[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2010)

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Daniela Brenci

L'esperienza vissuta al 75° Congresso internazionale dei bibliotecari svoltosi lo scorso agosto 2009 a Milano è stata a dir poco ricca di emozioni sia sul piano umano che professionale. Quello che personalmente m'incuriosiva di questo grande evento che dopo moltissimo tempo, 45 anni, veniva realizzato nuovamente in Italia era l'atmosfera che avremmo potuto vivere e con cui saremmo venuti a contatto, non solo relazionandoci tra noi e scambiandoci quello che sessione dopo sessione e giorno dopo giorno recepivamo e vivevamo, ma soprattutto relazionandoci e confrontandoci, quando ne capitava l'occasione, con gli altri colleghi provenienti da tutte le parti del mondo.

Trovarsi uniti sotto molteplici e differenti bandiere ma accomunati da un unico elemento, la professione è stata fin da subito una situazione entusiasmante.
La cerimonia inaugurale svoltasi la domenica mattina di fronte a una sala gremita di volti, colori, luci e personaggi più o meno noti che si sono succeduti nell'esprimere i loro benvenuti a tutti i bibliotecari del mondo, è stata forte ed emozionante ed anche l'augurio del presidente dell'Aib nazionale, Mauro Guerrini, di una proficua settimana di lavori mi ha fatto sentire parte di un progetto comune ed importante insieme a tanti altri e tante altre realtà pur lavorando ogni giorno nella mia piccola biblioteca in un piccolo comune toscano, ed il fatto di essere lì anche in rappresentanza della mia piccola realtà mi ha molto gratificato e fatto gioire.
Sulle note suggestive di Nessun dorma da Turandot di Giacomo Puccini si è conclusa la cerimonia inaugurale e si è aperta una settimana ricca di attività, lavoro, scambio professionale continuativo e di alto valore contenutistico.
Il programma settimanale si è dimostrato fin da subito intenso e ricco di argomenti disparati ed interessanti da seguire ed ovviamente in base alle proprie inclinazioni il gruppo toscano ha seguito le sessioni e gli interventi che lo interessavano maggiormente, in ogni caso il tema centrale e portante del congresso era: "Libraries create futures: building on cultural heritage"'.

Talvolta in compagnia di colleghi e talvolta da sola ho seguito le seguenti sessioni di lavoro:

"Literacy and reading and information literacy. Libraries promoting twenty-first century literacies".
L'argomento affrontato è stato il ruolo sociale che hanno le biblioteche per migliorare l'accesso ai beni culturali e il ruolo che possono svolgere per incentivare i programmi di alfabetizzazione alla luce anche della rapida espansione e diffusione dell'universo informativo soprattutto tramite l'utilizzo di nuove tecnologia quali per esempio internet. In questo ambito l'information litercy si rivela un supporto sempre più utile e necessario per il totale apprendimento delle nuove tecnologie che si stanno diffondendo, alla luce di questo le biblioteche del futuro hanno un volto differente rispetto a quelle attuali in quanto non solo sono in continuo movimento ma sono vissute da chi le fruisce a 360°.

"Libraries for children and young adults and library buildings and equipment. If I was the director".
Esaminando realtà diversificate provenienti da paesi e culture diverse, la sessione ha affrontato il tema degli spazi nelle biblioteche rivolte e realizzate per target specifici quali bambini e ragazzi le cui aspettative sono molto diverse da quelle degli adulti.
Quello che questo target di utenza si aspetta di trovare all'interno delle biblioteche sono ambienti accoglienti e confortevoli, fatti a grandezza loro, libri sempre nuovi e all'avanguardia, spazi in cui muoversi senza la presenza costante dei genitori, spazi per giocare, svagarsi e divertirsi oltre che per leggere, cioccolata e bevande gratis... tutto incentrato e focalizzato alla realizzazione di una atmosfera che li metta costantemente a loro agio, uno spazio ove stare e trascorrere il tempo come fosse un parco giochi a misura di piccolo e non di adulto.
Molto interessante è stato l'intervento dell'architetto Alex Lamis che, insieme ai colleghi dello studio A.M. Stern Architects di New York, ha realizzato il progetto della Biblioteca di Jacksonville in Florida, in cui non solo il progetto ha lasciato stupore e incredulità per la luminosità e grandezza degli ambienti interni, ma anche per la fantasia della progettazione degli spazi verdi circostanti, il tutto realizzato tramite la costante collaborazione tra gli architetti e i bibliotecari che hanno unito le loro diverse e specifiche professionalità per realizzare un così bello e strabiliante progetto.

"Convergence in preservation research between libraries, archives and museums". La sessione curata da IFLA PAC (Preservation and Conservation) ha trattato l'argomento relativo alla conservazione del patrimonio culturale mondiale.
Ci sono stati molti interventi interessanti quali:
Diane Van Der Reyden (Library of Congress, Washington D.C., USA), ha illustrato un importante progetto di restauro per la conservazione di 80.000 volumi e 30.000 fogli conservati presso la Library of Congress, tramite l'utilizzo di macchinari, strumenti e procedure all'avanguardia molto sofisticate.
Hervé Chéradame (Université d'Evry-Laboratoire Matériaux Poliméres aux Interfaces, Vice President, Centre de Conservation du Livre, Arles, France), ha invece illustrato uno studio fatto dal punto di vista scientifico e chimico, ovvero tramite l'ausilio di esperimenti chimici, sia su libri antichi che moderni al fine di conoscere i differenti metodi per la conservazione di queste due tipologie di materiali.
Adriana Bernardi (CNR-ISAC-Italian National Research Council, Institute of Atmospherich Siences and Climate, Padova, Italia), ha illustrato un intervento incentrato sull'importanza dello studio e della conoscenza delle cause che provocano il microclima, aspetto questo fondamentale per capire come conservare i documenti aventi differenti supporti. Conoscere la condizione dell'ambiente monitorando costantemente il cambiamento del tempo, l'umidità, l'energia ed il vapore è molto importante per conservare le differenti tipologie di materiali.

"Copyright and other legal matters with free access to information and freedon of expression. Libraries and the internet: public policy challenges".
Questa sessione, tra l'altro molto breve, era dedicata alle prospettive che il diritto d'autore può avere e deve aspettarsi nell'era digitale alla luce del fatto che comunque l'informazione deve essere, e tale deve restare, di tipo universale e di libero accesso da parte di tutti senza limiti e costrizioni, ed è proprio con l'avvento di internet e la libertà che si ha nell'utilizzarlo, che l'informazione deve restare ampia e globale.
Alla luce dei ciò le biblioteche ed internet dovrebbero trovare una forma di collaborazione reciproca senza che l'una escluda l'altra.

"Aquisition and collection development. An e-book kaleidoscope: multiples perspectives on librarie's experiences with e-books".
La sessione trattava le esperienze di alcune differenti realtà bibliotecarie sulla presenza e l'utilizzo degli e-book nelle raccolte bibliotecarie.
Li Zheng e Sun Tan (National Science Library, Chinese Academy of Sciences, Hong Kong, China), hanno parlato del loro progetto attuato presso la biblioteca della Lignan University of Hong Kong, rivolto all'incremento presso la loro raccolta bibliotecaria degli e-book in inglese, progetto condiviso e finanziato sia dall'università che dallo stato. Il primo motivo che ha portato all'introduzione, prima lieve poi sempre massiccia, nelle proprie raccolte di questo tipo di materiale è stata la carenza sempre maggiore di spazio che ha visto l'archiviazione del materiale cartaceo, che nel contempo è stato ovviamente digitalizzato per permetterne una fruizione veloce e comoda, per lasciar sempre più posto al libro elettronico.

Accanto ai momenti di aggiornamento professionale intensi e di alto valore sia nei contenuti sia nella professionalità dei colleghi che relazionavano su questo e su quell'argomento, non sono mancati momenti di svago e di approfondimento culturale che ci hanno permesso di poter conoscere Milano sotto aspetti diversi.
Pur avendo in più occasioni visitato la capitale lombarda non avevo mai visto la Pinacoteca di Brera, tra l'altro la fortuna ha voluto che Lo sposalizio della Vergine di Raffaello fosse rientrato nella sua locazione abituale dopo un importante restauro proprio nei giorni del congresso, inoltre, insieme ad alcuni colleghi, abbiamo avuto anche l'opportunità di visitare l'interessante mostra presente presso la Biblioteca Braidense: "Gli autori italiani nel mondo dal 1945 ad oggi" dalla Fondazione Arnaldo e Alberto Mondadori.
Ovviamente non poteva mancare una visita ad alcune biblioteche che Milano offre ed insieme ai colleghi Devid, Edi e Nicola abbiamo visitato la stessa Biblioteca Braidense, una delle più antiche biblioteche pubbliche milanesi fondata per volontà di Maria Teresa d'Austria nel 1770, la cui raccolta si è incrementata enormemente nel corso dei secoli e la Mediateca di Santa Teresa, ovvero una delle più importante e fornite biblioteche multimediali interattive facente parte della stessa Braidense ma dedicata ai nuovi media. La mediateca offre l'accesso gratuito ad una serie numerose di banche dati on-line e in cd-rom, è inoltre la prima banca dati italiana di periodici digitalizzati, e permettere la consultazione, sempre gratuita del catalogo multimediale della radio e tv italiana dalle origini ai giorni nostri.
Mentre per quanto riguarda gli svaghi di altro tipo abbiamo avuto la possibilità di vedere il Teatro alla Scala, luogo suggestivo e ricco di atmosfera di altri tempi, e di seguire uno stupendo concerto tenuto dai giovani soliti dell'accademia di perfezionamento per cantanti lirici accompagnati dall'orchestra dell'Accademia scaligera. Questo concerto era stato organizzato ad hoc per i partecipanti ad IFLA e tra le molte cose che mi hanno colpito includo la scritta presente sul libretto del programma di sala, a dir poco appropriata: Not every sound disturbs librarians.
Inoltre non è mancata nel corso della settimana una cena sociale a base di pietanze tipiche milanesi consumata con alcuni colleghi toscani presso uno dei ristoranti della Galleria Vittorio Emanuele II a cui ha fatto seguito la visita all'interessante mostra sulla Scapigliatura. Nell'area centrale della Galleria abbiamo avuto anche la possibilità di poter ammirare il libro 'De Devina Proportione' di Luca Pacioli illustrato da Leonardo da Vinci, esposto per l'occasione con due guardie del corpo che lo rendevano ancora più suggestivo e prezioso.

Concludo questo mio breve intervento, che spero possa essere stato d'interesse per quanti non hanno potuto o voluto partecipare a questo grande evento che a mio avviso è stata una bella esperienza sotto tutti i punti di vista, ringraziando i miei compagni di viaggio con cui maggiormente mi sono relazionata e scambiata opinioni e considerazioni in più occasioni avendo trascorso, con la maggior parte di loro, un'intera settimana.
Alcuni colleghi li conoscevo già e quindi è stata un'occasione per approfondire le nostre reciproche conoscenze anche in contesti diversi dai classici ambienti di lavoro, le biblioteche, in cui siamo abituati a relazionarci: riunioni, incontri, seminari, aggiornamenti... con altri ho rafforzato il legame d'amicizia e d'affetto già esistente; altri ancora li ho conosciuti in questa occasione e sono sicura che qualcosa è nato in termini di reciproca stima, apprezzamento e rispetto umano e professionale.
Grazie a tutti per questa bella esperienza che ho avuto il piacere di vivere e condividere con voi...


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Copyright AIB 2011-01-22, ultimo aggiornamento 2011-01-29 a cura di Paolo Baldi e Carlo Ghilli
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/1001/b1001c.htm


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