Elezioni nazionali 2014: L’AIB delle biblioteche e dei bibliotecari italiani

Idee e proposte per il mandato 2014 – 2017

il programma di Maria Abenante, Francesca Cadeddu, Corrado Di Tillio, Pieraldo Lietti, Enrica Manenti, Anna Maria Vitale

Premessa

Il programma che presentiamo è l’esito di uno sforzo collettivo di riflessione e di elaborazione di quei candidati che, riconoscendosi nelle linee politiche generali del CEN 2011- 2014, hanno espresso la volontà di continuarne il lavoro e di potenziare il ruolo dell’Associazione nel suo insieme, concentrando gli sforzi per raggiungere gli obiettivi strategici di seguito delineati. Rivolgiamo una richiesta di collaborazione a tutti coloro che, condividendone le finalità, vorranno partecipare alle impegnative sfide che ci aspettano nei prossimi anni e dare il loro contributo.

Attestazione della Professione e aggiornamento professionale e scientifico

Parole chiave: efficacia, formazione, aggiornamento, sostenibilità, inclusione, serietà, bench-marking

Le linee programmatiche 2011-2014, approvate dal CEN uscente, stabilivano, tra gli obiettivi strategici, la trasformazione dell’AIB in una moderna associazione di professionisti. Era infatti alle porte il riconoscimento della professione ed il gruppo lavorava collegialmente per essere pronti, per quanto possibile, alle novità che sono state poi introdotte dalla L. 4/2013.

Il triennio che affronteremo dovrà rappresentare il consolidamento dell’AIB nella direzione definita dalle nuove regolamentazioni. L’impegno deve ora essere indirizzato a creare un meccanismo virtuoso di attestazione che consenta, agli “Associati” che ne abbiano i requisiti, di essere “attestati” nella loro qualifica di bibliotecario, beneficiando appieno delle potenzialità della nuova normativa. Abbiamo ora la responsabilità di non perdere l’occasione per conferire “sostanza” alla nuova identità associativa. Un obiettivo ambizioso e complesso che può essere raggiunto solo attraverso azioni mirate, collaborative e coraggiose:

  • la promozione di protocolli d’intesa con le associazioni rappresentative (ANCI, UPI, Conferenza delle Regioni e dei Consigli, CRUI, sindacati e centrali cooperative) che riguardino le procedure contrattuali e i profili professionali degli operatori, le procedure relative alle gare, il diritto alla formazione e all’aggiornamento continuo;
  • la redazione di una “Carta nazionale delle professionalità operanti in biblioteca” che indichi chiaramente a tutti i soggetti pubblici e privati che hanno responsabilità istituzionali, amministrative e formative i profili indispensabili al buon funzionamento delle biblioteche;
  • il rafforzamento del legame politico e operativo con il CoLAP (Coordinamento delle libere associazioni professionali), a cui l’AIB è iscritta da anni, per supportare e contribuire alla creazione di delegazioni CoLAP a livello regionale, e per promuovere l’utilizzo dei servizi che CoLAP può offrire direttamente all’Associazione e agli Associati (consulenza legale, assicurazione etc.);
  • il monitoraggio costante della normativa regionale in tema di professioni non ordinistiche e di formazione professionale;
  • la riorganizzazione ed il rafforzamento dell’attività di formazione; è infatti indispensabile ripensare e ridefinire il ruolo del bibliotecario nell’offerta formativa accademica attraverso la stipula di convenzioni con le Università e con Istituti di formazione di primaria importanza; per ottenere una maggiore aderenza tra il percorso teorico e la pratica professionale non si potrà prescindere dal  principio della partecipazione diretta dei bibliotecari alle attività di docenza; altro principio importante, di cui occorre tenere conto, è quello dell’acquisizione delle “competenze trasversali”, anche in collaborazione con il MAB;
  • l’adeguamento delle attività dell’Osservatorio Formazione, statuito dall’AIB come organismo tecnico-scientifico incaricato di monitorare e guidare le iniziative per l’aggiornamento continuo come previsto dalla legge 4/2013;
  • stimolare più incisiva organizzazione delle attività di aggiornamento professionale affidate direttamente all’iniziativa delle Sezioni Regionali, cercando, al tempo stesso, di sostenerne e promuoverne la modularità e la ripetibilità nelle diverse sedi;
  • il potenziamento dell’offerta formativa a distanza, già sperimentato, attraverso l’utilizzo di adeguate tecnologie on-line e con metodologie di disseminazione che tengano conto delle realtà specifiche della professione e delle necessità dei potenziali utenti dei nostri corsi;
  • la costante cura della attività scientifica ed editoriale dell’Associazione che dovrà tenere conto anche dell’obbligo della formazione continua.

Il lavoro

Parole chiave: accesso, turn over, requisiti di qualificazione, standard, legalità, serietà, responsabilità, collaborazione, alleanza tra generazioni

Tra gli obiettivi strategici dell’Associazione viene riconosciuto come fondamentale il lavoro e la tutela della dignità professionale.

Il cambiamento del mercato del lavoro ed i suoi effetti sulla composizione della compagine associativa che presenta, come noto, una quota sempre più importante di iscritti costituita da piccoli imprenditori, consulenti, impiegati temporanei, collaboratori e lavoratori autonomi di vario tipo, portatori di interessi diversi, a volte contrastanti, impone che l’AIB, nell’ambito del suo ruolo e dei limiti di azione che derivano dal fatto che non è suo compito svolgere funzioni di rappresentanza sindacale rivolga un’attenzione particolare alle modalità di ingresso dei giovani nella professione, alle problematiche poste dal mancato turn over, alle esternalizzazioni, alle modalità di reclutamento ed alle tipologie contrattuali applicate al vasto fronte di lavoratori precari così come alle questioni di riqualificazione e di inquadramento che riguardano l’ampio insieme costituito dai lavoratori privati non precari.

L’emanazione del Decreto che iscrive l’AIB nell’elenco delle Associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni non ancora regolamentate e l’entrata in vigore della L. 4/2013, rappresentano un primo passo di un percorso avviato nel 2013 con un importante insieme di azioni finalizzate alla definizione dei profili professionali, dei requisiti di qualificazione e degli standard professionali, alla stesura di linee guida in materia di affidamento esterno di servizi, con particolare riferimento alla campagna contro le gare al massimo ribasso, e di linee di indirizzo sul personale di supporto in biblioteca.

Continuità e concretezza dell’azione di tutela del lavoro in biblioteca possono essere ricercate e conseguite attraverso una linea d’azione che preveda tra l’altro l’adeguamento dell’Osservatorio lavoro e professione, tramite:

  • il potenziamento del servizio di consulenza ai soci sulle tematiche professionali (legislazione, formazione etc.);
  • la creazione e il coordinamento di una rete di referenti in grado di monitorare le rispettive situazioni, sottoporre casi critici, individuare linee di indirizzo etc.;
  • il potenziamento dell’attività di monitoraggio delle esternalizzazioni;
  • la raccolta di testimonianze dei lavoratori delle biblioteche, anche tramite la creazione di “dossier” da sottoporre all’attenzione dei soggetti istituzionali;
  • la repertoriazione e la sistematizzazione delle attività di servizio (FAQ, comunicati stampa, note informative, etc.);
  • la promozione di iniziative di mentoring che aiuti a colmare il gap tra le generazioni di bibliotecari

Advocacy delle biblioteche e dei bibliotecari

Parole chiave: indagini, collaborazione, libertà e diritto all’informazione, libertà di ricerca, proposta, apertura, confronto, BiblioPride, politica

Sulla tematica generale dell’advocacy condividiamo con il CEN 2011-2014 il prioritario l’obiettivo strategico di dare maggiore forza e primaria visibilità alla voce dei bibliotecari per creare consenso e presentare, in ogni occasione possibile, elementi utili a promuovere la crescita di consapevolezza pubblica e favorire il sostegno alle biblioteche e a tutte le politiche nazionali finalizzate a sviluppare i servizi bibliotecari, avendo presente tutte le tipologie delle biblioteche anche quelle minoritarie numericamente come le biblioteche private di interesse pubblico. L’attività di advocacy sarà rivolta prevalentemente all’esterno del mondo delle biblioteche e deve avere caratteristiche di omogeneità a tutti i livelli associativi e in tutto il territorio. Le sue linee di azione fondamentali (da condividere con le Sezioni, gli Osservatori, le Commissioni e i Gruppi) saranno costituite da:

1.    Un’attività di promozione del ruolo pubblico della biblioteca, rivolta alla società civile, per catalizzare consenso attorno ai servizi bibliotecari e per sensibilizzare l’opinione pubblica, con l’obiettivo di alimentare un mutamento culturale ed una crescita della coscienza civile e sociale nel nostro paese. In particolare l’attenzione sarà rivolta a realizzare:

  • una grande campagna nazionale di promozione della lettura e delle biblioteche (ad esempio BiblioPride);
  • individuazione di partnership con Enti ed Associazioni con scopi di carattere sociale generale che si possano coniugare bene con la strategia AIB, attraverso azioni concrete ad ampio raggio, dalla concessione di patrocini (verranno individuate Linee guida generali) a grandi campagne nazionali ed internazionali (come si è già iniziato a fare);
  • la raccolta e la diffusione di esperienze di successo di biblioteche e di servizi bibliotecari anche attraverso l’elaborazione e l’uso di dati statistici che ne dimostrino l’impatto nello sviluppo del nostro paese (con la collaborazione dell’Osservatorio sulle biblioteche italiane);
  • un appello o una lettera aperta ai candidati di tutti i partiti politici sul ruolo e l’importanza delle biblioteche pubbliche in occasione delle elezioni amministrative o di quelle politiche.

2.    Un’attività di monitoraggio continuo sul mondo delle biblioteche con l’obiettivo di fare emergere, nello spazio del dibattito pubblico, in ogni occasione possibile, anche la voce dei bibliotecari, adottando autonome strategie di comunicazione, attivando adeguati livelli di interlocuzione e/o alleanze trasversali, anche mirate a contesti specifici, realizzando campagne di sensibilizzazione e mobilitazione dell’opinione pubblica, conducendo, costantemente, rapporti con le istituzioni ad ogni livello per orientarne l’attività e influire sui loro processi decisionali. In particolare l’attenzione sarà rivolta:

  • alla produzione legislativa nazionale (es. disegni di legge, bozze di regolamenti ministeriali, etc.), comunitaria (consultazioni) e regionale (e delle Province autonome);
  • ai contesti eccezionali di emergenza delle biblioteche (es. terremoti) o alle loro situazioni di crisi e di difficoltà “quotidiane” (ad es. chiusura,  riduzione di personale, di risorse, ecc.);
  • a contrastare ogni forma di censura, di discriminazione o di limitazione del diritto di accesso universale alla conoscenza (ad es. quando viene ostacolata la politica open access delle università o degli enti di ricerca o quando, a livello nazionale o internazionale, intervengo leggi o proposte di legge anti-web).

Per raggiungere questi scopi si verificherà l’adeguatezza di AIB-WEB che deve diventare il portale delle biblioteche e dei bibliotecari italiani (almeno nelle sue parti accessibili a tutti); verranno anche affrontate le questioni della Lista AIB-CUR che dovrebbe diventare compiutamente la Lista di discussione dei Bibliotecari Italiani, coordinata dall’AIB. Sarà sviluppata una presenza strutturata sui social network al fine di estendere in maniera organica la presenza dell’AIB nei canali della nuova socialità.

L’insieme delle azioni proposte vuole essere il contributo di AIB a far uscire dall’ attuale condizione di marginalità tutte le istituzioni culturali nel nostro paese.

Metodo di lavoro: assetti, struttura Associazione, bilancio e organizzazione

Parole chiave: condivisione, partecipazione, collegialità, responsabilità, stile associativo, dinamicità, potenziamento, semplificazione, sussidiarietà

Metodo di lavoro

Ogni organismo e tutte le articolazioni dell’Associazione dovranno improntare il loro metodo di lavoro nel rispetto effettivo delle regole interne, conformandosi ai principi (espressi dal Codice deontologico e di comportamento) della trasparenza, della diffusione delle informazioni e della comunicazione delle attività realizzate, della più ampia condivisione e della maggiore collaborazione possibile per il raggiungimento dei comuni scopi associativi. Concetti cardine delle diverse articolazioni dell’Associazione e di tutte le sue molteplici attività, dovranno essere la collegialità degli organismi elettivi o nominati (Commissioni, Gruppi di studio, etc.), il riconoscimento ed il rispetto dei ruoli di ciascuno, l’appropriato utilizzo della funzione della delega, la massima condivisione delle informazioni, la costante attenzione all’efficacia dell’azione complessiva. Le linee di mandato dovranno costituire un punto di riferimento comune per l’azione di tutti, nel rispetto del diritto di critica, del dibattito e di ogni possibile e concreto contributo individuale. Dal punto di vista pratico nel lavoro organizzativo e programmatorio delle attività dell’AIB si cercherà la più ampia sinergia e la massima condivisione tra le diverse componenti dell’Associazione, ricorrendo il più possibile a tecnologie da remoto (laddove necessario – ad es. nei confronti dei volontari AIB – fornendo la strumentazione e trasferendo le competenze indispensabili al loro utilizzo).

La partecipazione dell’AIB negli organismi nazionali ed internazionali (IFLA, EBLIDA, Ibby, Commissioni ministeriali, gruppi di lavoro e progetti come Nati per Leggere etc.) viene considerata strategica per la sua bi-direzionalità, vale a dire per la sua capacità di far ricadere all’interno nuovi stimoli e diverse sollecitazioni e di promuovere e riportare l’attività dell’Associazione verso interlocutori importanti.

Assetti, struttura dell’Associazione, bilancio e organizzazione

La consapevolezza della continua evoluzione della normativa di riferimento, della mutevolezza del contesto sociale e del profilo politico esterno, nonché la naturale trasformazione delle necessità interne dell’Associazione, a cui deve sempre essere fatto corrispondere un assetto politico ed organizzativo appropriato, porta a considerare l’opportunità di proporre modifiche dello Statuto e dei Regolamenti.

Per quanto riguarda l’aspetto economico della vita dell’Associazione, si conferma l’impegno a costruire bilanci in equilibrio; attenti e precisi nella parte uscite, e che, per le entrate, perseguano l’obiettivo di determinare un incremento delle risorse derivante da una crescita del numero degli Associati e dalla ricerca di nuove modalità di sostegno; si assume inoltre l’impegno a semplificare la gestione contabile delle Sezioni. Nel corso del mandato ci si propone, infine, di trovare una soluzione per tutte le situazioni, ancora in sospeso, di debiti/crediti tra le Sezioni ed il Nazionale, anche attraverso azioni di sussidiarietà diverse dalla semplice partecipazione “obbligata” a sanare a posteriori situazioni di deficit. Dopo la riorganizzazione del settore editoria e riviste realizzata dal CEN 2011- 2014, occorrerà mettere in campo azioni sistematiche di promozione delle pubblicazioni, fondamentali non solo per il contributo scientifico che l’Associazione fornisce alla professione e alle nostre discipline ma anche per gli equilibri di bilancio.

L’organizzazione dell’Associazione, affidata al segretario generale, pur in presenza di limitati mezzi finanziari e di risorse umane ridotte quantitativamente (in molti casi volontari), individua tutte le modalità adatte ad ottenere la massima efficacia nella sua azione. A questo scopo, si valuterà l’opportunità e l’utilità di adottare una nuova organizzazione ed una diversa distribuzione degli incarichi all’interno della segreteria. Per quanto riguarda la gestione ordinaria si proseguirà nel contenimento delle spese dando indicazioni di carattere generale valide per tutte le articolazioni dell’Associazione.

Le attività delle Sezioni saranno favorite dalla possibilità di ricorrere, ad integrazione del vademecum AIB, a materiali standard, servizi modulabili e dalla disponibilità di diversi format precostituiti (iniziative, Corsi etc.); sarà inoltre creato un repository attraverso il quale si potrà reperire rapidamente l’intera documentazione relativa al lavoro prodotto dall’AIB, nella convinzione che una più ampia condivisione delle informazioni all’interno dell’Associazione, possa costituire un fattore di rafforzamento dell’azione delle diverse articolazioni dell’Associazione.

 

Maria Abenante, Francesca Cadeddu, Corrado Di Tillio, Pieraldo Lietti, Enrica Manenti, Anna Maria Vitale