Ulteriore risposta di AIB alla lettera del Comune di Teglio

30/03/2021

In seguito alla lettera di risposta del Comune di Teglio ad AIB, l’Osservatorio Lavoro dell’AIB ha ulteriormente risposto con la lettera riportata di seguito:


 

Al sindaco del
Comune di Teglio
Elio Moretti
via email

Roma, 30 marzo 2021
Prot. n. 82/2021

 

Oggetto: Gestione biblioteca comunale “Elisa Branchi”.

In riferimento alla Vs con protocollo n. 3155 del 23/03/2021, ribadiamo che i due operatori da voi individuati non posseggono i requisiti di conoscenza, competenza e abilità corrispondenti alla figura professionale del bibliotecario come delineata dagli standard professionali di settore (Norma UNI) e dall’allegato 5 al Decreto del Ministro della Cultura 244/2019, che attua la legge 22 luglio 1024, n. 110.
Infatti, il “possesso di laurea in scienze politiche a indirizzo storico partendo da una maturità liceale con formazione in attività di gestione professionale dei social media, esperienza in campo giornalistico con all’attivo pubblicazioni anche attraverso concorsi letterari” per il primo operatore e “un diploma di maturità presso un istituto statale per il turismo oltre che aver partecipato a diversi corsi di formazione sia nell’ambito della comunicazione che del marketing che del turismo” per il secondo sono del tutto insufficienti ad assicurare la professionalità necessaria per gestire la biblioteca o, ai sensi dell’art. 9-bis del Codice dei beni culturali, per compiere interventi operativi di tutela, protezione e conservazione dei beni culturali, nonché quelli relativi alla valorizzazione e alla fruizione dei beni stessi.
Il D.M. 244 del 20 maggio 2019 recante il Regolamento concernente la procedura per la formazione degli elenchi nazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, esperti di diagnostica e di scienza e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell’arte, presuppone il possesso dei requisiti individuati ai sensi della Legge 22 luglio 2014, n. 110 (Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti) e nello specifico:
– Diploma di laurea quadriennale vecchio ordinamento o laurea magistrale con almeno 24 CFU – o almeno 4 esami – in biblioteconomia, bibliografia, discipline del libro e del documento o discipline affini e comunque collegate a conoscenze previste nelle seguenti tabelle o almeno 100 ore di formazione specifica erogata da soggetti abilitati e con almeno 18 mesi, anche non continuativi, di esperienza professionale (inclusi tirocini formativi e stage sia curriculari che extra-curriculari e attività svolte in regime di libera professione) in una delle attività caratterizzanti la presente fascia, più diploma di specializzazione o master universitario di secondo livello o dottorato di ricerca in biblioteconomia, bibliografia, discipline del libro e del documento o discipline affini e comunque collegate a conoscenze previste nelle seguenti tabelle o diploma rilasciato dalla Scuola Vaticana di Biblioteconomia (corso biennale).

La Norma UNI 11535 Figura professionale del bibliotecario individua come bibliotecario chi ha un profilo conforme ai compiti previsti dal punto 4.2.1 o ha la formazione necessaria per svolgere almeno una delle attività specifiche elencate al paragrafo 4.2.2 dalla norma stessa. A tal proposito, indichiamo solo alcune delle attività pertinenti all’affidamento di cui all’oggetto:
– A.2. Trattare e ordinare i documenti: pianificazione dell’iter di trattamento dei documenti; gestione dei documenti.
– A.3. Descrivere e indicizzare i documenti e produrre dati: pianificazione dell’attività descrittiva e di indicizzazione;
catalogazione, elaborazione, produzione, monitoraggio e controllo dei dati;
– A.6. Servizi agli utenti e promozione della biblioteca: […] orientamento agli utenti in sede e a distanza; servizi di alfabetizzazione informativa e di consulenza per la ricerca […]; servizio di distribuzione delle risorse documentarie; gestione del prestito e fornitura documenti […]; promozione della lettura.

Richiamiamo la Vs attenzione, infine, sulla Legge Regionale 7 ottobre 2016, n. 25 della Regione Lombardia “Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo”, all’art. 6 comma d), che recita:
“La Regione assegna il proprio riconoscimento a istituti e luoghi della cultura, anche riuniti in sistemi o reti, che posseggano adeguati standard di qualità con particolare riferimento a: […] d) personale quantitativamente e qualitativamente adeguato”.

La normativa in materia è stata predisposta a favore dei cittadini, per garantire loro una buona qualità dei servizi culturali erogati, che può essere assicurata soltanto attraverso l’impiego di personale professionalmente qualificato.

Il Coordinatore OLAV
Dott.ssa Maria Antonietta Ruiu