Nell'editoriale del numero scorso di Bibelot mi sono limitato a riassumere posizioni da tempo espresse dalla Sezione Toscana.
Di fronte alla risposta estesa e minuziosa di Poggiali, che volentieri pubblichiamo su questo numero del giornale, mi corre l'obbligo di qualche parola di replica.

• La Sezione Toscana rivendica il diritto di manifestare critiche anche radicali alla linea politica ed all'operato degli organi nazionali dell'Associazione, compreso l'Esecutivo nazionale;
• Le critiche espresse dalla Sezione e dal sottoscritto hanno sempre inteso stimolare un confronto approfondito sulla sostanza di problemi anche di carattere generale (di strategia, di direzione politica, di organizzazione); purtroppo esse hanno invece quasi sempre sortito - e questo caso ne è una conferma - una stizzita reazione difensiva o la deplorazione per lo stile usato.
• La Sezione si pone effettivamente l'obiettivo di contribuire a un rinnovamento radicale della guida politica della nostra Associazione: essa intende però avviare e condurre questo processo alla luce del sole, attraverso un confronto aperto con le altre sezioni regionali; respinge pertanto al mittente l'accusa di aver sollevato critiche strumentali in vista di chissà quali manovre elettoralistiche.
• Infine, quanto ai lamentati toni iperbolici, confesso di trovarli un'accusa divertente, se lanciata da parte di chi scrive di carnefici, vittime e di croci buttate addosso al CEN dai disonesti.