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Lettera ai sindacati sul CCNL Enti locali

Firenze, 14 novembre 2003

Ai Segretari Regionali
CGIL Funzione Pubblica Regionale Toscana
Via Pier Capponi, 7
50132 Firenze
CISL -FPS Toscana
Via Benedetto Dei, 2/A
50127 Firenze
UIL F.P.L. Regionale Toscana
Via A. del Pollaiolo, 172/A
50142 Firenze

Dobbiamo purtroppo constatare che nell' IPOTESI DI ACCORDO relativa al CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE del personale del comparto delle Regioni e delle Autonomie Locali per il QUADRIENNIO NORMATIVO 2002-2005 e il BIENNIO ECONOMICO 2002-2003, siglata il 16 ottobre scorso, ancora una volta il profilo professionale del bibliotecario non è stato preso in considerazione.

Il testo dell'art. 12 con il quale si dà mandato ad una Commissione di fare l'analisi delle professioni sinora non contemplate dal CCNL , dando attuazione ai contenuti dell'art.24 del CCNL 5/10/2001 fa riferimento solo agli addetti alla comunicazione ed alla informazione , mentre il testo originale dello stesso art. 24 prevedeva anche la figura del bibliotecario : -2 Per le finalità di cui al comma 1 saranno b)individuati i profili professionali, anche di tipo polivalente, necessari per valorizzare le professionalità emergenti con particolare riferimento alle attività .connesse ai beni culturali (ad es. musei, biblioteche ecc).

Siamo convinti che le 8.000 biblioteche degli enti locali, a cui si riferiva come presidio di civiltà e di democrazia anche il Presidente Ciampi nel suo discorso di qualche mese fa, non solo costituiscano una vera ricchezza per il nostro paese ma svolgano anche un insostituibile e delicato ruolo nel settore dell'informazione ai cittadini per il quale è sempre più necessaria una specifica professionalità. E' quindi interesse della comunità, oltre che diritto dei lavoratori che vi prestano la loro opera, che tale professionalità venga riconosciuta al pari degli altri professionisti dell'informazione.

La nostra associazione registra invece purtroppo ogni giorno anche nella nostra regione, nel settore degli enti locali, una tendenza alla dequalificazione professionale in ambito bibliotecario, tramite il forzato accorpamento nell'indistinto contenitore amministrativo con conseguente difficoltà a mantenere la qualità dei servizi offerti e a fruire di una formazione efficace. Una nostra recente indagine indica nel 60-70% il personale addetto in Toscana alle biblioteche di ente locale che non ha un riconoscimento professionale nel contratto che lo lega all'ente, mentre sta velocemente montando (30% secondo questa indagine) anche nel nostro settore la percentuale di personale reclutato con contratti atipici.

Chiediamo quindi con viva forza che, prima della firma dell'accordo definitivo, siano apposte al testo le seguenti modifiche:

Nella viva speranza che le nostre richieste siano accolte e a disposizione anche per un eventuale incontro o per qualsiasi chiarimento sia ritenuto necessario, e' gradita l'occasione per porgere distinti saluti.

Il presidente della Sezione Toscana AIB
Paolo Panizza


Copyright AIB 2003-12-12, ultimo aggiornamento 2003-12-14 a cura di Vanni Bertini
URL:https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/notizie/n031114.htm


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