Verbale n. 2 – Riunione del CER Puglia del 26 giugno 2019

26/06/2019

Bari, Biblioteca Teca del Mediterraneo, giovedì 26 giugno 2019.
Come da convocazione da parte del presidente, la riunione è aperta alle ore 15.30.
Partecipano i seguenti componenti: Domenica Di Cosmo, Esther Larosa, Graziano Barca, Emanuele Romallo, Margherita Rubino.
Assente giustificata: Marianna lo Basso.
l Presidente fa una sintesi dell’incontro dei CNPR tenuto a Roma il 15 giugno 2019 e che ha riguardato.

  1. il D.M. 244 20/05/2019 relativo al regolamento concernente la procedura per la formazione degli elenchi nazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, esperti di diagnostica e di scienza e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell’arte, in possesso dei requisiti individuati ai sensi della legge 22 luglio 2014, n. 110 modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, che per la figura del bibliotecario non prevede il LIV. 6 e questo perché non ci sono più in Italia lauree triennali in Beni librari. L’AIB nazionale ha segnalato il problema alla Commissione Tecnica, prevista dall’art. 10 dello stesso decreto, in quanto ritiene che il profilo di bibliotecario non si forma solo nelle università ma anche e soprattutto sui posti di lavoro e con percorsi non formali di acquisizione di competenze.SE i profili professionali dei dirigenti vengono definiti a livello nazionale c’è da dire che i profili e i livelli dei collaboratori (che sono quelli indicati dall’ISTAT) devono essere definiti dalle Regioni, a cui compete anche la formazione. E’ opportuno, quindi, aprire un dialogo con la Regione Puglia in modo tale da far inserire nel Repertorio delle figure professionali della Regione Puglia le diverse figure professionali necessarie per una buona gestione delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche e delle sezioni ragazzi. Il problema del riconoscimento e formazione di figure professionali nel settore delle biblioteche si interseca anche con il percorso cella Commissione Biblioteche pubbliche che sta lavorando sui livelli minimi di valorizzazione delle biblioteche pubbliche. All’interno degli standard minimi vanno inserite sicuramente le competenze riconosciute. La posizione della Commissione Biblioteche pubbliche va in due direzioni:
    • i servizi che non possiedono i livelli minimi – possono accedere a finanziamenti pubblici (Stato, Regionei, Comuni) solo per il raggiungimento dei livelli minimi;
    • i servizi che sono in possesso dei livelli minimi possono accedere a qualsiasi tipo di finanziamento, in particolare i servizi innovativi;

    Con forza viene ribadito che per qualsiasi accesso a finanziamenti, anche regionali, i servizi devono rispettare l’art. 9 bis del Codice dei Beni Culturali “In conformità a quanto disposto dagli articoli 4 e 7 e fatte salve le competenze degli operatori delle professioni già regolamentate, gli interventi operativi di tutela, protezione e conservazione dei beni culturali nonché quelli relativi alla valorizzazione e alla fruizione dei beni stessi, di cui ai titoli I e II della parte seconda del presente codice, sono affidati alla responsabilità e all’attuazione, secondo le rispettive competenze, di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, restauratori di beni culturali e collaboratori restauratori di beni culturali, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell’arte, in possesso di adeguata formazione ed esperienza professionale”. Inoltre tutti i progetti di valorizzazione dovrebbero acquisire il N.O. della Soprintendenza.

  2. A livello parlamentare pare stiano maturando i tempi per l’approvazione della Legge sul libro e la lettura, che già nella vecchia legislatura era pronta per essere approvata. Il disegno di legge che verrà presentato in Parlamento sarà frutto di una sintesi dei diversi disegni di legge presentati. Non dovrebbero esserci problemi per quanta riguarda le coperture finanziarie. La legge dovrebbe rivedere anche le funzioni del CEPELL. Tutte le politiche di promozione della lettura dovrebbero avere come punto di riferimento le biblioteche pubbliche e le biblioteche scolastiche dovrebbero fare riferimento alle biblioteche pubbliche del territorio. Molto probabilmente nel disegno di legge ci sarà un rinvio al D.M. sui profili professionali delle biblioteche.
  3. i prossimi anni le attività dell’AIB ruoteranno intorno ai 17 obiettivi inseriti nell’Agenda 2030 (approvata dalle Nazioni Unite) per lo sviluppo sostenibile che hanno lo scopo di contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente attraverso la lotta povertà e all’ineguaglianza. Il 4° obiettivo è quello che ci interessa in particolare: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti. Su questo argomento l’AIB ha costituto una Commissione particolare AIB-ASVIS che ha il compito di far circolare e promuovere nel nostro ambiente l’importanza dell’Agenda 2030 e la realizzazione degli obiettivi.
  4. Riforma dello Statuto – E’ stato fatto solo un breve passaggio relativo al desiderio di alcuni di far transitare l’AIB anche nel registro del Terzo Settore (ETS) e su cui Waldemaro si era già espresso negativamente. E’ stato chiarito che l’AIB non può transitare perché è una associazione professionale. Altro problema che si sta affrontando è la coesistenza all’interno dell’associazione dei soci ordinari con attestazione e senza attestazione (attestazione su richiesta del socio).
  5. Dalla lettura dei dati grezzi relativi questionario inviato qualche mese fa a tutti i soci è emerso il problema della Comunicazione che va affrontato per rendere più visibile il lavoro associativo. I risultati del questionario verranno elaborati da un gruppo di lavoro e poi pubblicati su AIB-WEB.
  6. La Formazione resa dall’associazione ha un rendimento modesto per cui secondo il nazionale dovremmo aumentare i costi (i nostri sono comunque in linea con le indicazioni del nazionale) . I corsi ANAI ad esempio hanno un costo molto più elevato di quelli dell’AIB. A molti Presidenti questa affermazione non è sembrata un buon motivo per aumentare i costi. Molte regioni, specie quelle del sud non sono d’accordo. La Basilicata sì è dichiarata fortemente contraria a far pagare perché ritengono che sia molto più importante la fidelizzazione all’associazione. C’è una grande disparità rispetto ad alcune regioni del nord. Nel veneto ed in Toscana, ad esempio, spesso i corsi sono gratis perché riescono a coprire i costi con finanziamenti regionali. La formazione rimane comunque essenziale per il mantenimento dell’associazione. Semmai il problema è la gestione e gli alti costi della piattaforma e-learning, spesso poco utilizzata. Si è proposto di pubblicare sulla piattaforma qualsiasi materiale formativo anche video che il socio può consultare liberamente e che può essere considerata una formazione informale non strutturata che non rilascia attestazione ma che fornisce comunque un servizio. I problemi dei costi rimangono comunque.
  7. EVENTI – DAL 23 AL 28 SETTEMBRE. Una settimana importante per festeggiare il BIBLIO PRIDE ed il Ventennale NATI PER LEGGERE. Il 26 settembre nella sala del rettorato dell’Università La Sapienza di Roma si organizza una giornata nazionale per celebrare il Ventennale di Nati per Leggere (la giornata è finanziata dal CEPELL e dall’Università La Sapienza, per il tramite di Giovanni Solimine). Quest’anno il Biblio Pride verrà organizzato con diversi eventi distribuiti in tutti i luoghi possibili (es.: ROGO DEI LIBRI). Il titolo del Biblio Pride è: IN BIBLIOTECA, CRESCI, SOGNI, VOLI. Dobbiamo quindi sollecitare le biblioteche e promuovere le diverse iniziative che verranno organizzate dal 23 al 28 settembre (evitiamo il 26 settembre per rendere possibile la partecipazione all’iniziativa di Roma). Per il 2020 un appuntamento importante è LA GIORNATA RODARIANA (Centenario dalla nascita di GIANNI RODARI). A Roma sono previste una serie di attività e l’AIB vorrebbe legare il 10 maggio (Rogo di libri) a Gianni Rodari. Il 10 maggio sarà la giornata in cui dovrà celebrarsi la libertà di espressione. Rodari campione della libertà di espressione. LA BANALITA’ DELLA CENSURA – LA FELICITA’ DELLA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE.
  8. Infine e non per ultimo è stato ricordato che ad aprile ci saranno le Elezioni AIB e quindi bisognerebbe già cominciare a pensare ad avvicinare colleghi che si impegnino direttamente.
    Si è anche accennato ad alcune difficoltà che si stanno riscontrando nell’organizzazione, entro la fine dell’anno, di un Convegno nazionale MAB.
    Per quanto riguarda gli impegni regionali non va dimenticato il questionario da inviare agli enti che hanno avuto il finanziamento Community Library e la programmazione del BIBLIO HUB, al momento parcheggiato negli spazi del Palazzo Regionale ma che può essere richiesto da qualsiasi comune o biblioteca . Milena sta lavorando all’individuazione di alcuni territori o eventi particolari all’interno dei quali il BIBLIO HUB può avere una risonanza maggiore.
    Ciò posto e dopo ampia discussione il CER unanimemente concorda di riprendere il discorso sospeso sul questionario regionale da inviare a tutte le biblioteche finanziate da Community Library, dopo che la Regione Puglia – dott. Lombardo – ha comunicato, il 10 giugno, verbalmente, per il tramite di Simona Russo, di non avere osservazioni sul questionario. Si stabilisce quindi di inviare il questionario con preghiera di restituzione entro la data del 31 luglio p.v.
    Ci si impegna a:

    • contattare la Regione Puglia, magari il dott. Luigi DE Luca, per cercare di avviare il problema della formazione e riconoscimento regionale delle figure professionali/operatori di biblioteca. Magari coinvolgendo la stessa Commissione regionale Lavoro e professione.
    • demandare al Vice-Presidente la stesura di un piano formativo da realizzare nell’autunno (storytelling e sulla Giornata rodariana, magari invitando Pino Boeri).

La seduta è sciolta alle ore 17,30.

IL PRESIDENTE
Margherita Rubino

IL SEGRETARIO
Marianna lo Basso