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Associazione italiana biblioteche. Sezione Sicilia

in collaborazione con il

Consorzio universitario della Provincia di Agrigento

con il patrocinio degli Atenei di Palermo, Catania e Messina

BIBLIOTECHE E UNIVERSITÀ

STRUMENTI E PROGRAMMI PER LO SVILUPPO RECIPROCO

Agrigento, Aula Magna "Luca Crescente" del Consorzio universitario

18 e 19 febbraio 2004


L'ordinamento del corso di laurea di primo livello in "Beni archivistici e librari" e il progetto di laurea specialistica in "Archivistica e biblioteconomia". Bilanci e prospettive

Maria Lampiasi (Università di Palermo)

Il Corso di laurea di primo livello in "Beni archivistici e librari"

Il Corso di laurea di primo livello in "Beni archivistici e librari", classe 13 delle lauree in Scienze dei beni culturali, viene attivato, per l'a.a. 2001-2002, nella sede di Agrigento dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Ateneo di Palermo e dal Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento.

Il quadro dell'offerta formativa comparato con quello prescritto dal MIUR per assicurare una preparazione omogenea in tutti gli atenei italiani, evidenzia una corretta corrispondenza e alcuni ponderati ritocchi. Mentre il settore delle attività affini o integrative corrisponde quasi del tutto ai parametri ministeriali (CFU 27 / 25 MIUR), si è potenziato quello delle discipline di base (CFU 48 / 20 MIUR) per fornire agli studenti, spesso provenienti da corsi di studio non umanistici ma tecnici, la possibilità di assimilare in maniera soddisfacente anche fondamenti teorici di discipline umanistiche. Nel settore delle discipline caratterizzanti invece si è cercato di incrementare il più possibile i requisiti minimi richiesti dal MIUR.
Per realizzare questa intenzione dato che nell'Ateneo di Palermo il settore scientifico disciplinare "Archivistica, bibliografia e biblioteconomia" è sguarnito di docenti, la Facoltà e il Polo della Provincia si sono adoperati per affidare mediante contratto a qualificati esperti del settore le seguenti discipline: Archivistica generale (dott.ssa Lattari), Storia del libro (dott.ssa Carla Casetti), Bibliografia (dott.ssa Alda Spotti), Biblioteconomia (dott.ssa Maria Carmela Barbagallo). Si è raggiunto così un numero di crediti nel settore congruo rispetto alle richieste ministeriali (CFU 66 / 45 MIUR) ma che sicuramente potrà essere ulteriormente incrementato, mantenendo comunque l'alto profilo dell'offerta didattica, nella messa a punto del corso prevista alla scadenza del primo ciclo.
Inoltre il Consiglio di Corso di Laurea ha concepito la prova finale come un'ulteriore significativa esperienza professionalizzante. Lo studente può orientare la sua scelta nel seguente ventaglio di elaborati da realizzare sotto la tutela di un docente:

Per ciascuna delle proposte si prevede un elaborato di circa una cinquantina di cartelle.

Al fine di potenziare la preparazione dei laureati nel settore caratterizzante, il Corso di laurea ha votato molteplici attività culturali come incontri, seminari e visite guidate che diffondessero interessi attinenti alle problematiche specifiche.
In due successive occasioni, il 10 maggio 2002 e il 9 maggio 2003, il Corso ha organizzato nella sede di Villa Genuardi due convegni di studio per gli studenti dei licei della provincia, con relazioni di carattere storico, artistico, letterario e filologico, che hanno illustrato ai giovani in procinto di effettuare le loro imminenti scelte universitarie alcuni aspetti del mondo degli studi umanistici. Si è anche proceduto con il ciclo di lezioni tenuto dal prof. Massimo Oldoni direttore della collana Nuovo Medioevo e uno dei redattori della rivista Studi medievali, di certo uno dei più importanti studiosi di storia medievale in Italia e in Europa; con le conferenze tenute da Fabio Carboni dell'Università dell'Aquila e di Antonio Manfredi, Vicedirettore della Scuola Vaticana di Biblioteconomia.
A irrobustire le esperienze degli allievi si prevede per gli studenti del I anno un viaggio di studi con visita guidata dei principali Archivi e Biblioteche. Un primo gruppo di studenti si è recato con profitto a Roma all'Archivio Segreto Vaticano, all'Archivio Centrale dello Stato, l'Archivio di Stato di Roma, alla Biblioteca Nazionale Centrale "Vittorio Emanuele II", alla Biblioteca Angelica, e a Subiaco alla Biblioteca e Archivio - Museo Nazionale di Santa Scolastica.

Tra le attività culturali si segnalano anche progetti di convenzione con biblioteche e importanti istituzioni pubbliche e private della provincia. Di queste, in itinere, la prima che andrà a buon esito sarà probabilmente quella con la Fondazione Guarino Amella con sede a Canicattì, la quale conserva un'importante biblioteca e un ricco archivio raccolti dal noto uomo politico siciliano. Tra gli impegni del corso si può ancora far rientrare il patrocinio di manifestazioni di cultura locale di argomento specifico, come la pubblicazione del volume di Salvatore Di Marco, Alessio Di Giovanni. Una bibliografia critica.

Il progetto di laurea specialistica in "Archivistica e biblioteconomia"

Il biennio specialistico mira a completare la formazione teorica e metodologica avviata durante il corso triennale nell'ambito delle discipline archivistiche, documentarie, librarie e biblioteconomiche con l'affinamento delle abilità operative nei settori dell'analisi, della gestione, della catalogazione del materiale archivistico e librario d'età medievale moderna e contemporanea. Il responsabile delle strutture di conservazione/valorizzazione/fruizione del bene archivistico e librario ha, infatti, bisogno di una solida professionalità che integri la formazione umanistica-storico-giuridica e archivistica con la conoscenza approfondita degli strumenti informatici per il trattamento e la veicolazione delle informazioni in rete.

La ricchezza dei contenuti, la complessità dei processi di comunicazione e di progettazione degli interventi, la rilevanza degli investimenti esigono figure responsabili e consapevoli oltre che tecnicamente preparate. A questo scopo, per il laureato di I livello, nel biennio si prevede il potenziamento del settore specialistico M-STO/08 (con 18 CFU in più); l'approfondimento del settore paleografico M-STO/09 (con 6 CFU in più) o, a scelta, l'approccio dell'ambito degli archivi dell'immagine (con una disciplina del settore "Cinema fotografia e televisione" L-ART/06); lo studio dei "Sistemi di elaborazione delle informazioni" (6 CFU); un "Laboratorio di catalogazione e inventariazione informatica" e/o alcuni stage formativi (6 CFU). Si prospetta inoltre l'acquisizione di competenze relative al "Restauro del libro" (6 CFU); e alle "Discipline filologico-letterarie" (12 CFU).

D'altra parte lo studente del corso quinquennale potrà orientare entro certi margini il suo percorso formativo con 18 CFU a scelta: 9 CFU del I livello e 9 del II livello (da selezionare preferibilmente tra le materie caratterizzanti), e ancor meglio con la prova finale, alla quale è riservato un considerevole impegno. Si tratterà di una tesi con carattere di ricerca originale nella quale lo studente sotto la guida del tutor dovrà sviluppare tematiche specificamente attinenti agli obiettivi formativi del corso di studio (30 CFU). Tale ricerca rispecchiando gli interessi culturali del laureato specialista ne rappresenterà il profilo specifico da spendere per l'inserimento nel mondo del lavoro.


Copyright AIB 2004-03-14, ultimo aggiornamento 2004-03-14 a cura di Domenico Ciccarello
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/sic/lampia01.htm


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