Le biblioteche degli organi dello Stato – 1° incontro

Per il 2013 l’AIB Lazio promuove un ciclo di visite guidate gratuite presso biblioteche degli organi dello Stato.

Gli incontri hanno una durata di circa due ore e sono mirati ad offrire, espressamente per i bibliotecari associati AIB del Lazio, l’opportunità di conoscere il patrimonio, i servizi e le funzioni di biblioteche che danno lustro al panorama bibliotecario nazionale e che ricoprono un ruolo cardine in ordine a servizi documentari e informativi sia nell’ambito del contesto nazionale sia nell’istituzione di appartenenza.

Primo incontro 

Brochure visita Biblioteca Senato della Repubblica

Piazza della Minerva, 38 – Roma
giovedì 14 febbraio 2013
Orario visita: 17.00-18.30

Per motivi organizzativi si prega di comunicare la propria adesione all’incontro entro l’11 febbraio via posta elettronica a laz-corsi@laz.aib.it specificando che, ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si autorizza il trattamento dei propri dati personali, limitatamente alle finalità del seminario. Indicare anche un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti. La sezione Lazio si riserva il diritto di annullare l’incontro per motivi indipendenti dalla propria volontà.

La sede dell’istituzione

La Biblioteca del Senato fu istituita l’8 maggio del 1848 nella sede torinese del Senato, Palazzo Madama, e ha seguito il Senato nelle mutazioni delle sue sedi istituzionali, a Firenze (1865) e infine a Roma (1871). Nel corso della sua storia, attraverso l’opera e le scelte gestionali e culturali di coloro che si sono succeduti nella sua direzione, ha acquisito una specificità funzionale e una fisionomia culturale del tutto peculiari, che ancor oggi rappresentano il fondamento della sua identità.

La Biblioteca è oggi a Piazza della Minerva, nel cinquecentesco palazzo omonimo ristrutturato negli anni Novanta che ha ospitato, nel corso della sua storia, diversi istituti ecclesiastici prima e civili dopo il completamento dell’unità nazionale. Il trasferimento dalla precedente sede di Palazzo Madama, reso possibile tra l’altro dall’informatizzazione di raccolte e servizi, che ha consentito di mantenere il collegamento con le attività parlamentari, sottintendeva un preciso progetto culturale di salvaguardia e incentivo della funzionalità della Biblioteca e di impegno per una sua decisa modernizzazione; in questa linea d’azione si è collocato il sempre maggior coordinamento con l’analoga struttura facente capo alla Camera dei Deputati, con la quale è stato costituito nel 2007 il Polo bibliotecario parlamentare.

Nella nuova sede aperta al pubblico dal 2003, la Biblioteca del Senato si è trasformata da luogo di studio, riservato alle necessità dei soli senatori e di pochi studiosi, in un’istituzione culturale di rilievo anche esterno, per rendere disponibile ad un più ampio ventaglio di ricercatori il suo patrimonio librario e documentario di indiscussa rarità e pregio.

La Biblioteca

 

Nello sviluppo delle collezioni, la Biblioteca ha coltivato, sin dalla sua fondazione, due diverse anime: propriamente parlamentare la prima, di cultura storico-giuridica – con un patrimonio peraltro unico nel suo genere – la seconda. Pur sviluppando le proprie collezioni di carattere giuridico e politico per rispondere alle necessità dell’attività legislativa, essa ha contestualmente orientato la propria politica culturale verso l’acquisizione, retrospettiva e corrente, di opere di carattere storico, in particolare relative alla storia locale italiana e, in egual misura, di edizioni di fonti e documenti per la storia politica e giuridica italiana preunitaria, medievale e moderna.

La Biblioteca ha oggi un patrimonio di circa 700.000 volumi, 630 collezioni di giornali (tra cui 57 quotidiani correnti) e circa 3000 riviste, di cui circa 200 correnti dopo che, nel 2007, la creazione del Polo bibliotecario parlamentare ha consentito di ottimizzare le risorse delle due biblioteche affidando a quella della Camera la gestione dei periodici correnti e al Senato l’Emeroteca del Polo, una tra le più ricche della città, impreziosita da un significativo numero di giornali romani dell’Ottocento.

Nelle collezioni spiccano inoltre notevoli fondi antichi e rari (legati soprattutto a storia locale, statutaria, del diritto) in larga parte accessibili attraverso banche dati sul sito www.senato.it/biblioteca, tra cui La storia dei Comuni italiani nella Biblioteca del Senato

Il catalogo della Biblioteca può essere consultato via internet sul sito http://opac.parlamento.it con accesso parzialmente integrato con l’OPAC della Biblioteca della Camera dei deputati; è interrogabile anche da alcuni metaOPAC, tra cui quello del Formez per la Pubblica Amministrazione, e attraverso URBS Plus, specializzato in archeologia classica, storia, storia dell’arte e architettura, filologia, storia della chiesa, diritto e scienze sociali.