Le mille e una tesi: Le pergamene di Sant’Onofrio: studio e restauro di un fondo dimenticato

 

La Sezione AIB Lazio, in collaborazione con la Biblioteca AIB, propone un ciclo di incontri dal titolo “Le mille e una tesi” per rafforzare il collegamento tra professione e ricerca, promuovendo la conoscenza tra gli associati delle tematiche di ricerca portate avanti dalle Università del Lazio e valorizzando gli studi e le fatiche degli studenti di dottorato, scuole di specializzazione e master.

Durante l’incontro, sempre di martedì, il giovane ricercatore presenta il proprio percorso di ricerca ed i risultati raggiunti, per poi commentare l’esperienza in dialogo con il proprio relatore, creando così occasioni di confronto tra bibliotecari e studiosi su temi legati alle biblioteche e alle discipline del libro. Gli incontri sono inoltre un’occasione per analizzare i possibili risvolti della ricerca sulle attività quotidiane della professione e offrire un esempio e punto di riferimento per gli associati più giovani, in procinto di affrontare il loro lavoro di tesi e ricerca.

La rassegna è partita con un gruppo di ricercatori dell’Università Sapienza di Roma ma è aperta ai ricercatori di tutte le Università del Lazio (e non solo) ed alterna contenuti di tipo storico a temi contemporanei.

 

Martedì 14 maggio 2024 – ore 17.30 in Biblioteca AIB e via Google Meet

Le pergamene di Sant’Onofrio: studio e restauro di un fondo dimenticato

Presentazione della tesi di laurea magistrale Le pergamene di Sant’Onofrio: studio e restauro di un fondo dimenticato di Andrea Busto (Università degli Studi di Roma Tor Vergata, rel. Giulia Doni, corr. area umanistica Cristina Carbonetti Vendittelli, corr. area scientifica Ugo Zammit).

Questo lavoro di tesi ha come oggetto lo studio e il restauro del fondo delle pergamene di Sant’Onofrio, attualmente conservato presso la Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Santa Scolastica di Subiaco. Il fondo consta di settantatré documenti datati dal XIII al XIX secolo, memoria di un fondo probabilmente più cospicuo appartenuto alle monache benedettine del monastero di Santo Spirito e santa Chiara di Ascoli Piceno. I documenti, tutti manoscritti in prevalenza membranacei, alcuni con sigilli cerei e bolle pendenti, sono stati studiati e restaurati nella loro interezza per evitare uno smembramento che avrebbe portato alla recisione dei link presenti tra le varie unità. Il lavoro presentato è il risultato di uno studio interdisciplinare e consta di tre parti: la ricostruzione della storia del fondo, un approfondimento diplomatistico sui sigilli e sui signa notarili e il restauro, coadiuvato da opportune indagini diagnostiche. A conclusione dell’intervento è stata progettata una nuova segnatura ed è stato realizzato un nuovo sistema di condizionamento dell’interno fondo per poterlo preservare al meglio dallo scorrere inesorabile del tempo.

Link per partecipare all’evento

 

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Call for researchers

Hai discusso negli ultimi anni una tesi di dottorato/master/scuola di specializzazione attinente alle scienze del libro e del documento e vorresti presentare il tuo lavoro in uno dei prossimi incontri della rassegna? Proponi un breve abstract alla Sezione AIB Lazio all’indirizzo lazio(at)aib.it!

Creata da Jacopo De Blasio il 15/04/2024. Ultima modifica 15/04/2024 di Jacopo De Blasio
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14/05/2024 17:30