Gli OPAC italiani presenti nel database del MAI al 31 dicembre 2004 sono 753, 104 unità in più rispetto al 2003.
L’incremento è stato decisamente maggiore rispetto allo scorso anno, con una crescita degli OPAC registrata nel coso del 2004 pari a al 16% (vedi tab. 1)
L’aumento delle connessioni degli OPAC al metamotore Azalai nel 2004 è stato relativamente modesto, forse a causa di alcune richieste di disconnesione da parte degli OPAC. In sostanza alla fine del 2004 le connessioni erano 223, per un incremento di sole 18 connessioni, circa il 9%, quando nel corso del 2004 avevamo avuto delle punte di connessioni superiori ai 250 OPAC.
Gli OPAC SBN sono 34.
Tabella 1. Crescita degli OPAC e delle connessioni al MAI nel corso del 2004
Totale OPAC italiani presenti in banca dati | 649 | 753 | + 104 | 16% |
Totale OPAC connessi | 205 | 223 | + 18 | 9% |
Il MAI contempla sei tipi di interfaccia e precisamente:
Allo stato siamo in attesa che Cenfor riprenda in mano il repertorio Z39.50 dopo un periodo di sospensione.Tabella 2. Crescita degli OPAC nel corso del 2004 per tipologia di biblioteche
Pubbliche | 271 | 307 | + 36 | + 13% |
Statali | 30 | 33 | + 3 | + 10% |
Ecclesiastiche | 53 | 71 | + 18 | + 33% |
Scolastiche | 53 | 78 | + 25 | + 47% |
di Università | 203 | 213 | + 10 | + 4% |
di Ricerca | 95 | 121 | + 26 | + 27% |
altre biblioteche | 116 | 145 | + 29 | + 25% |
Nota alla tabella 2.: i 753 OPAC non sono la somma degli OPAC totali di ciascuna tipologia, in quanto ciacun OPAC può appartenere a più categorie, varie possono essere le biblioteche che afferiscono ad un OPAC collettivo. Anche un OPAC singolo può appartenere a più categorie, per esempio un OPAC di una biblioteca ecclesiasticha di università. Per tale ragione non ha senso stilare le percentuali per ciascuna categoria.
Anche quest’anno l’incremento maggiore nella nascita di nuovi OPAC si è registrato nel settore delle biblioteche scolastiche che, si stanno organizzando in reti di biblioteche scolastiche e cataloghi collettivi.
Stabile l’aumento degli OPAC di biblioteche pubbliche che registrano un incremento del 13%.
Assai scarso, ma per ovvie ragioni, l’incremento degli OPAC di biblioteche di università, ma è aumentato invece il numero di OPAC degli enti di ricerca che, nle 2004 hanno segnato un buon incremento. Anche gli ecclesiastici sono cresciuti numericamente.
Da una lettura trasversale per livello geografico degli OPAC, abbiamo la seguente tabella suddivisa nelle cinque categorie relative alla copertura geografica dell’OPAC.
Tabella 3. Presenza degli OPAC (a sinistra) e delle connessioni (a destra) per livello geografico degli OPAC
OPAC nazionali/multiregionali | 33 – 7 | |
OPAC regionali | 51 – 34 | |
OPAC provinciali | 89 – 40 | |
OPAC comunali | 567 – 142 | |
OPAC extra-nazionali | 13 – 1 |
Permane la condizione di una massiccia presenza di OPAC di livello comunale, il che va in parte a scapito delle aggregazioni di OPAC collettivi in sistemi/servizio.
Attualmente sono registrate 223 connessioni OPAC. L’incremento delle connessioni, è stato pari al 9%, ovvero non è stato enorme, in considerazione che, a causa della massiccia richiesta da parte del MetaOPAC verso gli OPAC connessi, alcuni OpacMaster ci hanno richiesto di sconnettere i loro OPAC dall’Azalai a causa di un eccessivo carico sui loro server.
Continua l’ampliamento delle famiglie di OPAC attualmente connesse. Anche a questo scopo il Cilea ha allestito il servizio di gateway HTTP-Z39.50 che favorisce la connessione al MAI dei server OPAC che utilizzano questo protocollo. Rispetto al 2003 sono state configurate in Azalai tre nuove famiglie e precisamente: Playlib, Metavista OPAC e Tilipirke SoSeBi. Prove di connettibilità di istallazioni OPAC in servizio ed in prova, su versioni stabili di software OPAC utilizzate in servizio o disponibili in fase di sviluppo, sono state svolte su richiesta degli sviluppatori.
Se andiamo a vedere la situazione nelle singole Regioni, come rappresentata in Tabella 4, vediamo subito che tuttora permane senza nessuna connessione il Trentito Alto Adige, sebbene in tale regione gli OPAC siano aumentati a 18 unità. La situazione nel 2005 dovrebbe essere sanata e avere priorità assoluta.
Da una lettura più attenta notiamo che l’incremento degli OPAC si è registrato in regioni come la Toscana, e la Lombardia, con punte minori in Lazio. La Toscana continua ad essere la regione con numero maggiore di OPAC in assoluta, seguita solo dalla Lombardia e dal Lazio
Tabella 4. Numero degli OPAC presenti per ciascuna Regione e relative connessioni alla metaricerca
Numero degli OPAC e Connessioni al MAI suddivisi per regioni | ANNO 2004 | |
totale connessioni OPAC | 223 | |
totale OPAC | 753 | |
piemonte | 27 – 8 | |
valle d’aosta | 2 – 1 | |
lombardia | 100 – 41 | |
trentino-alto adige | 18 – 0 | |
veneto | 48 – 16 | |
friuli venezia giulia | 30 – 10 | |
liguria | 14 – 2 | |
emilia romagna | 35 – 17 | |
toscana | 222 – 44 | |
umbria | 9 – 4 | |
marche | 12 – 6 | |
lazio | 93 – 34 | |
abruzzo | 6 – 5 | |
molise | 6 – 2 | |
campania | 25 – 13 | |
puglia | 25 – 15 | |
basilicata | 3 – 1 | |
calabria | 8 – 4 | |
sicilia | 28 – 10 | |
sardegna | 10 – 4 | |
tutte le regioni | 11 – 1 |
Sul fronte degli MetaOPAC specializzati, nove sono i progetti sviluppati e funzionanti, di cui quattro nati nel corso del 2004.
Rispetto al 2003, Biologia e Slavistica si sono ben consolidati nel corso dell’anno e sono cresciuti notevolmente, mentre gli altri tre sistemi sono rimasti pressochè stabili. Appare sempre critica la situazione dei due Meta (Consigli Regionali e MAISBPA) che praticamente sono quasi un doppione, andrà quindi pensata una soluzione intelligente.
Interessante lo sviluppo del prototipo MetaOPAC per le biblioteche scolastiche che attualmente vede quasi un terzo degli OPAC coinvolti.
Le statistiche di accesso al MAI mettono in evidenza, anche per il 2004, il notevole utilizzo degli strumenti offerti da parte di utenti finali e bibliotecari, confermando il ruolo di grande popolarità che il MAI si è guadagnato dal 1999 ad oggi. Le chiamate totali dalle tre interfacce sono state assai elevate, raggiungendo 2.260.000 interrogazioni, ben 330.000 rispetto al precedente anno (incremento del 17%).
La media supera i 6.000 accessi giornalieri, dato attestato anche a livello di “moda”. Agosto è stato l’unico mese che ha registrato solo 3.000 interrogazioni giornaliere. Novembre ha avuto una punta di 8.000. I dati dicono che si andando verso le 7.000 interrogazioni quotidiane.
Gli accessi mensili alle tre Metainterfacce hanno raggiunto nel 2004 una media mensile di 188.333 chiamate, oltre 28.000 in più rispetto al 2002. E’ da qualche anno che si registra una crescita annua di 20.000 chiamate medie mensili in più. Ciò ci induce a pensare a nuove strategie, a delle alternative che consentano di “limitare” il carico d chiamate che si concentra verso gli OPAC connessi soprattutto in certe fasce orarie giornaliere.
Se si esclude il mese di agosto, con “sole” 102.000 chiamate, la “mediana” si attesta attorno alle 189.000 chiamate, con punte assai elevate nei mesi di novembre e dicembre, con 227.000 e 228.000 chiamate rispettivamente.
Dalle statistiche è evidente che l’interfaccia più amata, non è tanto quella “selettiva”, strumento creato con mentalità da bibliotecari per i bibliotecari, ma la “globale”, la quale consente di interrogare in modo veloce e non raffinato, tutti gli OPAC connessi. Quasi il 70% degli accessi infatti parte dalla “ricerca globale”, dato ancor maggiore rispetto al 2003. Ciò significa che la globale è senza dubbio l’interfaccia che piace di più. La “ricerca per regione” è effettuata per solo il 14.5% delle interrogazioni, mentre dalla “ricerca selettiva” la quale offrirebbe maggiori possibilità di selezionare gli OPAC a vantaggio del risultato finale, provengono solo il 16%.
Da una lettura più accurata dei dati statistici ci accorgiamo inoltre che gli accessi totali nel corso del 2004 suddivisi per strumento sono stati:
Dai dati si evince chiaramente una netta prevalenza, anche in termini di incremento di interrogazioni rispetto all’anno precedente, nella preferenza dell’interfaccia “globale” che ha registrato un aumento delle utilizzazioni per la ricerca del 22%. Praticamente delle 330.000 chiamate in più rispetto al precedente anno, l’86% delle preferenze è andato alla globale.Sono stati organizzati due momenti d’incontro per la redazione, cui hanno partecipato alcuni redattori.
Verso al fine del 2004 si sono avuti alcuni sconvolgimenti organizzativi entro la redazione con alcuni redattori che sono usciti definitivamente e altre nuove leve che nel corso dell’anno hanno offerto la loro disponibilità a far parte della redazione. Attualmente lo staff è composto da circa 30 redattori.
Senza dubbio questo ricambio è salutare per la redazione di OPAC italiani che prevede per il 2005 di riorganizzare alcuni flussi di lavoro.
Per far fronte all’incremento degli accessi, che ha raggiunto il 17% nell’anno, la webfarm, cioè la soluzione tecnica applicata nel corso del 2003 per implementare la metaricerca, ha visto un consolidamento con l’introduzione, distanziata nel corso dell’anno, di due nuove unità.
Nel Repertorio delle liste alfabetiche disponibili via Internet di periodici posseduti da biblioteche italiane (OPAC2) sono raccolte, alla data del 31 dicembre 2004, le liste alfabetiche (attualmente 161) di periodici messe a disposizione via web dalle biblioteche italiane (attualmente 143) ma che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili.
Non c’è incremento su questo fronte e il servizio appare alquanto statico.
Fino a 1999-02-07 il presente repertorio comprendeva anche liste di fascicoli doppi, poi eliminate integrandole nell’apposito repertorio di Scambi e doni tra biblioteche curato da Fabio Valenziano per la Virtual library del CILEA.
Dal 2002 non è più presente sul sito di OPAC italiani la sezione che raccoglieva le liste, disponibili via Internet, di risorse elettroniche su CD-ROM ad accesso locale possedute da biblioteche italiane (OPAC3) in quanto ferma e non più aggiornata alla data del 21 marzo 2001 con 72.
Questo genere di strumenti (liste), che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili, sta registrando da qualche anno un decremento crescente, con nascite zero e numerose cessazioni.
Rapporto a cura di Antonella De Robbio