Studiò al Seminario arcivescovile di Firenze e lavorò poi al collegio degli Scolopi alla Badia fiesolana.
Entrò nelle biblioteche governative dal 1º novembre 1883 come assistente (dal 1886 sottobibliotecario di 4ª classe) alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, dove si svolse gran parte della sua carriera.
Nella primavera 1886 venne trasferito alla Biblioteca governativa di Lucca, che resse per un breve periodo dopo la morte di Leone Del Prete e fino all'arrivo di Eugenio Boselli, rientrando quindi (probabilmente nell'autunno 1888) alla Nazionale di Firenze. Nel gennaio 1889 fu promosso sottobibliotecario di 3ª classe.
Nell'agosto 1894 venne trasferito alla Biblioteca universitaria di Pisa, ma trascorse circa un anno e mezzo in aspettativa e nel luglio 1896 ottenne di ritornare nuovamente alla Nazionale di Firenze.
Nel dicembre 1897 fu promosso sottobibliotecario di 2ª classe.
Venne collocato in aspettativa per motivi di salute dal settembre 1909 e, allo scadere dei due anni concessi, ottenne il collocamento a riposo (1º settembre 1911), accompagnato dalla nomina a cavaliere.
Fu socio della Società bibliografica italiana dal 1897 fino almeno al 1911.
Pubblicò una raccolta di Scritti minori inediti o sparsi del poeta Filippo Pananti (Firenze: Bemporad, 1897) e una Bibliografia panantiana (Firenze: Tip. E. Ariani, 1896) che aggiornava quella redatta dal collega Pietro Gori per la sue edizione di Rime e prose del 1882. Collaborò a «La bibliofilia», con un saggio sui manoscritti galileiani della Biblioteca nazionale, e all'«Archivio storico italiano» e fu dal 1909 socio corrispondente della Società Colombaria di Firenze. Dedicò vari contributi eruditi, fino alla morte, a personaggi e vicende del Mugello, e particolarmente di Ronta, paese natale suo e di Pananti, dove gli è stata intitolata una via.

Alberto Petrucciani

Un cordiale ringraziamento a Paola Gibbin.