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"10. Seminario Angela Vinay"
L'AUTOMAZIONE DELLE BIBLIOTECHE NEL VENETO:
tra gli anni '90 e il nuovo millennio

La biblioteca come infrastruttura:
il contesto istituzionale

di Maurizio Rispoli
rettore dell'Università Ca' Foscari di Venezia

In un breve intervento, mi riprometto semplicemente di portare alla loro conoscenza quanto abbiamo intenzione di fare noi, come Università Cà Foscari, nel campo delle biblioteche: l'Università è già stata più volte citata questa mattina, sia nella relazione introduttiva che nell'intervento dell'assessore Rumiz. Dato che ci sono stati interventi di nostri bibliotecari nei seminari precedenti, ritengo che a tutti sia noto che a Ca' Foscari si è svolto un processo di informatizzazione dell'intero catalogo, con il recupero del pregresso.
Questo patrimonio librario è oggi però ancora suddiviso in un grande numero di piccole biblioteche, che in qualche caso appaiono più come piccoli depositi. Come è noto l'Università Ca' Foscari si trova in una situazione di grande frammentazione delle sue sedi e quindi si caratterizza per una grande dispersione anche del patrimonio librario. È questa la ragione che sta alla base dell'elaborazione di un progetto di riorganizzazione di tutto il sistema bibliotecario di Ateneo. Tale progetto porterà a organizzare il sistema bibliotecario sostanzialmente su tre poli: il primo è un polo scientifico, e quindi della Facoltà di Scienze nelle sue aree di chimica, fisica, scienze ambientali e informatica, che sarà ubicato a Mestre in Via Torino. Dunque, per riprendere l'osservazione dell'assessore Rumiz, siamo fortemente intenzionati a offrire proprio a Mestre un importante centro bibliotecario in aree scientifiche di grande interesse per l'area: l'informatica interseca il presente e il futuro dell'attività produttiva e della scienza, le scienze ambientali sono un punto cardine dell'interfaccia tra la terraferma e la laguna, mentre la chimica e la fisica continueranno a svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo della conoscenza e delle applicazioni produttive. Proprio per queste discipline, e ciò appare significativo, verrà costituito in terraferma un punto di eccellenza, un punto importante di riferimento bibliotecario. Gli altri due poli saranno quello di area economico-giuridica a San Giobbe, dove il canale di Cannaregio sbocca nella laguna, ed il polo umanistico, che sorgerà a San Basilio utilizzando, riunendoli, due grandi magazzini ex portuali.

A che stadio sono queste opere? Lo stadio è quello della progettazione, che nel caso di San Giobbe è già stata fatta, ma la sua realizzazione è ritardata notevolmente dalla mancata soluzione del problema delle società remiere, mentre negli altri due casi si è nella fase di avvio degli incarichi di progettazione. Spero che in questi due casi le condizioni operative siano tali da non dover incontrare ostacoli ulteriori rispetto a quelli che hanno caratterizzato l'insediamento dell'Università a San Giobbe.

Qual è la filosofia dell'organizzazione del sistema bibliotecario di Ateneo che proponiamo? Innanzitutto è una filosofia che discende dalla consapevolezza che la biblioteca è un pilastro fondamentale dell'Università, e va organizzata in funzione della migliore fruibilità possibile: oggi le biblioteche di Ca' Foscari, anche se in misura diversa, non sono pienamente utilizzabili dagli studenti. Dovendo organizzare e gestire circa venticinque diversi punti di biblioteca, è necessario disporre in ciascuno di essi di personale addetto all'apertura della biblioteca, all'amministrazione, alla catalogazione, e, siccome la grande maggioranza delle biblioteche non è a scaffale aperto, di personale addetto alla distribuzione e alla ricollocazione. In teoria una grande quantità di personale dunque, necessario a far funzionare tutte queste piccole biblioteche in modo tutto sommato non soddisfacente, nella maggioranza dei casi.
L'obiettivo è quindi quello di riunirle, creando delle biblioteche relativamente grandi, per custodire - e non solo custodire ma rendere pienamente utilizzabile - questo patrimonio, che è dell'ordine dei 765.000 volumi più alcune migliaia di periodici, la fototeca ed altri supporti.

Sarà particolarmente interessante la progettazione della grande biblioteca a San Basilio, che rientrerà in un'area che si va totalmente riqualificando anche attraverso la nuova progettazione dello IUAV: sarà quindi un'area importante, dove troverà la sua sede tutto questo patrimonio di area umanistica, compresa l'area delle lingue e civiltà orientali, inoltre una sezione di questa biblioteca sarà costituita dalla grande collezione della biblioteca archeologica, che viene riconosciuta, fra quelle universitarie, come la più dotata e rilevante nel nostro paese.

Il sistema bibliotecario d'Ateneo così organizzato ovviamente dovrà essere soprattutto a disposizione degli studenti e dei ricercatori, senza però una chiusura a una utilizzazione esterna: naturalmente ci saranno delle regole, e l'organizzazione consentirà accessi di tipo diverso con diverse modalità di fruizione Non possiamo dire che la biblioteca universitaria sia come una biblioteca civica: prima di tutto infatti dobbiamo garantire lo svolgimento della sua funzione, una funzione soprattutto di stimolo per tutti coloro che devono studiare e fare ricerca all'interno dell'Università. Le nuove modalità di accesso, l'organizzazione a scaffale aperto, l'adozione delle tecnologie più avanzate dovrebbero comunque assicurarci delle possibilità di fruizione che oggi non ci sono. Va inoltre ricordato che il sistema bibliotecario d'Ateneo ha un ruolo che non è neppure confinabile alla città, ma si estende ben al di là di essa, dato che per determinati fondi bibliotecari ci arrivano spesso richieste di consultazione anche dall'estero; disponiamo infatti di una biblioteca che in alcune aree di studio si caratterizza per presenze di patrimonio librario difficilmente ritrovabili altrove.

Avremo quindi alla fine questi tre poli: a San Giobbe ci saranno circa 250.000 volumi e molti periodici, compreso il Centro di Documentazione Statistica, a San Basilio si potrà contare su quasi 400.000 volumi, mentre molto più piccola come numero di volumi sarà la biblioteca di Via Torino, perché la conoscenza scientifica più che sui volumi si sviluppa sui periodici, dei quali questa biblioteca sarà relativamente molto fornita.
Naturalmente l'idea è quella di estendere sempre più il collegamento, anche in rete, con le altre biblioteche, a partire dalla biblioteca universitaria dello IUAV. So infatti che è intenzione del rettore Folin creare una grande biblioteca di architettura, anzi una biblioteca nazionale di architettura, nell'attuale sede dei Tolentini, una volta che lo IUAV si sia spostato verso San Basilio; quindi tra cinque o sei anni - tempo entro il quale credo si realizzeranno i tre poli universitari di Ca' Foscari e quello di architettura - avremo veramente una razionalizzazione e un potenziamento del patrimonio bibliotecario delle Università veneziane.
Ciò sarà tanto più importante una volta che si sia scelto il principio di rendere le biblioteche veramente e facilmente fruibili, cioè friendly; la biblioteca non deve infatti essere qualcosa alla quale si arriva chiedendo più di una autorizzazione, come ancora succede in certi casi. Ovviamente ci saranno anche delle sezioni che hanno bisogno di filtri particolari, per esempio i libri di antiquariato, l'accesso ai quali è soggetto in tutto il mondo a controlli specifici; ma per la grande maggioranza del patrimonio librario il principio fondamentale resta quello dell'accessibilità facile.

Quanto alle sale di lettura, noi ci siamo già posti il problema sollevato dall'assessore Rumiz, perché i nostri studenti per la maggior parte sono pendolari; essi arrivano al mattino per frequentare alcune lezioni, ma poi possono dover attendere molte ore prima di un'altra lezione, o prima di prendere il treno del pomeriggio o della sera. Questo tempo potrebbe trascorrere anche in biblioteca, ma la biblioteca esige il silenzio ed è fatta soprattutto per chi ne utilizza i testi, non per chi si porta un giornale, o un suo libro, e ha bisogno di uno spazio dove soggiornare, magari parlando con gli altri studenti. L'Università Ca' Foscari sta già progettando una struttura a questo scopo - ubicata dove il Rio di San Trovaso sfocia sul Canale della Giudecca - che sarà pronta tra circa due anni, e disporrà di un buon numero di posti di lettura; sarà una biblioteca didattica, fornita cioè dei libri di testo e di qualche altra raccolta di carattere generale. Vorremmo però prevedere, se lo spazio ce lo consentirà, una sala di questo tipo anche nella progettazione della grande biblioteca di San Basilio, per poter corrispondere nella stessa sede sia alle esigenze di studio che a quelle di semplice lettura e di soggiorno.

Concludendo e portando il mio intervento su un aspetto generale, posso dire di essere un devoto delle biblioteche, e come tale profonderò il mio impegno e quello della mia Università verso tutte le azioni possibili non solo per rendere efficiente ed efficace il nostro servizio bibliotecario, ma anche per garantire tutti i collegamenti necessari affinché, attraverso il coordinamento e la collaborazione, possa risultare potenziato l'insieme dell'offerta bibliotecaria di tutto il nostro territorio.


Copyright AIB, 2000-02-03 ultimo aggiornamento 2000-02-06 a cura di Antonella De Robbio e Marcello Busato
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay10/rispoli99.htm

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