Lettera al Sindaco di Ozzano dell’Emilia

29/12/2020

AIB-Sezione Emilia-Romagna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Signor Sindaco

Comune di Ozzano dell’Emilia

 

Egregio Signor Sindaco,

Apprendiamo dalla stampa le sue dichiarazioni circa la necessità di demolire l’edificio che attualmente ospita la Scuola media Panzacchi e di trasferire aule e personale presso il palazzo della Cultura, in cui ha attualmente sede la Biblioteca comunale “8 marzo 1908”, destinando ad altro luogo il servizio e i depositi della Biblioteca o comprimendoli in spazi alternativi, presso il palazzo.

L’allocazione di 18 aule e servizi di pertinenza in nuovi spazi è una priorità indiscutibile e condivisibile.

Perché non ritiene altrettanto prioritario mantenere vitale la mission della Biblioteca “8 marzo 1908” e della sua sezione per ragazzi?

L’articolazione degli spazi, la disponibilità dei servizi, la fruibilità delle collezioni, la facilità di accesso alla sede, la competenza del personale, la possibilità di educare alla lettura sono elementi che influenzano la capacità e il grado di impatto di una biblioteca sul territorio.

Smembrare una biblioteca per far posto ad altri servizi, trasferire o ridurre servizi bibliografici, riordinare e riuscire a rendere fruibili 65.000 volumi implicano una riprogettazione del servizio, non solo in termini fisico-edilizi, ma in termini di ricadute, di risultati e di visione.

Le biblioteche che funzionano nutrono un territorio in termini informativi, culturali, sociali, di opportunità di pari accesso ai saperi.

Sono luoghi in cui si cresce e ci si incontra, luoghi liberi in cui si riducono le differenze e in cui si produce cultura, alternativi e complementari alla scuola. Luoghi che non si rivolgono poi solo a bambini e ragazzi, ma a diversificati pubblici tra cui anziani, stranieri, studenti delle scuole medie superiori, studenti universitari, studiosi, cittadini.

Senza aggiungere la peculiarità della comunità di Ozzano dell’Emilia che ha galvanizzato attorno alla biblioteca anche un modo di vivere la cittadinanza e la vita collettiva, come dimostrano le associazioni e gli oltre cento firmatari che si sono opposti al trasferimento della biblioteca.

L’AIB ritiene assurdo pensare di smantellare una biblioteca per risolvere il problema della scuola: la biblioteca è un servizio di base, indispensabile per arginare la deriva culturale e sociale e che, anzi, andrebbe rafforzato con qualificati programmi pubblici per tutte le fasce della popolazione, a cominciare dall’infanzia e dal mondo giovanile.

Si auspica che il trasferimento di un bene culturale o il suo smembramento, anche temporaneo, avvenga per migliorarne la fruizione e /o la conservazione, avvenga in un luogo adatto e anche in tempi certi.

La comunità, le associazioni dovranno sapere quando potranno tornare nella loro biblioteca.

Cordiali saluti,

 

La Presidente AIB                                                    La Presidente AIB Emilia-Romagna

Rosa Maiello                                                                      Roberta Turricchia

 

Roma, 28 dicembre 2020

Prot. 314/2020

 

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