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Sistemi bibliotecari universitari: esperienze a confronto


Il sistema bibliotecario dell'Università di Pisa:
organizzazione e cooperazione

di Beatrice Bargagna


Il sistema bibliotecario di Ateneo

L'art. 39 dello Statuto dell'Università di Pisa, nel testo in corso di modifica, così definisce e regolamenta il Sistema bibliotecario di Ateneo:

39.1 Il sistema bibliotecario di Ateneo è costituito dai centri di servizi bibliotecari.
39.2 Le norme quadro per il funzionamento e l'interconnessione dei centri bibliotecari sono definite nel piano bibliotecario di Ateneo, approvato dal Senato Accademico, sentito il Consiglio di Amministrazione per gli aspetti di competenza.

Indirizzo politico

L'indirizzo politico del sistema è stabilito dagli organi accademici che recepiscono le proposte della Commissione di Ateneo per le biblioteche, composta da rappresentanti del Senato accademico e del Consiglio di Amministrazione dell'Università e integrata da esperti. La Commissione, nel pieno rispetto delle specificità disciplinari e della autonomia organizzativa dei centri, fissa le linee della politica bibliotecaria di ateneo, gli standard dei servizi comuni e i parametri di valutazione.

Gestione e organizzazione

Il Sistema è così articolato:
a) Servizio per il sistema bibliotecario, ufficio centrale per il coordinamento degli aspetti tecnici e gestionali, al cui interno opera il Comitato tecnico di coordinamento, di cui fanno parte i coordinatori generali e i coordinatori di biblioteca. Responsabile del servizio è un coordinatore generale di biblioteca.
Il servizio centrale gestisce direttamente cataloghi di ateneo, basi di dati, informatizzazione dei servizi bibliotecari, rapporti con altri sistemi bibliotecari; svolge una funzione di coordinamento, consulenza e proposta per tutte le attività connesse con l'organizzazione bibliotecaria e con l'erogazione dei servizi bibliografici e documentali dell'ateneo.
b) Biblioteche. Il sistema bibliotecario prevede 15 biblioteche, costituite come centri di servizi bibliotecari, otto dei quali sono già attivati. La data del 1° settembre 2000 è stabilita quale termine entro il quale dovranno essere costituiti tutti i Centri.
L'organizzazione interna delle biblioteche, strutturate come centri autonomi di spesa, prevede un Consiglio, con compiti di indirizzo generale, rappresentativo degli organismi aggregati nel Centro, un Presidente, eletto dal Consiglio tra i professori di ruolo che ne fanno parte e un Direttore operativo, nominato dal Rettore su designazione del Consiglio tra il personale della carriera bibliotecaria non inferiore alla VIII qualifica funzionale.
Il Presidente, oltre a funzioni di rappresentanza, di iniziativa e di promozione, ha anche le competenze amministrative che spettano al direttore di dipartimento. Il Direttore operativo, oltre a progettare e proporre le soluzioni organizzative e a sovrintendere all'organizzazione del lavoro e all'aggiornamento del personale, esercita anche le funzioni di segretario amministrativo del centro di spesa.

Quadro normativo di riferimento

Per il Servizio per il sistema bibliotecario e Comitato tecnico di coordinamento:
  1. Regolamento di organizzazione delle strutture amministrative centrali dell'Ateneo (DR 17 gennaio 1996, n.80), in Bollettino Ufficiale dell'Università di Pisa, I, 1/96
  2. Disposizione di servizio 22 ottobre 1997, n.01/1727, in Bollettino Ufficiale dell'Università di Pisa, I, 7/97
Per i Centri bibliotecari:
  1. Regolamento di Ateneo per i centri bibliotecari (DR n.1032 del 30 giugno 1995), in Bollettino Ufficiale dell'Università di Pisa, I, 3/95
  2. Regolamento di Ateneo per i centri di servizio (DR n.01/1773 del 30 settembre 1997), in Bollettino Ufficiale dell'Università di Pisa, I, 7/97, che integra il precedente.

Piano bibliotecario di Ateneo

Il Piano bibliotecario di Ateneo, già delineato agli inizi degli anni novanta, ha ottenuto recentemente nuovo impulso con l'approvazione da parte degli organi accademici di un documento per la sua attuazione che fissa dettagliatamente l'articolazione del sistema bibliotecario, il numero dei centri e la loro denominazione, gli obiettivi e l'organizzazione dei servizi.
Il documento premette che per l'attuazione del piano bibliotecario di ateneo devono essere presi in considerazione non solo il fattore istituzionale (creazione dei centri), ma anche il fattore edilizio, il fattore informatico, la gestione delle risorse e del personale, oltre che la fissazione di alcuni standard di qualità dei servizi bibliotecari che devono essere comuni a tutti i centri

1) Articolazione del sistema bibliotecario
Il sistema bibliotecario dell'ateneo viene articolato nei seguenti centri di servizi bibliotecari:
- Biblioteca di Giurisprudenza
- Biblioteca di Scienze politiche
- Biblioteca di Economia
- Biblioteca di Medicina e Chirurgia
- Biblioteca di Farmacia
- Biblioteca di Ingegneria
- Biblioteca di Agraria
- Biblioteca di Medicina veterinaria
- Biblioteca di Lingue e Letterature moderne
- Biblioteca di Chimica
- Biblioteca di Filosofia e Storia
- Biblioteca di Matematica Informatica Fisica
- Biblioteca di Antichistica
- Biblioteca di Storia delle arti
- Biblioteca di Scienze naturali e ambientali

Accorpamento istituzionale e accorpamento fisico
Si ritiene essenziale promuovere l'accorpamento fisico attraverso la politica edilizia: diversamente, pur in presenza di alcuni benefici informativi e organizzativi, è impossibile conseguire i benefici di risparmio di risorse umane, estensione degli orari e servizi, specializzazione del personale, che sono i principali obiettivi del piano bibliotecario di ateneo.
Dal punto di vista istituzionale deve essere comunque completata la aggregazione delle biblioteche dipartimentali in centri bibliotecari; quando le condizioni edilizie non lo permettano i centri avranno più sedi: nell'aggregazione si deve ovviamente tenere conto dei progetti edilizi, e dovrà essere fatto il massimo sforzo per assicurare un livello omogeneo dei servizi; i centri con più sedi avranno inoltre una sede di riferimento per i contatti esterni e per i rapporti con il Servizio per il sistema bibliotecario.

2) Servizi, obiettivi, valutazioni
Dal punto di vista dei servizi i centri bibliotecari devono fissare gli obiettivi a cui tendono, privilegiando i servizi al pubblico; gli obiettivi devono essere contraddistinti dalla misurabilità e dalla modularità. E' sulla base di obiettivi misurabili la Commissione biblioteche di ateneo proporrà i parametri per l'erogazione di risorse finanziarie e di personale
Il piano bibliotecario fissa delle linee guida per la carta dei servizi bibliotecari dell'Università di Pisa.
A) Compiti
Il Sistema bibliotecario dell'Università di Pisa ha il compito di soddisfare, perseguendo costantemente l'obiettivo della qualità, i bisogni di servizi bibliotecari, bibliografici e documentali della comunità di docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo dell'Università.
B) Criteri fondamentali
L'erogazione dei servizi bibliotecari dell'Università di Pisa si ispira a criteri di formalizzazione, pubblicità, imparzialità, continuità, omogeneità, efficacia, efficienza, misurabilità.
C) Standard dei servizi erogati
I Centri devono assicurare, in collaborazione con il Servizio per il Sistema bibliotecario, un buon livello di accesso e di fruibilità di servizi, in particolare per quanto riguarda: orario di apertura, accesso e consultazione in sede, consultazione cataloghi, consultazione basi di dati, prestito locale, prestito interbibliotecario e recupero di documenti, fotocopie, standard di catalogazione, unicità, trasparenza e comunicazione dei dati catalografici, definizione dei profili bibliografici.

Maggiori dettagli possono essere richiesti al Servizio per il sistema bibliotecario.

Iniziative di cooperazione

Le iniziative di cooperazione si sono sviluppate lungo tre direttrici:

a) Gestione comune di basi di dati bibliografiche.
Il Servizio per il sistema bibliotecario gestisce unitariamente varie basi di dati di interesse multidisciplinare che prima venivano acquistate dalle singole biblioteche. Tra queste le varie sezioni dei Current Contents, Inspec, MLA, PCI, Books in Print. Per alcune di queste la cooperazione si è allargata alle altre Università pisane e al CNR ed è tendenzialmente aperta alle altre Università toscane.

b) Razionalizzazione della politica degli acquisti di materiale periodico, attraverso la predisposizione di un Catalogo di periodici correnti annualmente aggiornato.
Il catalogo, arrivato al suo terzo aggiornamento, disponibile in linea e a stampa, rappresenta un agile strumento di controllo e localizzazione del patrimonio periodico dell'Università di Pisa. Sarebbe utile poter collaborare in questa direzione con le altre Università toscane.

c) Incremento e standardizzazione delle procedure di document delivery.
E' stato fornito alle principali biblioteche il software Ariel e l'hardware necessario. Si stanno studiando forme comuni di gestione per il document delivery e il prestito interbibliotecario.
Naturalmente ogni centro attiva, oltre allo scambio all'interno del sistema universitario, propri canali di cooperazione con biblioteche di aree disciplinari affini.


Copyright AIB 1999-04-13, ultimo aggiornamento 1999-04-28 a cura di Gabriele Gatti e Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/barga98.htm

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