Si è tenuta il giorno 31 marzo scorso, presso l'Auditorium del Consiglio Regionale Toscano, la presentazione dell'Indagine conoscitiva sul personale operante nelle biblioteche toscane di Ente locale riferita all'anno 2001. L'indagine, promossa dal Gruppo di lavoro Osservatorio sulla professione in Toscana in collaborazione con la Regione Toscana Servizio Biblioteche e Archivi e AIB Osservatorio lavoro, è stata curata dagli autori di questo articolo.
La giornata di lavoro, coordinata dal presidente della Sezione toscana dell'AIB, Massimo Rolle, si è articolata in due momenti distinti: prima la presentazione dell'indagine da parte degli autori, poi una tavola rotonda alla quale hanno preso parte Susanna Giaccai, del Servizio Biblioteche della Regione Toscana, Carlo Paravano per la Commissione Nazionale Biblioteche Pubbliche dell'AIB, Nerio Agostini, della Commissione Nazionale Osservatorio lavoro AIB. Hanno contribuito al dibattito Antonio Lazzaro, responsabile provinciale Enti Locali della CGIL, Sara Pollastri della Biblioteca di Sesto Fiorentino e Franco Neri della Biblioteca Lazzerini di Prato.
L'indagine ha voluto offrire dati quantitativi e qualitativi delle figure professionali all'interno delle biblioteche di Ente locale per verificare quanto sta accadendo, come sono gestite e quali risorse umane sono impegnate. Strumento principale dell'indagine è stato un questionario suddiviso in tre schede: quella sul personale di ruolo, distinto nelle diverse categorie d'inquadramento e relativi profili professionali; quella sul personale non di ruolo, suddiviso nelle diverse possibilità d'inquadramento e nelle diverse tipologie di assunzione ed esternalizzazione (interinale, collaborazione coordinata e continuativa, incarico professionale, appartenente a cooperative, lavoratore socialmente utile, obbiettore di coscienza, volontario ecc.). Il questionario è stato inviato dalla Regione Toscana, unitamente all'indagine annuale sul servizio bibliotecario, e ha raggiunto 270 biblioteche su circa 300 presenti sul territorio toscano. Le risposte ottenute si riferiscono ad una popolazione di circa 3.042.000 abitanti, pari al 87,90% dell'intera popolazione regionale. Sono state rilevate 1.087 unità di personale operanti nelle biblioteche con varie qualifiche, corrispondenti però solo a 661 FTE (Full Time Equivalent) ripartiti secondo la tabella in questa pagina.
L'indice della dotazione del personale (FTE/2000 abitanti) risulta essere di 0,43 se riferito alla popolazione coperta dalle risposte o di 0,38 se riferito all'intera popolazione toscana. La percentuale di personale non di ruolo risulta aver già raggiunto la cifra del 30%.
Personale di ruolo
Costituisce il 69,93%, il 32% del quale è inquadrato nella categoria ex 7°, ma rappresenta solo il 22,45% sul totale degli FTE, mentre le categorie ex 4° ed ex 5°, superano questo dato con il 27,06%. La presenza della qualifica professionale di istruttore direttivo bibliotecario o assistente di biblioteca non è affatto scontata, anzi sembra in disuso: soltanto il 33% delle biblioteche lo dichiara.
Le figure di categoria alta (P.O. - ex 8 liv.) non hanno quasi mai un FTE= 1, sono infatti impegnati in altri servizi al di fuori della biblioteca. Il dirigente è una figura di responsabilità ma non si occupa della gestione diretta della biblioteca (vedi i casi in cui si dichiara con Fte=0,03).
Personale non di ruolo
Costituisce l'11,16% del totale degli FTE ed è prevalentemente inquadrato in co.co.co. e incarichi professionali.
Volontari e obbiettori di coscienza
Costituiscono il 14,95% del totale degli FTE. Si noti che in prevalenza sono obbiettori (10,25%) e che i 25,27% FTE dei volontari (3,82%) sono coperti da ben 184 unità.
Appalti
Sul totale degli FTE solo il 3,95% risulta in appalto. Vi è una sola realtà che è totalmente in appalto. Generalmente si manifesta la tendenza ad affidare con questa modalità la gestione parziale di alcuni servizi: prestito, sezione bambini e ragazzi, attività promozionali.
I dati si differenziano anche in maniera significativa da provincia a provincia evidenziando ad esempio che le province di Lucca e Grosseto, a differenza di quelle di Firenze e Livorno, fanno un largo uso di obbiettori o volontari; o che in provincia di Siena la gran parte del personale professionale è inquadrato al ex 6° livello. Al di là di una qualsiasi sintesi sui risultati di questa ricerca, agli autori preme sottolineare l'utilità o meglio la necessità di inserire la rilevazione analitica del personale delle biblioteche toscane nell'annuale monitoraggio della Regione Toscana, il che contribuirebbe senza dubbio alla qualità del sistema bibliotecario toscano. Sarebbe augurabile anche uno studio sui percorsi di formazione e la costruzione dei curricola del personale delle biblioteche. La determinazione dei profili e la formazione necessitano di una chiara definizione. Se questo non troverà spazio in un'auspicata revisione della LR. 35, ci si augura almeno che a livello di Piano di indirizzi vi sia un forte sostegno a politiche di valorizzazione della professionalità che garantiscano gli standard quantitativi e qualitativi e individuino un meccanismo di formazione permanente e di riconoscimento dei crediti formativi.
Si ritiene altresì importante una definizione degli obbiettivi delle biblioteche pubbliche, anche a fronte delle nuove indicazioni emerse dalle linee guida dell'IFLA, che orientano la programmazione dei servizi a una centralità sull'utente e quindi necessitano di competenze professionali in grado di rispondere a diversificate domande.
Si auspica che gli amministratori possano cogliere fino in fondo il potenziale che la biblioteca pubblica, sfrondata da una tradizionale vocazione conservativa, esprime sia nell'offerta libraria e multimediale, sia nell'opportunità di accesso all'informazione e comunicazione.

Tipologie	Unità	FTE	Percentuale	Tot.
Tempo indeterminato	581	462,15	69,92
Tempo det. e atipici	157	73,86	69,92
Obbiettori e volontari altro	303	98,82	14,95
Appalti	46	26,10	3,95	30,08
Totali	1087	661,23	100,00