Risposta ICCU al documento AIB per il #nuovoSBN

NB. La risposta dell’ICCU sugli argomenti affrontati dal documento AIB per il #nuovoSBN è riportata sotto a ciascun punto.

Il documento AIB per il #nuovo SBN, approvato dal CEN dell’Associazione italiana biblioteche nel dicembre 2013 e che indica alcune linee di intervento per rilanciare il Servizio bibliotecario nazionale, è stato oggetto di attenta lettura e discussione da parte dei membri del Comitato tecnico scientifico di SBN riunitosi il 6 febbraio 2014.

Nell’aprile 2013 il personale dell’ICCU ha sottoscritto un appello per scongiurare il rischio di interruzione del servizio, dovuta a tagli di spesa e a riduzione del personale, dell’”unica infrastruttura nazionale che l’Italia sia riuscita a realizzare in ambito bibliotecario grazie al concorso di tutti i livelli istituzionali e in particolare alla collaborazione avviata fra MiBAC, MIUR e Regioni”.

All’appello, raccolto e sostenuto da diversi soggetti del mondo politico e culturale e dagli stessi utenti del servizio, ha fatto seguito, tra le altre iniziative, un convegno organizzato dall’AIB in cui si è aperto il dibattito su problemi e soluzioni, alcune delle quali sono state sistematizzate e evidenziate nel documento di cui sopra.

L’ICCU concorda pienamente con lo spirito costruttivo con il quale tali soluzioni sono state proposte e in buona sostanza ne condivide anche il merito. Infatti lì dove è stato possibile, ovvero dove le risorse economiche e di personale lo hanno permesso, si è già intervenuti nel darne piena attuazione. E’ nostra intenzione in questa sede rispondere puntualmente a ciascuna delle osservazioni esposte nel documento e articolate in quattro macro-aree:

  • Finalità e governance del servizio
  • Catalogazione e manutenzione del catalogo
  • Licenze
  • Sviluppi tecnologici.
  • Finalità e governance del servizio

Finalità e governance del servizio

“SBN si deve configurare sempre più come un progetto nazionale a diversi livelli di cooperazione, il cui obiettivo sono i servizi offerti agli utenti (prestito/ILL, opendata etc.) attraverso il catalogo. A questo scopo occorre:

  1. “un maggiore coinvolgimento delle biblioteche nei processi decisionali sulle strategie, dando finalmente vita all’Assemblea dei Poli…”

La costituzione dell’Assemblea dei Poli, prevista dal Protocollo d’intesa del 2009 e auspicata dall’ICCU, è stata posta dallo stesso Istituto all’attenzione del Comitato tecnico scientifico che ha condiviso l’opportunità della sua convocazione insieme alla necessità di definire le modalità organizzative dell’assemblea stessa in una prossima riunione del Comitato tecnico-scientifico dedicata in modo esclusivo a questo evento.

  1. “un maggiore coinvolgimento alla cooperazione da parte dei diversi settori istituzionali… attraverso lo stimolo alla creazione dei Comitati regionali di coordinamento…”

L’ICCU insieme agli organi di governo sollecita la creazione dei Comitati ragionali di coordinamento previsti dal Protocollo del 2009 la cui competenza spetta alle Regioni.

  1. “una maggiore trasparenza nei processi decisionali, nella comunicazione e nella pubblicazione della documentazione istituzionale…”

La documentazione ufficiale, già disponibile sul sito dell’ICCU, è stata aggiornata con la pubblicazione dei verbali del Comitato nazionale di coordinamento e del Comitato tecnico scientifico e con la pubblicazione di documenti di lavoro che sono stati presentati e discussi in tali sedi.

Da fine 2012 sono attive le pagine Facebook e quelle di altri social network (Twitter, Google+ e Linkedln).

  1. “un monitoraggio periodico dei costi dei costi complessivi dell’infrastruttura SBN…”

I costi del sistema centrale sono già stati resi noti. Per quanto concerne la rilevazione dei costi dei Poli, l’ICCU ha elaborato un questionario per la rilevazione dei costi nelle biblioteche pubbliche statali poi diffuso presso gli organi di governo perché possa essere preso come riferimento da parte delle Regioni che potranno rimodularlo adattandolo alle realtà territoriali.

  1. “l’istituzione di un gruppo che raccolga gli sviluppatori degli applicativi certificati conformi al protocollo SBNMARC…”

Il gruppo verrà convocato, così come stabilito dal Comitato tecnico scientifico del 17/10/2013, entro il prossimo mese di marzo per condividere le evolutive del sistema centrale e il loro impatto sui Poli. È in via di stesura un documento tecnico che fornirà l’elenco degli interventi prioritari e che sarà inviato agli sviluppatori come prima base di discussione.

  1. “l’istituzione di un “Forum di utenti e interessati al SBN…”

L’ICCU non ha le risorse per gestire un Forum, ma ha sempre assolto alla funzione di raccolta dei suggerimenti e delle proposte provenienti dalla comunità delle biblioteche attraverso un help desk.

  1. “cominciare ad aprire sempre di più SBN alla collaborazione ed interscambio dei dati con il mondo dell’editoria, degli archivi, dei musei e, non ultima, di Wikipedia”

A questo proposito l’ICCU ha avviato i seguenti progetti:

  • pubblicazione dei dati dell’Anagrafe delle biblioteche italiane in modalità Linked Open Data (LOD), progetto concluso;
  • realizzazione di un prototipo per la pubblicazione dei dati dell’OPAC SBN in LOD. Un gruppo di lavoro sta predisponendo lo schema logico e operativo di produzione di set di dati (vedi nota informativa sullo studio “SBN in Linked open Data”);
  • collaborazione con Wikipedia e Wikidata. È stato attivato il link che da Wikipedia rimanda alle schede di autorità presenti nell’OPAC SBN. È stato prodotto un permalink per permettere un più agevole puntamento alle notizie analitiche dei documenti;
  • sviluppo dell’iniziativa Schema.org finalizzata alla codifica in RDF dei dati delle pagine HTML dell’OPAC SBN.

 

Catalogazione e manutenzione del catalogo

  1. “Uguale attenzione deve essere prestata all’aspetto di SBN come catalogo unico… le pratiche di manutenzione del catalogo devono essere un altro ramo dell’attività cooperativa di catalogazione. Per questo è necessario un ripensamento e un potenziamento della Struttura di di gestione dell’archivio di autorità e di manutenzione del catalogo in linea SBN, che le coinvolga in un processo continuativo di manutenzione del catalogo, con obiettivi e linee guida operativi chiari e condivisi; e che inoltre possa promuovere frequenti incontri formativi e di aggiornamento per tutti coloro che operano sul catalogo… Tali procedure dovrebbero giovarsi anche di periodiche operazioni di deduplicazione…”

L’Istituto, anche cogliendo l’occasione del rilascio di nuove procedure semiautomatiche per la correzione dei dati, ha già preso delle iniziative per riattivare la Struttura di manutenzione dell’archivio d’autorità e del catalogo, che nel tempo ha progressivamente visto diminuire i partecipanti soprattutto a causa di pensionamenti non compensati da nuove assunzioni (e/o collaborazioni). Nell’ambito di tali iniziative, l’ICCU ha abilitato e istruito alle nuove procedure i Poli che già utilizzavano il client di Interfaccia diretta e prevede di organizzare un seminario destinato ai responsabili della catalogazione per i Poli SBN che non conoscono ancora le procedure centralizzate.

  1. Linee guida

Sul sito sono disponibili le Guide alla catalogazione in SBN per:

  • Materiale moderno (parte descrittiva)
  • Materiale grafico (stampe e manifesti)
  • Musica

È in fase di completamento la guida al materiale moderno (legami) ed in preparazione la guida relativa al materiale antico.
Stanno inoltre per essere pubblicate sul sito le Norme per la redazione del Titolo uniforme musicale.

Sono stati ultimati i manuali utente e la documentazione tecnica dell’applicativo SBNWEB (vers. 1.0) relativi a tutte le procedure: sono disponibili per gli utenti che ne facciano richiesta.
Andrà implementata la documentazione sul funzionamento del protocollo SBNMARC di colloquio con l’Indice.

  1. Incontri formativi

Sono in programmazione, compatibilmente con le altre attività dell’ICCU, incontri di aggiornamento sul Protocollo SBNMARC e sulle procedure di SBNWEB.

  1. Procedure di deduplicazione

Sono state rilasciate (fine 2011) e vengono già utilizzate procedure di deduplicazione titoli (fusione massiva) da parte di 12 Poli facenti parte della Struttura.

  1. “Si ritiene fondamentale inoltre il proseguimento e l’intensificazione della partecipazione dell’Italia al… VIAF…”

È in corso l’invio al VIAF degli autori a livello 95 creati dalle Biblioteche Nazionali di Firenze e Roma (circa 140.000), anche se parte di questi non hanno una scheda d’autorità completa.

  1. “Non è possibile ignorare gli attuali sviluppi del codice americano, le RDA…”

È in corso la traduzione italiana di RDA (Resource Description and Access). La Direzione generale per le Biblioteche ha istituito un Comitato di coordinamento per la traduzione delle RDA e ha dato incarico all’Istituto di formare un gruppo di esperti per la traduzione delle norme.

Il gruppo, che ha già avviato i lavori, terrà conto delle attività svolte nell’ambito dell’Iniziativa EURIG di cui l’ICCU è partner. È in via di formalizzazione l’accordo tra ALA Publishing (American Library Association) e l’ICCU per la distribuzione dell’edizione italiana delle RDA in versione digitale e cartacea.

Licenze open source per dataset e software

  1. “I data set di SBN devono essere liberamente scaricabili secondo la licenza CC0 sul modello della licenza Cultura Italia allineata alle DEA di Europeana…”

La licenza dell’OPAC SBN è CC BY 3.0 IT. La licenza consente, come pubblicato sulla pagina Creative commons relativa, di:

  • “riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare questo materiale con qualsiasi mezzo e formato;
  • remixare, trasformare il materiale e basarti su di esso per le tue opere per qualsiasi fine, anche commerciale”.
  1. “Visto il consolidato investimento effettuato… sul software applicativo SbnWeb, occorrerebbe finalmente licenziare l’applicativo come open source secondo i ben noti modelli e promuoverne il riuso, stimolando lo sviluppo di funzionalità aggiuntive e favorendo la creazione e la crescita di una comunità di sviluppatori”.

I “ben noti modelli” non sono applicabili tout court in quanto l’applicativo non è soltanto un Library Management System, ma un prodotto progettato per la partecipazione al SBN, che impone la conformità ad un protocollo di colloquio con il sistema centrale. Al di fuori del modulo di catalogazione, lo sviluppo di funzionalità aggiuntive pone alcuni requisiti ben precisi: a) l’integrazione, o quanto meno, l’interazione delle eventuali nuove funzionalità con il resto dell’applicativo; b) la necessità per l’Istituto, che se ne è assunto l’onere, di manutenere un unico oggetto; c) una strategia di sviluppo che renda il nuovo modulo usabile, o non usabile, nei più vari contesti, cioè il più possibile parametrizzabile e configurabile. L’Istituto intende elaborare insieme agli organi di governo le regole utili a definire le modalità di sviluppo che possano garantire il raggiungimento degli obiettivi indicati.

Sviluppi tecnologici

  1. “…occorre garantire nel prossimo futuro che l’evoluzione funzionale del Protocollo SBNMARC avvenga seguendo un processo di versioning al fine mantenere la piena compabilità dei sw commerciali già certificati e limitando il più possibile gli oneri di (ri)certificazione delle nuove funzionalità…”

La compatibilità e la flessibilità nel colloquio tra l’Indice e i Poli sono state i principi fondanti del nuovo Indice e non è nelle intenzioni del Gruppo per il mantenimento del protocollo SBNMARC sottoporre gli applicativi a molteplici sessioni di certificazione. Le verifiche, che potranno seguire modalità più ‘leggere’, non saranno proposte se non per il minimo indispensabile a garantire l’integrità dei record a vantaggio della cooperazione e di tutta la rete SBN.

  1. “Si dovrebbe infine separare il dialogo con l’Indice dalla semplice derivazione dei dati attraverso protocolli standard…”

La partecipazione al catalogo collettivo con l’aggiunta di dati – siano essi record bibliografici o semplici localizzazioni – avviene tramite il protocollo di colloquio SBNMARC con l’Indice. La derivazione dei dati, senza alcuna aggiunta di informazioni, avviene già dall’OPAC mediante protocollo Z39.50 in formati standard (UNIMARC, MARC21).