri raccolti non sono stati semplicemente regalati agli sfollati, come in mille altri casi, ma inventariati e donati dopo un anno alle scuole e ai comuni che ne hanno fatto richiesta, per ripristinare i servizi bibliotecari o creare nuovi spazi biblioteca all'interno delle proprie strutture.

Desidero inoltre soffermarmi a sottolineare l'attenzione, la solidarietà, la disponibilità dimostrate da soggetti diversi: docenti che hanno donato, versandole sul conto corrente aperto dall'AIB, le somme equivalenti ai compensi per i seminari tenuti; il Comune di Trento che a Paganica ha portato una vera e propria biblioteca e Paola Brocero presidente AIB del Trentino Alto-Adige, può darne una fantastica testimonianza personale; il CRAL della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze che ha acquistato un PC e una stampante per lo SBA dell'Università di L'Aquila; il Centro del Libro e diverse Case Editrici, come la Feltrinelli, che hanno donato migliaia di libri.

Il nuovo anno di attività della Sezione si è aperto con due importanti iniziative: il Convegno "Library Rebuilding: le biblioteche abruzzesi tra innovazione e ricostruzione" tenuto a L'Aquila il 25 febbraio e il recente Seminario di aggiornamento dal titolo "Contro la retorica delle emergenze: istruzioni per l'uso di una decente conservazione dei materiali librari e documentari" tenuto sempre a L'Aquila il 25 maggio. Entrambi gli incontri hanno rappresentato un ulteriore segnale di attenzione verso la situazione delle biblioteche aquilane; una riflessione sulla ricostruzione in un contesto urbano totalmente modificato.

Hanno rappresentato anche il desiderio di ricompattarsi come comunità bibliotecaria abruzzese dopo un anno durante il quale i nostri colleghi hanno dovuto occuparsi di priorità personali talmente importanti da non avere l'opportunità di riflettere su quanto fosse cambiata la loro vita professionale.

Ed è cambiata realmente. Nel merito mi corre l'obbligo di segnalare anche l'intervento preciso e puntuale dell'OLAVeP a tutela della professionalità di alcuni colleghi che, all'indomani del terremoto, sono stati trasferiti d'ufficio in aree amministrative perché non ritenuti adeguatamente produttivi nell'area biblioteche..

Se dovessi chiedermi quale sia attualmente il peso delle biblioteche e dei bibliotecari nelle Amministrazioni pubbliche della nostra Regione, sarei pervasa da un forte senso di amarezza.

Per ovvi motivi e in fase di assoluta emergenza, lo stato delle biblioteche e il recupero del patrimonio librario non sono stati, né avrebbero potuto esserlo, al centro dei pensieri degli amministratori. Fortunatamente le condizioni degli edifici hanno protetto il materiale ancora a lungo ma, a distanza di mesi, scarsa è stata la sensibilità e stentata la volontà di creare le condizioni fisiche e strutturali per ricollocare libri e ricostituire Servizi.

Se, infatti, una biblioteca universitaria può accontentarsi di avere almeno un potente apparato tecnologico che permetta di ottemperare in modo anche brillante, alle esigenze informative della propria utenza, questo non vale per le biblioteche di conservazione che hanno, per loro stessa natura, anche il compito di tutelare, conservare e preservare il libro come bene culturale.

Se l'Archivio di Stato di L'Aquila ha avuto la fortuna di un intervento tempestivo quanto eccezionale, tale da consentire l'inaugurazione della nuova sede dopo solo due mesi, altrettanto non si può dire della storica Biblioteca Provinciale "Salvatore Tommasi" depositaria della cultura aquilana, con i suoi preziosi incunaboli e cinquecentine ancora negli scatoloni in attesa di una degna ricollocazione.

E' in questi momenti che mi riecheggia nella mente il grido dei contadini di Silone in Fontamara: "Che fare?". Possiamo formulare mille ipotesi, offrire disponibilità a non finire, ma è sempre la politica a dover fornire le risposte.

Francesca Di Lorito
Presidente AIB Abruzzo

francescadilorito@yahoo.it


DI LORITO, Francesca. Che fare?. «AIB notizie», 22 (2010), n. 3, p. 4-5

Copyright AIB 2010-04, ultimo aggiornamento 2010-07-16 a cura di Ilaria Fava
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n22/0302.htm3

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