Il Sistema Bibliotecario Trentino è nato nel 1987, quando bibliotecari e amministratori lungimiranti diedero vita alla legge provinciale innovativa che lo fondava. Già a partire dalla seconda metà del Settecento cominciarono a costituirsi Biblioteche in alcuni dei centri più importanti, ma solo da 25 anni tutte insieme operano come sistema unico.
Oggi le Biblioteche trentine sono in gran parte comunali; più precisamente sono presenti in oltre il 90% dei 219 comuni. 50 comuni sono convenzionati con comuni limitrofi, pochissimi non offrono alcun servizio bibliotecario. Altre biblioteche dipendono dall’Università, da istituti scolastici e religiosi, da fondazioni, da musei, centri studi, ecc.
Il Sistema Bibliotecario Trentino è nato come un patto di mutua collaborazione e solidarietà che si attua quotidianamente con la supervisione della Provincia di Trento. I pilastri di questo patto, a tutt’oggi validi, sono :
Grazie a questo lavoro di collaborazione e condivisione, i servizi bibliotecari offerti dal Trentino sono oggi considerati di eccellenza. I primi beneficiari del servizio sono i cittadini per i quali il Sistema è una realtà quotidiana, diffusa, efficace e competente.
Lo dimostrano alcuni numeri:
197 Biblioteche ( tra pubbliche, private e speciali ).
Oltre 4 milioni di esemplari fisici, incluse opere a stampa, cd musicali, film e documentari in dvd, quotidiani e riviste in abbonamento, documenti digitali (audio, video, libri, corsi, riviste, ecc.).
Le biblioteche trentine, nel loro complesso, offrono ogni giorno la disponibilità di centinaia di postazioni internet e connessioni wifi, grazie ai bibliotecari e agli operatori abilitati all’elaborazione dei dati del Catalogo Bibliotecario Trentino.
Un trentino su quattro è iscritto a una Biblioteca e la frequenta almeno una volta all’anno. Ogni anno le Biblioteche trentine prestano 1.600.000 documenti e ogni anno almeno 150.000 turisti utilizzano durante le loro vacanze le Biblioteche trentine.
La rete delle Biblioteche trentine (fatta di luoghi fisici, di documenti, di fonti informative e competenze professionali evolute) ha accompagnato e sostenuto la crescita complessiva del Trentino contemporaneo, la sua larghezza di vedute, l’innovazione e le opportunità di formazione continua lungo tutto l’arco di vita dei cittadini.
Le Biblioteche, così capillari nel tessuto provinciale, incarnano un moderno servizio informativo per il cittadino e un servizio stabile sul territorio connotato da un forte impatto sociale ed economico. Le biblioteche oggi sono un perno della vita comunitaria. Sono il braccio operativo della politica culturale e sociale di molti Enti pubblici, sono voce e strumento dei cittadini e delle associazioni fra cittadini; in buona sostanza, un’unica “Biblioteca diffusa” sul territorio.
Grazie alla varietà tipologica delle iniziative culturali curano la crescita del loro territorio e operano per soddisfare i bisogni espressi e non espressi della cittadinanza, promuovendo una miriade di iniziative; accolgono e servono le richieste e coltivano i talenti di chiunque, dalla nascita alla vecchiaia, senza esclusioni; sono punto di riferimento tecnico e organizzativo per associazioni, comitati, centri studi e spesso sono autonomi propulsori dell’associazionismo locale. Sono il partner principale delle istituzioni scolastiche trentine, dagli asili nido all’università, supportando la formazione continua degli adulti. Grazie al prestito interbibliotecario garantiscono un efficace sostegno ad ogni titpo di ricerca, offrendo uguali opportunità di accesso all’informazione agli abitanti dei centri urbani e a quelli delle valli più periferiche della provincia.
Non di meno, considerando la tipiticà del nostro territorio, le Biblioteche rappresentano un importante valore turistico, in quanto implementano l’offerta culturale dei vari amibiti; colmano assenze dell’imprenditoria pubblica e privata e sono sportello (spesso) unico di informazione.
Le Biblioteche sono state per il Trentino il luogo della prima alfabetizzazione informatica e della connessione pubblica gratuita a Internet, ruolo che ancora mantengono a servizio delle categorie sociali svantaggiate.
In molti paesi la Biblioteca svolge un ruolo di contenimento dei comportamenti devianti, offrendo ospitalità umana, culturale e professionale, proponendo forme di socialità ad alto peso specifico da cui tutti possano trarre vantaggio.
COSA STA SUCCEDENDO OGGI?
La crisi economica e i tagli già in atto sulla spesa pubblica mettono a rischio il sistema.
Gli enti proprietari di Biblioteca hanno ridotto gli investimenti sulle sedi, hanno interrotto le assunzioni di nuovi bibliotecari, stanno riducendo sensibilmente le risorse per l’acquisto di libri e documenti multimediali.
La Provincia ha annunciato, qualche tempo fa, tagli pesanti sugli altri pilastri della rete. Le risorse fin qui riservate al catalogo unico sono destinate a calare e già da un paio d’anni si stanno percependo gli effetti che hanno rallentato a catena il lavoro delle Biblioteche. Si paventa l’introduzione della tariffazione del prestito interbibliotecario.
La gravità della situazione deriva principalmente dal fatto che la Provincia sta togliendo risorse strategiche al sistema. La minor capacità d’acquisto da parte di ogni singola Biblioteca è un danno che in qualche modo può essere assorbito. Ma la riduzione dei finanziamenti per il catalogo unico e il prestito interbibliotecario vanno a indebolire il legame fra i nodi della rete, che sono invece essenziali alla sopravvivenza dell’intero sistema.
Per far fronte al problema la Provincia ipotizza l’introduzione della tariffazione del prestito interbibliotecario a carico dei cittadini o il pagamento annuo della tessera.
Sono soluzioni non opportune. In un periodo storico in cui la capacità di spesa delle famiglie è sensibilmente ridotta, rimettere a loro carico il costo di un servizio quotidiano strategico e di eccellenza è quantomeno pericoloso. Di fatto impedirà a molti di trovare risposte alle loro necessità non secondarie di formazione e conoscenza, penalizzerà gli utenti più deboli e svuoterà di significato proprio quei principi stessi su cui nel 1987 si fondò il Sistema Bibliotecario Trentino come strumento del benessere pubblico.
Per tutto questo apriamo la strada verso un Manifesto delle Biblioteche trentine.
Obiettivi
Principi
COME VORREMMO IL FUTURO?
Il rilancio del Sistema Bibliotecario Trentino ha bisogno di un nuovo patto fra istituzioni, bibliotecari e cittadini. Reinventare la Biblioteca significa che:
Le Biblioteche potranno superare i problemi che la crisi attuale ci pone adottando strategie imprenditoriali di finanziamento basate sulla virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nel reperimento di fondi. La nuova cultura delle Biblioteche deve integrare competenze economiche che permettano di non gravare esclusivamente sul bilancio dell’Ente Pubblico, Comune o Provincia che sia, ma di condividere i progetti direttamente con la cittadinanza ed evitare di imporre l’accesso a pagamento al servizio.
INVITO
Invitiamo tutti coloro che sostengono questi principi ad esprimere il loro favore, a scelta:
Bozza del 02 ottobre 2013, preparata da un gruppo di bibliotecari trentini, validata dal CER AIB TAA.