AIB AIB Sicilia. Attività. Convegni


AIB-WEB | Home page Sicilia | Attività | Convegno Biblioteche e università


Associazione italiana biblioteche. Sezione Sicilia

in collaborazione con il

Consorzio universitario della Provincia di Agrigento

con il patrocinio degli Atenei di Palermo, Catania e Messina

BIBLIOTECHE E UNIVERSITÀ

STRUMENTI E PROGRAMMI PER LO SVILUPPO RECIPROCO

Agrigento, Aula Magna "Luca Crescente" del Consorzio universitario

18 e 19 febbraio 2004


Ordinamento didattico e percorsi flessibili nell'offerta formativa del Corso di laurea in Scienze dei beni culturali dell'Università di Catania

Simona Inserra (Università di Catania)

L'Università degli studi di Catania ha istituito nel corso degli ultimi anni alcuni corsi di laurea triennali riguardanti i beni culturali, alcuni corsi di formazione e master di approfondimento e specializzazione.
I corsi sono organizzati e gestiti dalle Facoltà di Scienze matematiche fisiche e chimiche, Architettura, Lettere e filosofia, Economia e Scienze politiche e manifestano dunque un orientamento nell'approccio ai beni culturali, cioè quello scientifico, di conoscenza dei materiali, dei processi di degrado, delle tecniche di recupero, restauro e fruizione, come anche un orientamento storico, socio-culturale ed economico per la valorizzazione dei beni in un'ottica di valutazione e gestione economica degli stessi.

È evidente che l'Università ha cercato e cerca di rispondere alla crescente e diffusa domanda di formazione sui beni culturali e lo fa, in maniera apprezzabile, con un approccio multidisciplinare.

Si aggiunga a ciò l'attenzione verso i veloci cambiamenti nel mondo delle tecnologie e nel mondo dell'informazione a cui assistiamo quasi giornalmente, e ai quali si cerca di rispondere con uno sforzo continuo di aggiornamento e studio, e con una adeguata proposta formativa, nonché con la presa di coscienza della necessità di valutare anno per anno la stessa offerta e proporre agli studenti le possibilità di approfondimento che si ritengono necessarie per essere sempre al passo con lo sviluppo della tecnologia e degli studi.

Nostro interesse è quello di mostrare nel dettaglio l'offerta formativa per archivisti e bibliotecari.
La Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli studi di Catania ha istituito recentemente il Corso di laurea triennale in Scienze dei beni culturali, con la possibilità, per lo studente, di scegliere tra due percorsi formativi: l'archeologico e l'archivistico librario.
La sede istituzionale del Corso di laurea è a Siracusa; un preciso accordo con la Provincia e il Comune di Siracusa ha permesso di ubicarne la sede (aule, biblioteca, uffici e studii dei docenti) in Ortigia a Palazzo Bellassai, edificio di pregio storico recentemente restaurato e ristrutturato per essere adibito all'attuale scopo.

Si tratta della prima Facoltà, a Catania, che si apre allo studio dei beni librari inserendo le discipline del libro e delle biblioteche a pieno titolo nel curriculum degli studi, e con l'obiettivo di formare operatori che siano in grado di gestire, valorizzare, conservare il patrimonio archivistico e librario.

L'indirizzo archivistico - librario, offre allo studente la possibilità di conoscere e approfondire le discipline del documento e del libro, in un'ottica di valorizzazione, tutela e conservazione, al fine di appropriarsi culturalmente di beni considerati identità e risorse per il territorio.
È inoltre evidente l'intenzione di dare un contributo per colmare una lacuna peculiare nel nostro territorio, dove le discipline archivistiche e biblioteconomiche hanno raramente trovato spazio e dove non è mai stata applicata una lineare politica per le biblioteche pubbliche, gli archivi storici di competenza degli enti locali o ecclesiastici, lo sviluppo del loro patrimonio e del personale, di inventari, cataloghi, i servizi all'utenza.

Ancora oggi purtroppo poco si conosce di queste discipline, poco si approfondisce, ed è opinione comune che sia sufficiente un diploma di scuola media superiore o una generica laurea in discipline umanistiche, per poter operare a pieno titolo in un archivio o in una biblioteca, come è stato in passato.
È evidente che questa non è l'opinione di chi vi parla, che intende invece muoversi per il riconoscimento del valore di una professione simile solo a se stessa, che necessita, come molte altre, di formazione continua, di approfondimento, di scambio con realtà formative e lavorative internazionali.

Le competenze, diverse e diversificate degli operatori di archivio o di biblioteca sono fondamentali perché l'archivio e la biblioteca possano funzionare e portare a compimento i loro compiti istituzionali e perché gli utenti possano trovare soddisfatti i bisogni di informazione.
Sappiamo bene, e vengono a ricordarlo sia il Manifesto IFLA/Unesco sulle biblioteche pubbliche (1994), sia le Linee guida IFLA/Unesco per lo sviluppo delle biblioteche pubbliche, che il personale è una risorsa di vitale importanza per il corretto funzionamento di una struttura: "il bibliotecario è un intermediario tra gli utenti e le risorse; la formazione e l'aggiornamento professionale del bibliotecario sono indispensabili per garantire servizi adeguati. Per offrire il migliore servizio possibile le biblioteche e naturalmente anche gli archivi, così come qualunque altra struttura destinata ad offrire servizi, necessitano di personale ben preparato e fortemente motivato, che possa efficacemente utilizzare le risorse della biblioteca in risposta alle richieste della comunità".
Ancora le Linee guida, individuano quattro figure di operatori delle biblioteche pubbliche: i bibliotecari qualificati, gli assistenti di biblioteca, personale specializzato e personale ausiliario.
In particolare, i bibliotecari qualificati costituiscono personale che ha frequentato un corso di studi universitario in biblioteconomia o scienze dell'informazione; hanno il compito di progettare, programmare, realizzare, gestire e valutare servizi e sistemi bibliotecari e informativi per soddisfare i bisogni dell'utenza. Accanto a questo, essi hanno anche il compito di provvedere allo sviluppo delle raccolte, organizzare e sfruttare al meglio le risorse, assistere gli utenti, agevolare l'accesso alle risorse della biblioteca.

Riteniamo che il Corso di laurea possa a pieno titolo orientarsi nella formazione di operatori qualificati secondo le indicazioni delle Linee guida cui accennavamo prima.

Nell'ottica generale, i Corsi di laurea triennali della Facoltà di Lettere sono stati pensati per fornire un'offerta formativa che abbia un riscontro immediato nell'attività lavorativa, e che, soprattutto, sia radicata nel territorio per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali, oltre ad essere aperta ad ulteriori sviluppi specialistici.
Come si evince dallo Statuto, si è voluta garantire ai giovani laureati dell'Ateneo l'opportunità di acquisire competenze culturali e tecniche facilmente e velocemente spendibili nel mercato del lavoro locale o regionale, e integrabili al di fuori della realtà isolana o meridionale.
Inoltre, e non secondariamente, i corsi di laurea triennale sono stati concepiti con un ordinamento didattico articolato in percorsi flessibili sul piano della scelta formativa dello studente, e tali da consentire la più ampia mobilità interna da un indirizzo all'altro.
Dunque si è prospettato un quadro formativo che potesse conciliare la tradizionale offerta didattica delle lauree in Lettere e in filosofia, costituita dai saperi di tipo umanistico, con i saperi di tipo tecnico, scientifico e giuridico, ossia con le più attuali esigenze legate alle nuove professionalità richieste dalla società, con l'obiettivo di costruire profili professionali che alla salda base culturale uniscano capacità e competenze gestionali e comunicative nei confronti di enti pubblici o privati e dell'industria culturale.

Il corso di laurea in SCIENZE DEI BENI CULTURALI afferisce alla Classe n. 13 delle lauree in "Scienze dei beni culturali". Gli obiettivi formativi specifici, come indicato nello statuto, sono i seguenti:

Tra gli sbocchi professionali si prevede la possibilità di un inserimento presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali e orti botanici, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela e della fruizione dei beni culturali e del recupero ambientale.

Per conseguire il diploma di laurea lo studente deve acquisire nel triennio 180 crediti, 60 per ogni anno. L'acquisizione dei crediti è sancita dal superamento degli esami di profitto, espressa in maniera tradizionale con il voto in trentesimi, preceduti spesso da prove o verifiche in itinere.
Per il conseguimento del titolo, lo studente dovrà superare una prova finale che consisterà nella discussione con una commissione designata dal Consiglio di Corso di Laurea di uno studio/progetto (redatto dal candidato, max. 20-min. 10 cartelle di 2000 battute) sulla valorizzazione di beni culturali relativi al curriculum prescelto.

Alla fine del percorso triennale lo studente potrà accedere alle lauree specialistiche che nel frattempo saranno attivate. Al conseguimento di queste, lo studente potrà accedere ai dottorati di ricerca, nonché ai master di I e II livello.
L'offerta formativa si articola in corsi istituzionali, laboratori didattici, tirocinii, attività formative extradisciplinari di diverso tipo.
I corsi istituzionali sono suddivisi tra discipline fondamentali e obbligatorie e discipline a scelta dello studente.
Le discipline fondamentali sono suddivise tra discipline comuni a più settori con un numero di crediti variabile da 2 a 6.
Al primo anno lo studente avrà come discipline fondamentali, le seguenti provenienti dal settore comune: prenderà 2 CFU dal settore BIO/02 Museologia naturalistica o da ICAR/15 Pianificazione e gestione paesistica del territorio, 6 CFU da L-ART/04 Storia della critica d'arte, 5 CFU a scelta da da L-FIL-LET/10 Letteratura italiana, da L-FIL-LET/11 Letteratura italiana moderna e contemporanea, da L-FIL-LET/13 Filologia della letteratura italiana, 5 CFU da L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina o Storia e cultura bizantina.
Dal patrimonio archivistico e librario lo studente avrà in programma le seguenti: 6CFU dal settore M-STO/01 Storia medievale, 6 CFU da M-STO/02 Storia moderna, 5 CFU a scelta da M-STO/04 Storia contemporanea o da M-FIL/06 Storia della filosofia, 6 CFU dal M-STO/08 Archivistica.
Ancora al primo anno lo studente dispone di 6 CFU per Abilità informatiche e relazionali, 5 CFU a scelta, 8 CFU tra tirocinii, stages e laboratori.
Al secondo anno lo studente avrà come discipline fondamentali, le seguenti provenienti dal settore comune: 6 CFU dal settore MGGR/01 Geografia culturale oppure da MGGR/02 Politica dell'ambiente, 5 CFU da L-FIL-LET/05 Storia della tradizione dei testi antichi.
Dal patrimonio archivistico e librario, lo studente ha a disposizione 6 CFU dal settore M-STO/08 da scegliere tra Archivistica speciale, Legislazione archivistica, Diplomatica, e 6 CFU, sempre dallo stesso settore, da scegliere tra Biblioteconomia, Tecnica della catalogazione e della classificazione, Bibliografia, Storia del libro; 5 CFU dal settore L-FIL-LET/04 a scelta tra Lingua latina, Storia della lingua latina, Grammatica latina; 5 CFU dal settore L-FIL-LET/08, Latino medievale, 12 CFU da scegliere tra due dei settori e delle discipline indicate di seguito: da ICAR/17 Teoria e storia dei metodi e della rappresentazione, da L-ART/01 Storia dell'arte medievale, e Storia dell'arte bizantina; da L-ART/04, Museologia, da L-ART/06, Storia e critica del cinema, da L-ART/07 Storia della musica, da L-FIL-LET/09 Filologia romanza, da L-LIN/01 Etnolinguistica.
Infine lo studente dispone di 5 CFU a scelta e di 10 CFU per tirocinii, stages e laboratori.
Al terzo anno, lo studente avrà, dalle materie comuni 6 CFU dal settore IUS/10 a scelta tra Diritto amministrativo e storia dell'amministrazione pubblica; 5 CFU dal settore L-FIL-LET/06 a scelta tra Letteratura cristiana antica e Cultura e civiltà dell'occidente cristiano antico, 5 CFU da Scrittura professionale in Lingua italiana, 5 CFU a scelta dai settori L-LIN/04 Lingua francese, L-LIN/07, Lingua spagnola, L-LIN/12 Lingua inglese; 4 CFU dal settore CHIM/02, Chimica fisica, 3 CFU dai settori AGR/02 Agronomia ambientale o dal settore AGR/11 Entomologia urbana e salvaguardia del patrimonio storico e artistico.
Dal patrimonio archivistico e librario, potrà scegliere 12 CFU scegliendo due discipline tra le seguenti: dal settore ICAR/18 Storia dell'architettura, da L-ART/01 Storia dell'arte medievale (se non scelta l'anno precedente), L-ART/02 Storia dell'arte moderna, da L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea, da L-ART/04 Museologia se non scelta, da L-ART/06 Storia e critica del cinema (se non scelta), da L-ART/07 Storia della musica (se non scelta), da L-FIL-LET/09 Filologia romanza se non scelta, da L-LIN/01 Etnolinguistica.
Ancora 6 CFU da M-STO/09 Paleografia, 9 CFU per Tirocini, stages e laboratori e 5 per la Prova finale.

Come appare subito evidente si è preferito dare agli studenti la possibilità di spaziare ampiamente tra le discipline professate invece di creare un percorso più rigido con un numero di materie obbligatorie tra quelle proprie dell'indirizzo e, per così dire, professionalizzanti.
Dopo solo due anni di esperienza, verifichiamo che gli studenti che intendono approfondire le discipline del libro cercano di ovviare a quello che può sembrare un limite, cioè la presenza di un numero di discipline caratterizzanti inferiore a quanto si possa desiderare, con l'inserimento delle materie disponibili all'interno dei crediti a scelta (in questo caso devono concordare un programma specifico per i crediti scelti con il docente della disciplina) e con la frequenza di laboratori didattici e tirocinii in funzione di un approfondimento delle tematiche di interesse.

Lo studente possiede un certo numero di crediti a scelta che può utilizzare per discipline o per attività formative di natura extradisciplinare come corsi, tirocinii, seminari, congressi, ecc, organizzati da enti qualificati o che abbiano stipulato apposita convenzione con l'università. Gli studenti dovranno presentare una relazione scritta e tali organismi dovranno attestare la frequenza e il numero di ore. Lo studente inoltre può scegliere discipline professate in altre Facoltà dell'ateneo, facendo apposita richiesta al Presidente del Corso di laurea.
I tirocinii possono essere svolti per 25 o 50 ore (1 CFU o 2 CFU) presso enti pubblici e aziende private che operano nel settore dei beni culturali; prevedono l'inserimento dello studente all'interno delle attività proprie dell'ente che avrà stipulato apposita convenzione con l'università.
Prima dell'avvio del tirocinio verrà compilato un modulo definito "progetto formativo", redatto dal tutor universitario, nel quale si indicano i dati relativi allo studente e all'ente ospitante, il numero di polizza assicurativa, il periodo di durata del tirocinio, le attività che verranno svolte, i nominativi del tutor universitario e del tutor dell'ente; il progetto sarà firmato dal preside, dal responsabile dell'ente, dai tutor e dallo studente.
Tra gli enti con cui sono state attivate convenzioni e sono già stati svolti o sono in corso di svolgimento tirocinii, interessanti per il nostro settore, troviamo la costituenda Biblioteca del Corso di laurea, le Biblioteche comunali di Catania e Siracusa e di centri della provincia di Siracusa, Archivi di Stato, la biblioteca della Fondazione "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, di recente inaugurata, il Centro biblioteche e documentazione dell'Università di Catania, Soprintendenze, aziende private che operano nel settore della catalogazione e della conservazione e del restauro dei beni archivistici e librari.

Sino a questo momento i tirocinii si sono rilevati importanti momenti oltre che di approfondimento, anche di verifica delle competenze acquisite, delle aspettative e delle risposte del mondo del lavoro alle nuove figure professionali; permettono però anche di riscontrare eventuali limiti dei percorsi formativi.
Una novità, a mio avviso molto interessante, è la possibilità, a partire da questo anno accademico, in particolare dal prossimo mese di marzo, di svolgere tirocinio presso la Biblioteca del Corso di laurea, che è in via di costituzione.
Gli studenti, che per accedere al tirocinio devono avere sostenuto l'esame di Biblioteconomia o quello di Tecnica della catalogazione e della classificazione, sotto la guida del tutor potranno partecipare agli incontri per definire le caratteristiche della biblioteca, gli spazi da destinare ai libri, agli operatori e agli utenti, potranno inoltre partecipare alle attività di inventariazione, catalogazione, collocazione, prestito e reference, nonché partecipare alle iniziative che nel corso del tempo si faranno per la valorizzazione dei libri e della biblioteca stessa.
Nel settore specifico della catalogazione, dal momento che il catalogo della biblioteca farà parte del catalogo unico d'ateneo, le procedure di catalogazione vengono definite insieme al Centro biblioteche e documentazione dell'ateneo catanese; in particolare si è stabilito che, in quanto sede decentrata, la biblioteca non avrà un catalogatore; i documenti della biblioteca verranno catalogati dal personale del CBD che opererà attraverso la catalogazione derivata e catturata da fonti autorevoli; gli studenti avranno l'opportunità di fornire al catalogatore i dati locali dei documenti della biblioteca e, spostandosi per alcuni giorni a Catania, presso la sede del CBD, potranno assistere alle procedure di catalogazione derivata con il software Millennium.
I tirocinanti saranno poi coinvolti nelle procedure della collocazione negli scaffali con l'utilizzo della Classificazione Decimale Dewey, al prestito agli studenti, all'ordinamento di un importante fondo di DVD e videocassette.

Per quanto concerne i laboratori didattici, si tratta di approfondimenti di 15 ore che, a seguito della presenza costante e della presentazione di una tesina, consentono allo studente di acquisire 1 CFU.
I laboratori didattici sono tenuti da docenti, da esperti e da studiosi esterni al gruppo dei docenti della Facoltà.
In essi spesso trovano integrazione teoria e prassi, ed è frequente, durante i tirocinii, la visita presso strutture quali archivi e biblioteche, uffici della soprintendenza, musei.
In linea di massima i laboratori si prefiggono anche l'obiettivo di approfondire la conoscenza del tessuto della realtà siracusana e in particolare delle biblioteche e degli archivi di Siracusa e della provincia.
Nel nostro settore, negli anni passati sono stati realizzati laboratori didattici dal titolo "Le biblioteche di Siracusa e i loro cataloghi", "Biblioteche antiche e moderne a Siracusa", "Il sigillo nella storia della cultura siracusana", "Scritture notarili e codici manoscritti a Siracusa tra il XIV e il XVI secolo", "Il libro da promuovere", "Le fonti della città: carte d'archivio", "La biblioteca in rete".
I laboratori suscitano molto interesse da parte degli studenti perché permettono di fare esperienza diretta di quanto si è studiato in aula o a casa, di creare contatti con operatori del settore, di porre quesiti direttamente a chi opera in archivi e biblioteche.

Per finire, lo studente può attingere crediti dalle attività formative. In tal modo si indicano genericamente una serie di attività di natura extradisciplinare, che lo studente può svolgere all'interno di enti pubblici e privati, in settori affini a quelli del Cdl.
Ancora, si intende la partecipazione a convegni, seminari e congressi su tematiche afferenti al proprio curriculum di studi, organizzati da associazioni o istituzioni qualificate che abbiano fatto formale richiesta alla Facoltà e ne abbiano ottenuto l'autorizzazione.
Negli anni scorsi alcuni gruppi di studenti hanno partecipato, con riconoscimento di crediti, al Salone del Restauro dei beni culturali che si è svolto a Catania, al Convegno sulla valorizzazione dei beni ecclesiastici che si è tenuto al Museo diocesano di Catania, e via dicendo.
Infine, lo studente ha la possibilità che gli vengano riconosciute, in forma di crediti, attività formative svolte non oltre i tre anni precedenti alla richiesta di convalida; l'attività formativa deve essere svolta presso sedi di riconosciuta qualificazione culturale, scientifica o professionale, deve essere pertinente al percorso formativo tracciato nella tabella ministeriale della Classe di laurea cui lo studente è iscritto, e deve essere rilasciata apposita certificazione dall'ente sede dell'attività formativa svolta.

Nel complesso, e per concludere, ritengo che l'Università di Catania stia rispondendo alla sfida culturale dei nostri anni con la proposizione di un corso di studi mirato alla formazione di base e poi specialistica, di operatori per il settore dei beni archivistici e librari.
Ritengo anche che con uno sforzo costante di monitoraggio dei cambiamenti e con risposte coerenti, opportune ed efficaci, che prendono corpo nella attivazione di nuove discipline, nella completezza e innovazione dell'offerta formativa allo studente, l'ateneo possa seguire l'evoluzione veloce che caratterizza i nostri anni e le nostre discipline, mantenendo da protagonista il proprio ruolo di ente dispensatore di saperi e di professionalità.


Copyright AIB 2004-02-28, ultimo aggiornamento 2004-03-14 a cura di Domenico Ciccarello
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/sic/inserr01.htm


AIB-WEB | Home page Sicilia | Attività | Convegno Biblioteche e università