Dopo la laurea in giurisprudenza e il servizio militare (1930-1932), come ufficiale di cavalleria, entrò nella carriera amministrativa del Ministero dell'educazione nazionale, come vicesegretario, nell'ottobre 1934. Assegnato alla Direzione generale delle accademie, delle biblioteche, degli affari generali e del personale, lavorò nel 1935-1936 con Scardamaglia al gabinetto del ministro De Vecchi, tornando con Bottai alla Direzione generale, nella Divisione competente sugli affari generali del Ministero.
A partire dal 1937 lo troviamo coinvolto nell'attività dell'Associazione italiana biblioteche, ospite ai congressi del 1937, 1938 e 1940 e al convegno del 1941 – oltre a presenziare ad altre iniziative del settore – e collaboratore della Statistica delle pubblicazioni italiane curata dall'AIB fino alla guerra.
Promosso nel 1939 primo segretario e nel 1942 capo sezione, presso la Direzione generale delle accademie e biblioteche, nel periodo della Repubblica sociale teneva la segreteria del direttore generale Scardamaglia.
Nel marzo 1951 venne promosso capodivisione e quindi assegnato alla Direzione generale delle antichità e belle arti, dove diresse la Divisione III competente su musei e gallerie, promuovendo in particolare la Settimana dei musei. Dal 1961 divenne ispettore generale e poi anche vicedirettore generale.
Nel novembre 1970 venne nominato direttore generale per le antichità e le belle arti.
Nel dicembre 1972 lasciò il Ministero passando al Consiglio di Stato, dove seguì particolarmente le questioni del decentramento amministrativo e del trasferimento di competenze alle Regioni. Divenne poi presidente di sezione e concluse la carriera, probabilmente nel 1983, come presidente onorario.
Fece anche parte del Consiglio direttivo dell'Associazione nazionale dei musei italiani e della Commissione italiana per l'Unesco.

Alberto Petrucciani

Si ringrazia Giovanni Desantis per alcune informazioni biografiche.