Manifesto della DFP. L’informazione del settore pubblico per le biblioteche e la società

04/12/2017

L’informazione del settore pubblico per le biblioteche e la società: Manifesto della DFP

A cura della Redazione DFP

Roma, 4 dicembre 2017

 

L’informazione del settore pubblico (1) è paragonabile alla democrazia: è un sistema per ottenere informazioni affidabili e non banali senz’altro imperfetto, ma che ad oggi risulta migliore degli altri sistemi possibili.

All’interno dell’informazione di fonte pubblica troviamo una grande varietà di documenti, differenti per contenuto e forma, da quelli molto estesi che richiedono il lavoro di decine se non centinaia di persone e tempi molto lunghi per essere prodotti, a brevi comunicati scritti in tempi rapidi.

Ciò che li accomuna è il fatto che la responsabilità per la loro elaborazione e diffusione non è di un singolo essere umano o di una entità privata che ha un fine particolare, ma di organizzazioni che rappresentano e devono rendere conto ai cittadini di una determinata comunità.

Indipendentemente dalla tipologia documentaria (rapporti, relazioni, banche dati, periodici, libri …) o dal formato, l’informazione prodotta dalle istituzioni pubbliche come parte dell’attività istituzionale o con fini di approfondimento, nonostante possibili imperfezioni, è, in molti casi, l’unica fonte originale esistente o, in altri casi, la migliore per qualità e autorevolezza rispetto a documenti prodotti da soggetti privati.

La disponibilità quasi totale di questi documenti pubblicati via web in modalità gratuita costituisce un argine ai divari sociali che nascono tra chi accede a contenuti ricchi e chi si fonda solo su contenuti poveri, inaccurati, limitando un vero e proprio divario informativo che genera diseguaglianza.

Ecco la ragione fondamentale per diffondere la conoscenza dei documenti di fonte pubblica, per sostenere la necessità che le istituzioni pubbliche continuino e incrementino la produzione di queste fonti informative e la loro diffusione gratuita via web e si impegnino ad organizzare strumenti che agevolino l’accesso dei cittadini alle stesse.

Nessuno può più mettere in dubbio che la conoscenza di tutti i documenti prodotti dalle istituzioni pubbliche sia fondamentale in una democrazia, tranne nei casi in cui ci siano ragioni di riservatezza o problemi di sicurezza.

In quanto fondamentale, questa conoscenza deve essere garantita a tutti i cittadini, per consentire loro di essere il più possibile consci di come l’amministrazione agisce e di qual è lo stato delle conoscenze su argomenti talmente rilevanti per la collettività che si chiede all’ente pubblico di realizzare approfondimenti e indagini in merito.

Altrettanto fondamentale è che l’accesso ai documenti sia differenziato in base alla loro diversa natura e rilevanza. L’accesso all’informazione del settore pubblico è oggi garantito, pur con tutti i possibili miglioramenti che si potranno attuare, dal cosiddetto “FOIA italiano”, fondamentale strumento sia per i cittadini che per i mediatori dell’informazione (giornalisti e mondo dei media, esperti, docenti…).

Accanto a questo tipo di accesso auspichiamo che sia favorita un’altra esigenza fondamentale, quella di poter accedere alle pubblicazioni delle istituzioni pubbliche, che possono servire alla collettività per approfondire e sviluppare le proprie conoscenze, per monitorare l’attività delle istituzioni pubbliche, per farsi un’opinione informata sull’attività degli organi della rappresentanza politica, su come siano state gestite le istituzioni stesse e quali siano le condizioni attuali del Paese.

L’accesso alla documentazione del settore pubblico, quando motivato da interessi di singoli, deve essere garantito a chi lo richiede, ma l’accesso ai documenti di approfondimento e studio, di indirizzo, normativi, ai dati statistici, ai bilanci degli enti deve essere favorito attraverso una loro pubblicazione sistematica sui siti Web degli enti, il loro deposito garantito in archivi elettronici pubblici per la loro
conservazione, organizzazione e indicizzazione per favorirne l’individuazione.

Oltre all’accesso all’informazione e ai documenti prodotti all’interno delle loro attività, le istituzioni pubbliche devono preoccuparsi che i cittadini siano in grado di accedere ai servizi e alle opportunità da loro offerte sulla base di tutte le informazioni necessarie al più proficuo utilizzo degli stessi.

Le amministrazioni non solo devono garantire l’accesso all’informazione, ma anche produrre documenti esplicativi il più efficaci possibili al fine di consentire a tutti di comprendere come
funzionano le istituzioni pubbliche e come utilizzare qualsiasi servizio da esse offerto.

Le biblioteche possono e devono svolgere un ruolo centrale nella diffusione dell’informazione delle istituzioni pubbliche, sia come intermediari verso i cittadini sia come parte degli enti pubblici stessi.
La comunità dei bibliotecari, degli specialisti dell’informazione, dei documentalisti raccomanda quanto segue, per il raggiungimento di obiettivi di qualità e accuratezza, di ricercabilità e di fruizione piena dei contenuti:

  • le istituzioni pubbliche mantengano permanentemente sui propri siti web una sezione contenente tutta la documentazione diffusa attraverso la rete, organizzata in modo logico e ricercabile e fornita di metadati semantici e formali, o in alternativa creino archivi collettivi eventualmente rendendo ad accesso aperto quanto depositato presso le biblioteche nazionali;
  • le istituzioni pubbliche continuino a pubblicare documenti di sintesi (Annuari, relazioni annuali, Rapporti….) che consentano ai cittadini di capire approfondendo le realtà e i fenomeni di cui ciascuna di loro si occupa;
  • le istituzioni pubbliche creino guide e materiali educativi, che aiutino i cittadini a comprendere gli ambiti di riferimento di ciascuna;
  • le istituzioni pubbliche mettano a disposizione gratuitamente tutti i documenti normativi in repertori organizzati in modo logico;
  • le istituzioni pubbliche depositino tutte i documenti di approfondimento, analisi, indirizzo, programmazione e descrittivi delle realtà di cui si occupano presso gli archivi elettronici delle biblioteche nazionali;
  • le istituzioni pubbliche mettano a disposizione tutti i dati statistici e fattuali in loro possesso anche sotto forma di open data;
  • le istituzioni pubbliche mettano a disposizione sui propri siti web sezioni apposite, costituite da guide, tutorial, documenti esplicativi, atte ad informare i cittadini su come usufruire dei servizi ed espletare le pratiche amministrative.

 

 

(1)  “informazione del settore pubblico” è espressione ampiamente attestata (in inglese “public sector information”, in americano anche “government information”) ma con significati non sempre coincidenti nell’impiego dei termini “documenti”, “dati”, “informazione”, “informazioni” tra le diverse comunità; nella comunità delle biblioteche e dei centri di informazione è diffusa l’espressione “documentazione di fonte pubblica”, intesa come insieme dei documenti di fonte pubblica. Qui si accolgono le definizioni di “document” (3.1.1.38), “government document” (3.4.6.01) e “documentation” presenti nello standard ISO: 5127 Information and Documentation: Foundation and vocabulary (2017).