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"Biblioteche pubbliche e biblioteche universitarie in Danimarca e Svezia: sintesi e immagini da un viaggio"
Incontro-Seminario

Copenhagen Business School Library, una biblioteca specialistica

Lidia Diella, Biblioteca di scienze politiche Università di Milano


Ho avuto modo di trarre stimoli e spunti di riflessione da tutte le visite effettuate durante il viaggio di studio nelle biblioteche del Nord Europa, ma, come bibliotecaria di università, mi sono interessata in particolare alla visita della Copenaghen Business School Library, una biblioteca universitaria che presenta diversi punti di contatto con la realtà in cui mi trovo ad operare. Ho provato quindi a riassumere quanto mi è sembrato significativo.

Abbiamo visitato il principale dei due edifici nei quali sono ospitati i servizi bibliotecari: un imponente edificio nuovo, e quindi di maggior interesse, inaugurato nel 2000 e costruito quasi contemporaneamente alla Danish Royal Library. Ne ricordo solo brevemente le caratteristiche fisiche.
Si tratta di un edificio tutto a vetri, di cinque piani, che lascia libero lo spazio centrale interno, distribuendo servizi e raccolte a scaffale aperto in ampie balconate, collegate da scalette a vista e, ovviamente, da ascensori interni.
Tra le cose che mi hanno più colpito di quel progetto splendido, è stato l'intento evidente di salvaguardare la luce, la visibilità, lo spazio libero: anche i depositi sotto il livello del suolo erano aperti alla vista dal piano terra e accessibili al pubblico. Inoltre, come in tutte le biblioteche che abbiamo visitato, le stesse librerie erano sempre dotate di sistemi d'illuminazione, per favorire la consultazione dei libri sugli scaffali. Mi piace ricordare anche la suggestiva scultura aerea, donata alla biblioteca dalla Danish Arts Foundation, che è appesa nello spazio centrale dell'edificio: si tratta di un' opera molto sofisticata dell'artista Steffen Jørgensen, intitolata al matematico francese Desargues, che ha sviluppato la figura geometrica in termini matematici.
Ma al di là del fascino delle soluzioni architettoniche, già meglio descritte da altri, la CBS Library, a mio parere, costituisce una esemplificazione particolarmente interessante di come una biblioteca abbia saputo tradurre in obiettivi ben definiti e in una politica di sviluppo, le strategie primarie dell' istituzione cui appartiene.
E' una biblioteca specialistica che serve due facoltà universitarie, quella di economia aziendale insieme a quella di lingue moderne.

Il patrimonio bibliografico, gestito da 55 bibliotecari fte, è costituito da circa 300.000 monografie, 3200 e-journals e 85 basi dati. Collaborano con il personale numerosi studenti (10-12), principalmente per le operazioni di ricollocazione.
L'utenza è quella universitaria - si parla di 14.000 iscritti con 400 docenti - ma la biblioteca, oltre ad essere aperta al pubblico senza formalità eccessive, ha come target specifico l'intera Business community danese, che la frequenta attivamente. I servizi quindi sono radicati ampiamente sul territorio.
Noi non l'abbiamo vista funzionare a pieno ritmo (la fine di luglio è un periodo che corrisponde al nostro ferragosto), ma si tratta di una biblioteca di solito molto frequentata, perché i visitatori si aggirano intorno ai 2500 il giorno.
Il ruolo della biblioteca tra le risorse per la ricerca e la didattica è di spicco e risulta chiaramente da quanto essa è coinvolta in modo diretto nei processi anche decisionali della scuola. Le aree di ricerca dell'istituzione sono l'economia finanziaria e aziendale insieme alle lingue straniere specialistiche, con particolare riferimento al management, l'informatica, la comunicazione e l'innovazione.

Non a caso quindi la biblioteca si è mossa di conseguenza, definendo con molta precisione le parole d'ordine che sintetizzano la sua missione:

I paesi del Nord Europa hanno optato da tempo per una politica di sviluppo dell'e-only, che prevede una forte iniziativa per la definizione di contratti nazionali con l'editoria.
La CBS Library si è prontamente allineata nella sottoscrizione dei periodici solo in formato elettronico, riducendo al minimo indispensabile gli abbonamenti cartacei: l'e-only garantisce la tempestività dell'aggiornamento e consente di liberare gli spazi e i fondi per integrare la spesa più consistente per le collezioni monografiche. Infatti, nonostante il numero elevato di e-journals e di banche dati, la spesa annuale della biblioteca ad essi destinata risulta circa la metà rispetto a quella per le monografie, contrariamente a quanto spesso accade nelle biblioteche universitarie. Qui viene sviluppata la raccolta di monografie più ampia e aggiornata a livello nazionale nella materia, ed è attivissimo il servizio di prestito. C'è ancora attesa per quanto riguarda la sottoscrizione di e-books, in fase di osservazione.

Per gli acquisti, tranne che per le pubblicazioni in lingua danese o in lingue orientali, viene utilizzato un unico fornitore selezionato tra i più importanti librai internazionali.
I tempi di acquisizione accuratamente rilevati sono di 9 -11 giorni dalla presentazione del suggerimento d'acquisto alla disponibilità del libro a scaffale, con punte massime di 3 settimane.
Il budget è diviso per materia e l'attore principale dello sviluppo delle collezioni è un subject librarian, che le segue in stretto collegamento con i docenti universitari, ispirandosi al modello anglosassone.
La crescita "tumultuosa" delle collezioni implica inevitabilmente una politica di svecchiamento molto severa. E' stato predefinito un sistema automatico, basato su un attento utilizzo delle statistiche d'uso. Partendo dal presupposto che la novità e l'aggiornamento continuo debba essere una caratteristica fondamentale delle pubblicazioni esposte, si da per scontato che un libro mai preso in prestito per 5 anni, debba essere spostato in deposito. Là permane per altri 2 anni in attesa, dopo di che, se non è mai richiesto, viene listato per la disinventariazione. Le liste dei libri da eliminare sono distribuite tra i docenti della scuola e, se nessuno protesta, i libri vengono eliminati o trasferiti a biblioteche destinate alla conservazione. Se invece anche solo uno studioso ribadisce la validità di un'opera, il libro riprende l'iter da capo. Questo sistema consente di garantire, anche se in modo un po' meccanico, l'attualità e l'interesse dell'offerta bibliografica, ma anche di liberare lo spazio per le nuove acquisizioni in tempi ragionevoli.

L'organizzazione finalizzata all'aggiornamento permanente delle raccolte, persegue contemporaneamente la velocità di disseminazione: oltre all'uso degli e-journals e la massima cura per la tempestività delle acquisizioni, il materiale cartaceo a scaffale aperto è distribuito grazie a numerose attrezzature per il prestito self-service che utilizzano senza difficoltà i codici a barre. I lettori possono prendere liberamente a prestito libri e fascicoli di riviste - questi ultimi per un periodo più breve - e il numero di items che possono avere contemporaneamente è illimitato. Nel 2002 erano in circolazione (includendo i rinnovi) di 915.382 libri.
La restituzione dei libri può avvenire in più punti decentrati e la biblioteca si occupa di organizzare il recupero del materiale.
Il prestito è aperto al pubblico e, come si è già detto, in particolare alla Business community danese, che dispone della CBS Library come di un punto di riferimento fondamentale per la ricerca bibliografia e la documentazione in materia.
Ovviamente non ogni materiale può essere sempre a disposizione in biblioteca e sono previsti servizi di prestito interbibliotecario e di document delivery come sono attivati contratti per avere articoli pay per view: il costo di tali servizi è assolutamente ridotto, visto che per principio si ritiene che i materiali debbano circolare con la massima ampiezza.
Se le spese per gli articoli pay per view sono a carico della biblioteca, il servizio di ILL/ DD è gratuito per i docenti e a prezzo simbolico (1 dollaro) per gli studenti. Questa distinzione tra studenti e docenti, che inizialmente non esisteva, è stata introdotta solo per scoraggiare gli sprechi che si erano verificati tra gli studenti.
Il bibliotecario, che ci ha presentato la biblioteca e accompagnato nella visita, precisava però con orgoglio che "sono molto riluttanti a non soddisfare le richieste dei loro lettori, anche quelle un po' eccessive".
Gli addebiti per le fotocopie o le stampe sono automaticamente registrati sull' account personale di tutte le componenti della facoltà, compresi gli studenti.

Interessante e particolare il clima che si respira nella biblioteca: è massima la disponibilità a venire incontro alle esigenze dei loro utenti. I punti di assistenza e reference sono distribuiti a tutti i piani. Tutti gli studenti (non solo i docenti) hanno accesso anche da casa o da qualunque parte del mondo a posta elettronica e risorse digitali. Sono state previste salette separate per chi non sopporta rumori (quiet rooms), oppure salette da prenotare per studio e lavoro di gruppo (group rooms). La biblioteca è comunque affiancata da una caffetteria molto vasta, in grado di assorbire un gran numero di studenti, non sempre interessati al raccoglimento delle sale di biblioteca.

In questa atmosfera di massimo ascolto, la biblioteca tiene aggiornato un regolamento molto severo e non esita a farlo rispettare con rigore.
Le multe per i ritardi nelle restituzioni sono automaticamente addebitate sull'account personale dell'utente e, già dopo un mese di ritardo, sono direttamente inviate (anche ai docenti) note di addebito per il riacquisto di un libro non rientrato. Il calcolo della spesa è effettuato semplicemente sul numero di pagine. Pare che il metodo, abbastanza sbrigativo, generalmente faccia subito rientrare il libro.

La CBS ha integrato in una organizzazione unica i suoi servizi di biblioteca con quelli di Information Technology e creato un sistema di rilevazione statistica molto accurato e capillare. Con coerenza, ma soprattutto con determinazione, i bibliotecari si impegnano ad utilizzare in concreto i dati statistici raccolti ai fini di garantire un sistema di qualità. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di approfondire questi aspetti della loro organizzazione.

Il materiale bibliografico prevalente è in inglese, come è naturale per il gran numero di pubblicazioni in quella lingua, ma anche per una scelta programmatica della facoltà che ritiene vitale, in un paese di lingua non diffusa all'estero, impegnarsi a fondo per un uso sistematico di una lingua chiave come quella inglese. Le stesse lezioni sono in buona parte tenute in lingua inglese, come avviene del resto anche in Olanda per motivi analoghi. La biblioteca si impegna direttamente nel promuoverne l'apprendimento, anche con la cura dei dettagli: è significativo che per gli studenti si mettano a disposizione, e si espongano nei periodi delle vacanze, opere di letteratura inglese, anche di puro intrattenimento.


Copyright AIB 2006-07-02, ultimo aggiornamento 2006-07-02 a cura di Giovanna Frigimelica
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/s050610/diliella.htm


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