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"14. Seminario Angela Vinay"
bibliotECONOMIA
la frontiera digitale

Apprendere in Biblioteca:
la Società dell'Informazione contro la Discriminazione e l'Emarginazione
presentazione del progetto ABSIDE

Pier Giacomo Sola, Amitié, Centro di ricerche e servizi per la formazione


Il progetto Abside, sviluppato nell'ambito del Programma Equal, lanciato dall'Unione Europea per facilitare l'inclusione delle persone svantaggiate sul mercato del lavoro, punta a realizzare un nuovo modello formativo rivolto sia a qualificare le persone maggiormente svantaggiate sul mercato del lavoro, sia ad aggiornare le competenze di chi è già inserito in tale mondo, ma rischia di esserne estromesso o emarginato.

Le metodologie didattiche utilizzate da Abside, che rappresenta una continuazione del progetto Cremisi - promosso nel 1997 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ambientali, Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali - si basano sull'integrazione di formazione personalizzata, open learning e attività pratiche, fruibili attraverso una rete di aule didattiche e centri per l'apprendimento sviluppati presso biblioteche pubbliche. Il progetto sviluppa inoltre pacchetti didattici per la formazione a distanza volti a fornire competenze sull'utilizzo delle nuove tecnologie, della multimedialità e delle loro specifiche applicazioni nel campo dei servizi per l'accesso all'informazione, alla conoscenza e al patrimonio culturale.

La formazione a distanza

Con "Open and Distance Learning" si intendono tutte le forme di apprendimento dove l'efficacia formativa non è legata alla presenza dell'insegnante e degli allievi in un medesimo luogo. Gli interventi formativi progettati secondo questa metodologia pongono l'allievo al centro del sistema e introducono elementi di flessibilità nella scelta del percorso didattico, nei luoghi e nei tempi di erogazione, nell'organizzazione e struttura del corso, nei ritmi di apprendimento, nelle forme di supporto e nei momenti della valutazione. I corsi sviluppati secondo questo approccio sono quindi caratterizzati da:

Un nuovo ruolo per le biblioteche

Sempre di più, in tutta Europa, le biblioteche pubbliche stanno diventando uno dei maggiori centri di risorse per la formazione. Dovrebbero in breve anzi divenire il centro locale di formazione per eccellenza, in grado di aiutare coloro che vogliono studiare in modo indipendente. Esse possono infatti costituire un punto di riferimento importante per tutta la comunità, e fornire attrezzature per la formazione informale e individuale.

Naturalmente bisogna garantire l'accesso a una varietà di contenuti e pacchetti didattici efficienti e attraenti, di buona qualità, all'interno di nuovi ambienti di formazione basati sulle tecnologie dell'informazione. Bisogna considerare le caratteristiche locali per determinare la gamma e il tipo di servizi che dovrebbero offrire le biblioteche pubbliche, e ciò può includere:

Le attività del progetto

Seguendo questa tendenza, Abside parte dalla considerazione che la biblioteca, una delle poche strutture uniformemente distribuite sull'intero territorio nazionale, può essere un luogo ideale per apprendere. Questo è particolarmente vero per quanti percepiscono già la biblioteca come un luogo amichevole, accogliente e disponibile per la maggior parte della giornata, facilmente raggiungibile da chiunque, senza dover raggiungere le grandi città per frequentare corsi tradizionali.

Il progetto, che si concluderà nel 2004, sviluppa le seguenti linee di azione: Le informazioni sul progetto e sulle attività in corso sono disponibili sul sito http://www.amitie.net.
Oltre all'aggiornamento dei moduli didattici già sviluppati nel precedente progetto Cremisi, e che comprendono: i nuovi contenuti dei moduli riguarderanno nuovi ambiti, quali, per esempio: I destinatari

Come si è detto, Abside si indirizza in particolare modo verso le categorie svantaggiate sul mercato del lavoro, al fine di aiutarle nell'acquisizione di nuove competenze. In particolare sono coinvolti i seguenti destinatari, sia attraverso le loro associazioni, che attraverso le biblioteche specialistiche rivolte alle diverse categorie:

a) piccole imprese, per fronteggiare la discriminazione legata alle opportunità di mercato;

b) i giovani delle aree svantaggiate, per combattere la discriminazione legata al ritardo nello sviluppo economico e territoriale;

c) gli abitanti e lavoratori delle zone rurali e della montagna, per fronteggiare la discriminazione di tipo geografico;

d) detenuti ed ex detenuti, per prevenire la discriminazione legata all'esclusione sociale;

e) immigrati, per fronteggiare la discriminazione linguistica e culturale;

f) i giovani delle periferie delle grandi metropoli, per combattere l'emarginazione giovanile;

g) individui affetti da disabilità fisiche o psichiche;

h) la popolazione femminile.

i) disuguaglianza culturale, che limita ai giovani laureati in discipline umanistiche le opportunità di inserirsi nel mercato del lavoro nei campi in cui hanno studiato;

j) disuguaglianza di accesso all'informazione, presente soprattutto nelle zone periferiche e nei piccoli centri, con formazione sulla biblioteca digitale, per un patrimonio educativo e formativo omogeneamente accessibile da chiunque in qualunque biblioteca.

I partner

Il partenariato impegnato nello sviluppo del progetto comprende organismi di diversa natura:

Abside ha inoltre costituito un Forum di Orientamento, presieduto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le seguenti istituzioni hanno espresso interesse al progetto: Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, Ministero della Giustizia, Regione Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, Comune di Roma, Province di Parma e Salerno.

Conclusioni

Quali sono le possibili conseguenze di questo nuovo ruolo sulla professionalità del bibliotecario?

Innanzitutto ai bibliotecari vengono richieste competenze di comunicazione e relazione col pubblico: i bibliotecari non devono avere una funzione statica di supporto alla fruizione della conoscenza, ma devono assumere il ruolo di consulente e tutor delle persone che vanno in biblioteca.

L'approccio è flessibile, perché adatta strumenti e servizi alle specifiche necessità locali, e in questo contesto, il bibliotecario/tutor non si sovrappone ad altre funzioni o organismi già presenti nel territorio, ma diviene il principale punto di riferimento (one stop shop) per la soluzione dei fabbisogni formativi, capace di fornire consigli e indirizzando gli utenti verso competenze più specifiche.

Naturalmente il ruolo svolto dalle istituzioni locali, regionali e nazionali è fondamentale, perché deve mirare a garantire la qualità del processo di aggiornamento delle competenze del personale bibliotecario, la disponibilità di spazi dedicati all'apprendimento ospitati da biblioteche pubbliche, e uno stretto collegamento con le altre organizzazioni che lavorano nel settore sociale.


Copyright AIB 2004-07-26, ultimo aggiornamento 2004-10-09 a cura di Marcello Busato e Giovanna Frigimelica
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay14/sola03.htm


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