Gli OPAC italiani presenti nel database del MAI al 31 dicembre 2009 sono 1261. Nel 2008 gli OPAC erano 1064. La crescita netta degli OPAC è stata di ben 197 nuove unità OPAC, pari al 18.5%: un incremento decisamente superiore rispetto a quello degli anni passati, forse imputabile ad un lavoro più assiduo dei redattori, in particolare le nuove leve entrate in redazione tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009, che si sono occupate della caccia ai nuovi cataloghi da inserire nel database.
Le interfacce OPAC connesse sono 355, di cui 354 di tipo Web.
In relazione alla copertura geografica [vedi tab. 2.], la maggioranza degli OPAC è di tipo “comunale”. I nazionali sono 55.


Tabella 1. Crescita degli OPAC e delle connessioni al MAI nel corso del 2009

Totale OPAC italiani presenti in banca dati (2008) 1064 (2009) 1261 + 197 18.5%
Totale OPAC connessi (2008) 336 (2009) 355 + 19 5.6%

Il lavoro degli oltre trenta redattori nel 2009 è stato più intenso rispetto agli anni passati, in particolare grazie a nuovi redattori che si sono aggiunti e che hanno dimostrato grande entusiasmo nella gestione, cura e manutenzione dei dati relativi agli OPAC nel database del MAI.

In particolare il lavoro della redazione si è concretizzato nell’aggiornamento di metadati relativi ai cataloghi italiani, per una modifica media del 24% dei dati a repertorio.
Le connessioni sono state maggiori rispetto al 2008 di 19 unità.
Nel corso dell’anno sono state chiuse circa 50 connessioni, di cui circa un terzo per accorpamento in un altro OPAC connesso.


Tabella 2. OPAC suddivisi per tipo di copertura geografica

№ totale degli OPAC 1261 (355)
OPAC nazionali/multiregionali 55 (23)
OPAC regionali 88 (55)
OPAC provinciali 111 (54)
OPAC comunali 993 (223)
OPAC extra nazionali 14 (0)

Tabella 3. OPAC suddivisi per tipologia di biblioteca (Un OPAC può essere misto e quindi essere etichettato in più categorie)

№ totale degli OPAC 1261
(attenzione: non è la somma degli OPAC di ciascuna categoria in quanto un OPAC può contenere biblioeche di differenti tipologie
Biblioteche pubbliche 436
Biblioteche di università 233
Biblioteche di enti di ricerca 212
Biblioteche scolastiche 134
Biblioteche ecclesiastiche 134
Biblioteche statali 69
Altre biblioteche 425

L’incremento ha interessato in particolare i cataloghi di biblioteche di enti di ricerca (+36), di biblioteche pubbliche (+30) e di biblioteche scolastiche (+22). L’incremento di oltre cento cataloghi nuovi in categoria “altre biblioteche” andrebbe letto con più attenzione per capire di quali OPAC si tratta.I progetti MetaOPAC specializzati, sviluppati e funzionanti, sono dodici. Nel 2009 abbiamo un Meta in più, Il MetaGiuridico che interroga i 10 cataloghi della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”. Data la frammentazione che solitamente è insista nelle biblioteche italiane di area giuridica, potrebbe essere interessante sviluppare un MetaGiuridico che comprendesse anche altri cataloghi di biblioteche giuridiche italiane, in considerazione anche del nuovo Polo Giuridico che afferisce al Ministero di Grazia e Giustizia e che comprende anche le biblioteche delle Corti.
L’insieme delle connessioni che si riferiscono a questi progetti MetaOPAC speciali ammonta a 373. Gli OPAC che costituiscono questi insiemi di Meta specializzati sono più o meno costanti, in quanto stabilizzati su discipline o progetti specifici, con eccezione del MetaOPAC Scolastico che è ancora in espansione

Tabella 4. Progetti MetaOPAC speciali (tra parentesi il numero degli OPAC connessi per ciascuno dei Meta specializzati) :

 

  • MAIA, specializzato architettura (64)
  • MAL, specializzato pubbliche lombarde (13)
  • Aerospaziale (11)
  • Biologia (88)
  • Slavistica (34)
  • Consigli regionali (17)
  • Giurisprudenza “La Sapienza” (10)
  • MAISBPA, pubblica amministrazione (17)
  • MetaOPAC Scolastico (64)
  • MetaOPAC per NILDE (46)
  • Tecnostoria (9)
  • MetaOPAC per Comune di Milano (13)

Continua anche l’ampliamento dei software OPAC connessi. I 355 OPAC connessi sono realizzati con applicazioni software diverse, adottate dalle biblioteche a volte nella loro versione nativa, altre volte in versioni personalizzate per adattarle alle esigenze locali.
Nel 2009 sono stati connessi alcuni software e/o nuove versioni di software OPAC.Sarebbe interessante capire meglio quali altri OPAC con una certa diffusione risultano ancora non connettibili e comprenderne meglio le ragioni, che possono essere talvolta non di natura tecnica, ma politica. Le applicazioni software attualmente riconosciute dal MAI sono:

Il servizio di Gateway Cilea HTTP-Z39.50 (supporto al servizio di metaricerca MAI) prevede attualmente l’interrogazione di una trentina di OPAC Z39.50 utilizzando comuni pagine Web.
E’ stato fatto l’aggiornamento del gateway, ma purtroppo esprime lo scarso interesse della comunità bibliotecaria alla tipologia di OPAC z39.50.


Il totale degli accessi nel 2009 è stato pari a 1.928.000.
Da anni ormai il numero di richieste giornaliere si è stabilizzato in oltre 6000 accessi giornalieri, concentrati principalmente nei giorni feriali, e in un orario compreso tra le 10 e le 12 principalmente, a seguire nella fascia oraria tra le 15 e le 17.

In merito alla ricerca negli OPAC, segnaliamo le percentuali di indicizzazione presenti per i singoli campi utili ad una ricerca più mirata, raffrontate ai valori del 2008:

  • autore 96% (era 96%)
  • soggetto 75% (era 78%)
  • editore 69% (era 68%)
  • data di pubblicazione 60% (era 61%)
  • ISSN/ISBN 50% (era 47%)
  • collana 43% (era 41%)
  • cddDewey 48% (era 51%)
  • tutti i campi 69% (era 68%)

Per il numero degli OPAC presenti per ciascuna Regione e relative connessioni alla metaricerca e per tutte le altre tipologie di statistiche relative agli accessi 2009 dalle tre differenti meta interfacce, vedere la pagina delle Statistiche 2009.

La maggioranza delle ricerche avviene in modalità “globale”, la percentuale delle ricerche fatte dalla globale sul totale è attorno all’80% come negli anni precedenti.
Dato l’ingente carico di richieste inviato dal MAI ai server OPAC, ancora nel corso del 2006 il servizio MAI è stato notificato al servizio sicurezza di GARR-CERT (Rete dell’Università e della Ricerca Scientifica Italiana) http://www.cert.garr.it/, che gestisce gli incidenti di sicurezza informatici.
La segnalazione riconosce l’agente Java Azalai come proveniente dal servizio autorizzato MAI, in modo che l’agente stesso sia riconosciuto più facilmente da parte dei CED degli OPAC italiani, piuttosto che filtrato come disturbo.

Nel corso del 2007 si era sviluppata una funzionalità nuova di tipo statistico, basata sulle mappe regionali.
E’ stata prodotta, nel corso del 2009, l’edizione aggiornata delle mappe statistiche.
Per ogni regione italiana è presente una mappa con i territori dei comuni: spostando l’indicatore del mouse sulle aree di pertinenza comunale compare un testo con il numero degli OPAC presenti in quel comune e il nome del comune.
Le mappe degli OPAC italiani sono frutto di un’elaborazione statistica realizzata con SAS software (versione 8.2, moduli SAS/BASE e SAS/GRAPH). Nelle mappe regionali l’elaborazione SAS disegna e colora diversamente le aree comunali, utilizzando una scala che prevede la partizione dei dati in otto classi. Con i vari diagrammi di consuntivo presentati, i dati prodotti sono raffrontati a livello nazionale.
I dati elaborati provengono dalla banca dati MAI OPAC italiani: esportati il giorno 2009-04-21 a cura di Paola Rossi, rappresentano il 99% del Repertorio OPAC Italiani. L’estrazione prevede che, quando in un comune sono situate una o più biblioteche cooperanti ad un OPAC, per quel comune venga conteggiata una unità in più. I servizi OPAC risultano presenti nel 47,4% dei comuni.

Liste di periodici e di CD-ROM

Nel Repertorio delle liste alfabetiche disponibili via Internet di periodici posseduti da biblioteche italiane (OPAC2) sono raccolte, alla data del 31 dicembre 2009, le liste alfabetiche – attualmente 127 di periodici messe a disposizione via web dalle biblioteche italiane (attualmente 118) ma che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili.
Dato immutato ormai da anni, eloquente nella sua staticità.
Fino a 1999-02-07 il repertorio comprendeva anche liste di fascicoli doppi, poi eliminate integrandole nell’apposito repertorio di Scambi e doni tra biblioteche curato da Fabio Valenziano per la Virtual library del CILEA.

Dal 2002 non è più presente sul sito di OPAC italiani la sezione che raccoglieva le liste, disponibili via Internet, di risorse elettroniche su CD-ROM ad accesso locale possedute da biblioteche italiane (OPAC3), in quanto ferma e non più aggiornata alla data del 21 marzo 2001 con 72 risorse.

Questo genere di strumenti (liste), che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili, sta registrando da qualche anno un decremento crescente, con nascite zero e numerose cessazioni.

Evoluzione degli OPAC

Negli ultimi anni si assiste ad un continuo cambiamento degli OPAC, legato principalmente alla presenza di materiale digitale (e-journals, e-books, versioni digitalizzate di materiale cartaceo), all’arricchimento dei cataloghi tradizionali con funzioni vicine al mondo dei social network o integrati con servizi offerti da siti commerciali (es. librerie online), all’utilizzo di software nati non per la gestione di OPAC ma adottati per la realizzazione di cataloghi.
Il tradizionale binomio documento – collocazione viene superato dal concetto di documento digitale – accesso, creando difficoltà nella gestione del MAI, nato espressamente per cercare materiale fisico, caratterizzato dalla presenza in una o più biblioteche del territorio italiano.

In più occasioni si è tentato di stabilire delle linee guida per l’inserimento degli OPAC nel repertorio, ma il panorama in continua evoluzione e la mancanza di identificazioni certe dei nuovi oggetti digitali hanno finora impedito di trovare una soluzione definitiva condivisibile.
Si è stabilito che il MAI, nato per gli OPAC, rimarrà tale e potranno essere prese in considerazione piccole modifiche non sostanziali che permettano di interrogare con più facilità i documenti digitali eventualmente presenti nei cataloghi (es. flag materiale digitale).
Sono inoltre stati scelti alcuni criteri per l’inserimento dei nuovi OPAC nel MAI:

  • OPAC che hanno al loro interno documenti digitali o digitalizzati;
  • Cataloghi di materiale digitale, purchè si tratti di tipologie equivalenti a medesimi formati cartacei tradizionalmente conservati dalle biblioteche;
  • Cataloghi di e-journals o di e-books, purchè siano presenti dati di consistenza e sia indicata la rete in cui è disponibile l’accesso.

La stabilizzazione dei nuovi cataloghi permetterà di individuare precise linee guida per la loro inclusione.

Convenzione AIB – CILEA

Nel corso del 2008 è stata stipulata una convenzione tra AIB e CILEA, un accordo che riguarda anche il servizio MAI, e che indica i ruoli e attività svolti rispettivamente da AIB e Cilea per la sua gestione.
Dall’anno 2008 il Cilea non riceve più finanziamenti né sponsorizzazioni per il MAI, e si assume il carico dei costi della gestione del MAI (server, personale, ecc).
Per far fronte almeno in parte a questi costi il Cilea vende i nuovi metaOPAC specializzati, di rapida realizzazione e a basso costo.

A cura di Antonella De Robbio