Lettera Sezione Toscana ai lavoratori in appalto biblioteche comunali fiorentine

17/06/2020

Ai Lavoratori in appalto biblioteche comunali fiorentine

Al Sindaco di Firenze

All’assessore alla cultura Regione Toscana

All’ANCI

Alle OO.SS.

Ai Media

La Sezione AIB Toscana ribadisce la forte preoccupazione già espressa in precedenza con un comunicato in aprile e con una lettera ai precari fiorentini in maggio u.s..

In occasione del 15 giugno, giorno di scadenza dell’appalto delle biblioteche comunali fiorentine, la sezione Toscana AIB associazione Italiana Biblioteche rinnova le proprie forti preoccupazioni per il futuro dei colleghi dipendenti da ditte appaltatrici e per la sospensione dei contratti di appalto dei servizi bibliotecari, chiedendo di indire un tavolo comune di discussione per affrontare le problematiche delle biblioteche derivanti da COVID 19 e dall’impoverimento generale delle amministrazioni pubbliche locali.

Inoltre la sezione Toscana AIB torna ad esprimere la sua solidarietà ed il suo sostegno ai lavoratori delle biblioteche comunali fiorentine.

Al momento del lockdown, l’Amministrazione ha accordato il lavoro agile a quasi tutti i lavoratori in appalto, ad esclusione di una decina di operatori per i quali ha ritenuto che non fosse attuabile e che si sono visti fin da subito in FIS (Fondo di Integrazione Salariale, ndr).

Dal 26 maggio le biblioteche fiorentine hanno riaperto in “formazione ridottissima”: su 11 biblioteche solo 5 sono state riaperte per 4 giorni la settimana e su un solo turno giornaliero: 2 giorni di mattina e 2 giorni di pomeriggio . Perché attualmente sono operativi solo i dipendenti comunali, ovvero un esiguo numero di bibliotecari e di personale con esperienza in biblioteca che non è però sufficiente a coprire l’intero servizio bibliotecario fiorentino.

Certo in questo momento molte biblioteche italiane sono nella stessa situazione, ma nel caso di Firenze, la città che per prima in Italia ed anche in Europa aveva adottato per le Oblate anche un orario serale fino alle 24,00, ciò rappresenta una contrazione notevole.

Sono trascorsi almeno 13 anni dall’inizio degli appalti da parte del Comune di Firenze per la gestione della biblioteca delle Oblate, estesa poi a tutte le biblioteche. 

La precarietà, data dal sistema degli appalti, come accade in altri settori, incide sicuramente sulle vite dei bibliotecari che hanno garantito i servizi nelle biblioteche fiorentine, Oggi alla luce di quanto sta accadendo, possiamo dire che si sta mettendo in discussione il lavoro a 100 bibliotecari professionisti.

Sono 2 quindi, le problematiche sulle quali l’AIB sezione Toscana, pone l’attenzione ed esprime la sua preoccupazione:

– La prima è il servizio e l’offerta ai cittadini. Dopo anni infatti di faticosa crescita e impegno per farsi conoscere alla città, le biblioteche comunali fiorentine si ritrovano ora un profilo molto basso.

– La seconda è il pericolo di disoccupazione che stanno correndo i lavoratori in appalto delle biblioteche fiorentine.

la Sezione Toscana di AIB ritiene che la dignità e la tutela occupazionale dei lavoratori delle biblioteche sia un requisito per il riconoscimento del valore delle biblioteche stesse; pertanto oggi a fronte della crisi dettata dall’emergenza COVID19, ribadisce la propria preoccupazione per il futuro dei bibliotecari, con particolare riguardo di quelli delle ditte appaltatrici, dei servizi bibliotecari al cittadino e delle biblioteche stesse.

Per concludere, AIB chiede con forza e dà la propria disponibilità come associazione professionale perché siano trovate soluzioni a breve termine per riattivare il servizio delle biblioteche e reintegrare i lavoratori tramite l’appalto.

L’AIB si sta impegnando per organizzare un incontro, con lavoratori del settore, sindacati, Regione Toscana, ANCI Toscana, Ministero Beni culturali, Università toscane ed esperti del settore. L’intento è quello di costruire un percorso di analisi della crisi palese che stanno attraversando i nostri servizi, ma che non sia solo difesa dell’esistente bensì tracci la strada del futuro dei servizi culturali di base nella nostra Regione.

Il Presidente della Sezione AIB Toscana

Carlo Ghilli

 

Lettera originale in formato PDF