[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (1998)
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PIC: PERIODICI IN CATALOGO

di Dina Pasqualetti

Parte finalmente dopo i lunghi tempi della burocrazia il progetto di recupero nell'archivio SBN di circa cinquantamila periodici della Biblioteca nazionale di Firenze.

Il recupero, iniziato ufficialmente il primo giugno, prevede un anno circa di lavoro in cui 6/8 persone della ditta IPS che ha vinto la gara, provvederanno alla catalogazione online sul Polo di Firenze e sull'Indice e all'inserimento dei dati relativi alla consistenza. I risultati di questo lavoro saranno quindi visibili fin dal primo titolo trattato in tutta la rete SBN.

Come nasce PIC

Il progetto nasce nel 1994 dall'esigenza di catalogare nell'archivio SBN tutte le testate correnti della Biblioteca. Fin dal 1988 infatti è iniziata la registrazione automatizzata dei fascicoli relativi ai nuovi titoli acquisiti per deposito legale. Dopo circa sei anni dall'avvio della gestione automatizzata, il Dipartimento periodici risultava e risulta tutt'ora praticamente diviso in due settori: uno che aggiorna i tradizionali schedoni amministrativi, l'altro che lavora nell'archivio online SBN.

Inizialmente quindi era previsto il recupero delle testate recenti, vive o da poco cessate, che consentisse la chiusura definitiva degli schedoni amministrativi, poi si sono inseriti nel progetto i record del recupero CUBI.

Infatti con il progetto CUBI sono stati ricostruiti in formato SBN i circa settecentomila record del ‘Catalogo cumulativo 1886-1957 del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze'. Fanno parte di questo archivio circa trentamila periodici fra quelli posseduti dalla biblioteca.

Gli obiettivi

Come gia' accennato l'obiettivo iniziale del recupero è quello di chiudere definitivamente la gestione manuale degli schedoni amministrativi dei periodici. Ciò consentira' una migliore organizzazione del lavoro nel Dipartimento compreso un maggior controllo delle raccolte nei magazzini.

Insieme al primo obiettivo tutto interno alla Nazionale, il progetto ne raggiunge uno ben più importante per gli utenti della rete SBN: fornire dati sul materiale posseduto per la circolazione dei documenti. Questo lavoro può inoltre servire da base per facilitare eventuali recuperi da parte di altre biblioteche della rete.

I dati più rilevanti di questo progetto non sono soltanto quelli catalografici, ma trattandosi di periodici, sono quelli relativi alla consistenza cioè alle annate possedute ed alla segnalazione delle lacune rilevate dalle registrazioni manuali archiviate nel corso degli anni. Ci sono in circolazione ormai molte basi dati di spogli di periodici su cui rintracciare l'articolo che interessa il lettore - la Biblioteca si è dotata del servizio offerto da PCI oltre a diversi CD ROM - ma poi è necessario sapere, fra le biblioteche che possiedono la testata, dove si trova quell'annata e se è completa.

Bene ha fatto la base SBN a dotarsi degli strumenti per fornire queste informazioni e le biblioteche che partecipano alla cooperazione danno quasi sempre le informazioni relative alla consistenza in modo corretto. Nell'archivio OCLC, tanto per fare un confronto, il posseduto dei periodici è dato solo da alcune delle biblioteche partecipanti.

Il materiale trattato

A completamento del progetto si stima che circa il 60/70% dei titoli della Biblioteca sia disponibile nel catalogo SBN.

Fanno parte di questo ricco patrimonio le riviste famose possedute dalla Nazionale come ad esempio L'Archivio storico italiano posseduta fin dal suo primo numero datato 1842; Nuova antologia nata nel 1821, Domus, ecc. Alcune di queste riviste sono disponibili anche in formato elettronico full text.

Saranno recuperati i dati dei quotidiani italiani posseduti dalla biblioteca completi delle numerose cronache locali e in buona parte microfilmati.

Ma i documenti di maggior interesse, perche' difficilmente conservati da altre biblioteche, sono i moltissimi periodici pubblicati da sindacati, partiti politici, gruppi, movimenti, associazioni di categoria, comuni, provincie, istituti religiosi, ecc. che costituiscono la gran parte del posseduto. Sono giornali o riviste spesso costituite da pochi numeri, con periodicita' irregolare, con frequenti cambiamenti di titolo, di presentazione, di formato. Fra questo materiale, una nota a parte meritano i circa tremila numeri unici mai apparsi nei cataloghi cartacei.

I possibili sviluppi

Il finanziamento ottenuto dal Ministero per questo progetto è circa la metà di quanto richiesto. Si dovrà verificare quanti titoli rimarranno esclusi dal recupero e programmare il completamento del lavoro. Un'altra attività prevista per il completamento del progetto è la salvaguardia degli schedoni amministrativi che contengono la registrazione dei fascicoli dei periodici e che a loro volta sono materiale prezioso da due punti di vista: per le informazioni che contengono e come testimonianza archivistica del lavoro del bibliotecario.

Gli schedoni più vecchi sono stati a suo tempo microfilmati. Sarebbe opportuno ora recuperare quei microfilm come file di immagini e scannerizzare gli altri. Ciò consentirebbe da una parte l'archiviazione del materiale cartaceo per la conservazione e dall'altra la disponibilità in linea, per gli utenti, di informazioni preziose.


Copyright AIB 1998-08-10, ultimo aggiornamento 1998-08-10 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/b9802e.htm

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