Comunicato riguardo alla denominazione della Biblioteca comunale di Ciampino

 

Alla cortese attenzione di 

Daniela Ballico
Sindaco del comune di Ciampino – segreteriasindaco@comune.ciampino.roma.it 

e p.c. 

Giovanni Giaquinto
Responsabile del procedimento bicom.ciampino@consorziosbcr.net 

Gentile Sindaco,

negli ultimi giorni abbiamo appreso dalla stampa, da segnalazioni di cittadini e da comunicazioni di associati AIB, la notizia relativa all’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di Ciampino di modificare la denominazione della Biblioteca civica. Parrebbe che l’attuale “Biblioteca comunale Pier Paolo Pasolini” starebbe per lasciare il posto ad altra denominazione, al momento non specificata o individuata da alcuna delle fonti sopracitate. Vieppiù, da una nostra ricerca on line sugli atti amministrativi degli organi collegiali comunali di Ciampino pubblicati ai sensi della normativa vigente sulla trasparenza, attualmente non risulta alcun riferimento in merito. Peraltro, la stampa sembra ventilare l’ipotesi che la questione abbia avuto origine dall’iniziativa personale di un consigliere e quindi non da provvedimenti emanati dal Consiglio comunale e questo spiegherebbe l’assenza on line di atti che altrimenti sarebbero sottoposti agli obblighi di pubblicazione de iure. 

Tanto premesso, sarebbe auspicabile da parte sua un chiarimento a riguardo, magari per fugare dubbi ed eventualmente rettificare notizie che, da un punto di vista amministrativo e formale attualmente non sembrano avere un riscontro ufficiale. Concorderà sul fatto che, per un’amministrazione pubblica – sia essa locale o centrale – appoggiare incondizionatamente la causa e i principi della trasparenza impedisce lo scontento diffuso tra la comunità locale e una perspicua indignazione sui social network; scontento e indignazione di cui in questo momento si può fare ragionevolmente a meno, visto che, per una qualsivoglia amministrazione pubblica, la priorità assoluta, condivisa e indiscussa è l’erogazione dei servizi essenziali alla cittadinanza e, in un’ottica di armonizzazione, l’adozione di tutti i provvedimenti finalizzati a preservare la salute pubblica. Ivi inclusi quei provvedimenti relativi alla regolamentazione per l’accesso alla biblioteca civica e alla erogazione dei suoi servizi in sicurezza tanto per gli utenti che per il personale comunale impiegato.

Entrando poi nel merito della re-intitolazione della biblioteca, al momento ci risulta difficile comprendere delle motivazioni abbastanza forti che privino la biblioteca di Ciampino del lustro derivante da un nome dal peso culturale – riconosciuto anche a livello internazionale – come quello di Pier Paolo Pasolini. Lustro di cui Ciampino si può fare legittimamente vanto per l’esperienza di insegnamento che un intellettuale di tale calibro ha svolto nella scuola locale “Petrarca” negli anni ‘50 del secolo scorso. 

Confidando dunque in un suo chiarimento ufficiale e tempestivo in merito alla questione della nuova intitolazione della biblioteca comunale, da questo evento vogliamo cogliere l’occasione per richiamare la sua attenzione su alcuni aspetti che per una biblioteca di pubblica lettura come quella di Ciampino ci appaiono come importanti, oltre che vitali. Nella contingenza attuale, né la sezione Lazio dell’Associazione italiana biblioteche, né i bibliotecari di ente locale, né la comunità stessa di utenti che usufruisce dei servizi bibliotecari, metterebbero al primo posto in una scala di priorità la modifica del nome della biblioteca civica. Piuttosto, per tutti gli stakeholders di una biblioteca come quella di Ciampino, le priorità improrogabili sono l’aumento del budget destinato per l’aggiornamento del patrimonio librario, il mantenimento e l’implementazione dei servizi, le risorse strumentali destinate ad una più efficace gestione documentale, l’ampliamento dell’organico, l’aggiornamento professionale dei bibliotecari e, come si accennava sopra, la messa in sicurezza da eventuali rischi di contagio da Coronavirus per utenti e personale di biblioteca. 

Rischiando di essere pleonastici e forse scontati, ci preme – in quanto associazione bibliotecaria – fare un richiamo all’importanza ai valori della cultura, della conoscenza, della memoria e del diritto all’informazione. Valori che, in quanto prerequisiti di libertà, di democrazia e di civiltà, sono condivisi, sì, universalmente e trasversalmente, ma meritano di essere richiamati, difesi e ribaditi ogni volta che se ne riscontri la necessità. 

In attesa di un suo cortese riscontro, inviamo i migliori saluti. 

Il Presidente AIB Lazio
Lucia Antonelli

05/10/2020
Prot. 65/2020