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Per il diritto all'informazione, contro ogni censura

Una prestigiosa casa editrice italiana (Einaudi) pubblica un libro di Virginie Despentes intitolato "Scopami". Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali include questo libro in un elenco di testi consigliati agli adolescenti nell'ambito della campagna contro la droga "Il vero sballo è dire no". Una biblioteca comunale collocata all'interno di una scuola acquista il libro. Un'utente della biblioteca, una ragazza di quattordici anni, chiede e ottiene il libro in prestito. La bibliotecaria che ha autorizzato il prestito viene per questo denunciata ai carabinieri e condannata dal giudice per le indagini preliminari al pagamento di una multa ai sensi dell'art. 528 del codice penale: l'opera sarebbe oscena e la bibliotecaria colpevole di averla fatta circolare. La vicenda è cominciata nel 2000 ed è tuttora in corso. L'interessata ha presentato opposizione alla condanna, e tutta la comunità bibliotecaria attende con fiducia l'esito della causa (la prossima udienza è fissata per giugno 2005): l'esame attento degli elementi di fatto e di diritto non potrà che portare alla piena assoluzione.


Documenti e attività

17 giugno 2005: al termine dell'udienza, la bibliotecaria è stata assolta con formula piena, in quanto il fatto non sussiste, anche su richiesta del pubblico ministero. È stato inoltre disposto il dissequestro del libro, che viene reinserito nella biblioteca comunale "Sorbelli" di Fanano (MO).

Comunicato del Presidente dell'AIB Mauro Guerrini sull'assoluzione della bibliotecaria.

L'IFLA/FAIFE ha pubblicato due documenti sul caso della collega condannata per avere prestato un libro:
Not guilty: final verdict on Italian librarian accused of lending an obscene book to a minor (Press release, 20 June 2005)
Censorship in Italy: a librarian on trial on the 17th of June (Press release, 10 June 2005)

Il 26 maggio 2005 è stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge degli onorevoli Bonito, Finocchiaro e Grillini (atto parlamentare n. 5879) che chiarisce la non punibilità nell'esercizio delle mansioni di addetto alle pubbliche biblioteche in relazione al reato di diffusione di pubblicazioni oscene. È disponibile il testo (dall'originale [PDF 118 k], "Atti parlamentari"). Il progetto di legge è stato assegnato (2005-06-17) alla commissione II Giustizia della Camera e sottoposto al parere delle commissioni I Affari costituzionali e VII Cultura.

Alla fine di maggio 2005 L'AIB ha lanciato un appello da divulgare e far firmare a tutti i cittadini sull'apposita dichiarazione di adesione, facendo opera di stimolo e di sensibilizzazione affinché sia rigettata ogni forma di censura e difeso il diritto all'informazione per tutti. La scadenza inizialmente fissata all'8 giugno è stata prorogata fino al 17 giugno 2005. Le firme raccolte sono state circa 5000; è disponibile l'elenco delle prime 100 adesioni all'appello.

Il CEN ha costituito un gruppo di coordinamento delle iniziative, locali e nazionali, sui temi della censura e, in particolare, sul caso della bibliotecaria condannata. Il gruppo è composto da: Rosa Maiello, Antonella Agnoli, Patrizia Lucchini e Vittorio Ponzani.
Si invitano tutti gli interessati a fare riferimento a tale gruppo <censura@aib.it> per qualsiasi iniziativa o azione di sostegno e di solidarietà si intenda intraprendere.

Messaggio del Presidente dell'AIB: Se la censura entra in biblioteca (pubblicato anche su «AIB notizie», 17 (2005), n. 3/4). -- Versione inglese: When censorship gets in libraries.


Rassegna stampa

(I soci che vogliano segnalare articoli pubblicati su giornali e riviste locali e nazionali possono scrivere a <censura@aib.it>)
Copyright AIB 2005-05, ultimo aggiornamento 2005-07-13 a cura di Vittorio Ponzani
URL: <https://www.aib.it/aib/cen/cens.htm>

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