Approvata la legge sulle professioni non ordinistiche

Oggi pomeriggio la X Commissione permanente della Camera dei deputati ha approvato in seduta legislativa la norma recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”. Si tratta di un provvedimento lungamente atteso, che corona dieci anni di lavoro svolto dall’AIB in seno al Colap, e dal carattere a suo modo storico, perché adegua gli ordinamenti nazionali in tema di riconoscimento delle attività professionali alle normative europee assegnando alle associazioni di categoria nuove prerogative circa la certificazione dei requisiti posseduti dagli associati per l’esercizio di tali attività.

Il provvedimento riguarda 3 milioni di professionisti e diverse centinaia di attività non riconosciute, fra cui la nostra e fissa un modello per la definizione dei requisiti, delle competenze, delle modalità di esercizio, di comunicazione all’utenza e di certificazione dell’attività professionale. Grazie alla legge approvata dal Parlamento, in un futuro ormai prossimo il mestiere di bibliotecario sarà caratterizzato in modo univoco e riconoscibile. L’impegno dell’AIB sarà ora indirizzato a creare un meccanismo virtuoso di certificazione interna, che faccia corrispondere allo status di associato precisi requisiti di competenza, a garanzia della qualità dei servizi erogati ai cittadini.

Il pensiero e la gratitudine dell’AIB va ai moltissimi colleghi che in questi anni hanno lavorato sulle tematiche del riconoscimento della professione e in particolare a Piera Colarusso, la nostra quinta colonna all’interno del Colap, che si è prodigata senza risparmio per garantire all’associazione dei bibliotecari italiani un ruolo centrale in questo percorso. Infine, onore al merito al presidente del Colap, Giuseppe Lupoi, per la lungimiranza e la tenacia con cui ha seguito la gestazione del provvedimento e l’iter parlamentare, e per la passione con cui ha creduto alla possibilità di ottenere un risultato che oggettivamente cambia il quadro dell’attività professionale nel nostro paese, aprendo una prospettiva concreta di sviluppo e di modernizzazione.

Da domani si volta pagina: a partire dalla imminente definizione della norma UNI prevista dalla legge, vogliamo costruire le condizioni affinché l’essere iscritti all’AIB significhi possedere i requisiti per esercitare il mestiere di bibliotecario in Italia.

Roma, 19 dicembre 2012

Il Presidente

Stefano Parise